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DIREZIONE CENTRALE PER LA
PREVENZIONE ACCERTAMENTO
E REPRESSIONI DELLE
EVASIONI CONTRIBUTIVE
CIRCOLARE N. 118
AI DIRIGENTI CENTRALI E PERIFERICI
AI COORDINATORI GENERALI CENTRALI E
PERIFERICI DEI RAMI PROFESSIONALI
AI PRIMARI COORDINATORI GENERALI E
PRIMARI MEDICO-LEGALI
AI DIRETTORI DEI CENTRI OPERATIVI
E, P.C.
AI CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE
AI PRESIDENTI DEI COMITATI REGIONALI E
PROVINCIALI
DISCIPLINA DELLA COMPENSAZIONE DEI DEBITI E DEI CREDITI DELL'ISTI-
TUTO. IMPUTAZIONE DEI REINCASSI: LORO DECORRENZA.
DIREZIONE CENTRALE PER LA
PREVENZIONE ACCERTAMENTO
E REPRESSIONI DELLE
EVASIONI CONTRIBUTIVE
ROMA, 4 MAGGIO 1991 AI DIRIGENTI CENTRALI E PERIFERICI
CIRCOLARE N. 118 AI COORDINATORI GENERALI CENTRALI E
PERIFERICI DEI RAMI PROFESSIONALI
AI PRIMARI COORDINATORI GENERALI E
PRIMARI MEDICO-LEGALI
AI DIRETTORI DEI CENTRI OPERATIVI
E, P.C.
AI CONSIGLIERI DI AMMINISTRAZIONE
AI PRESIDENTI DEI COMITATI REGIONALI E
PROVINCIALI
OGGETTO: DISCIPLINA DELLA COMPENSAZIONE DEI DEBITI E DEI CREDITI DELL'ISTI-
TUTO. IMPUTAZIONE DEI REINCASSI: LORO DECORRENZA.
1) SONO PERVENUTE DA VARIE SEDI RICHIESTE DI CHIARIMENTI E PUNTUALIZZAZIONI
IN ORDINE ALL'APPLICAZIONE DELL'ISTITUTO GIURIDICO IN OGGETTO, ATTESE LE NU-
MEROSE PERPLESSITA' ESISTENTI IN MATERIA CHE POSSONO INDURRE AD OPERARE DIF-
FORMEMENTE PURE IN SITUAZIONI ANALOGHE.
ALLO SCOPO DI REGOLAMENTARE LA DELICATA MATERIA SI FORNISCONO DI SEGUITO I
CRITERI E LE ISTRUZIONI CUI LE SAP DOVRANNO ATTENERSI, IN CONSIDERAZIONE AN-
CHE DELL'EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE INTERVENUTA IN ARGOMENTO.
COME NOTO, LA PREVISIONE DELLA COMPENSAZIONE LEGALE E' CONTENUTA NELL'ART.
1242 C.C. IL QUALE, AL PRIMO COMMA, DISPONE CHE "LA COMPENSAZIONE ESTINGUE
I DUE DEBITI DAL GIORNO DELLA LORO COESISTENZA. IL GIUDICE NON PUO' RILEVAR-
LA D'UFFICIO".
DA TALE DISPOSTO SI EVINCE CHE LA CAUSA DELL'ESTINZIONE PER COMPENSAZIONE
STA NELLA COESISTENZA DEI RECIPROCI DEBITI I QUALI, A MENTE DEL SUCCESSIVO
ART.1243, DEBBONO POSSEDERE I REQUISITI DELLA CERTEZZA, OMOGENEITA', LIQUI-
DITA' ED ESIGIBILITA'. SPETTA ALL'AUTONOMIA DELLE PARTI IL POTERE DI FAR
VALERE L'EFFETTO ESTINTIVO.
2) PER QUANTO RIGUARDA LA MATERIA DI INTERESSE DELL'ISTITUTO, LA QUESTIONE
SI PONE IN VIA PRINCIPALE CON RIFERIMENTO ALLA COESISTENZA DI DEBITI CONTRI-
BUTIVI CON CREDITI VERSO L'ISTITUTO PER PRESTAZIONI EROGATE PER CONTO DEL-
L'INPS (ASSEGNI FAMILIARI, INTEGRAZIONE GUADAGNI, INDENNITA' DI MALATTIA E
MATERNITA' ETC), PER SGRAVI CONTRIBUTIVI E FISCALIZZAZIONE DEGLI ONERI SOCIALI
LA FATTISPECIE E' TRATTATA DALLE SEGUENTI DISPOSIZIONI SPECIALI: ARTT.42 E 43
DEL D.P.R. 30.5.1955 N.797 (T.U. ASSEGNI FAMILIARI), ART.12 D.L. LGT.9.11.1945
N.788; ART.18 L.25.10.1968, N.1089; ART.1 L.7.4.1977 N.102; ART.1 L.29.2.1980
N.33.
QUESTA NORMATIVA PREVEDE UN SISTEMA DI AUTOLIQUIDAZIONE TRAMITE CONGUAGLIO
DEL QUALE IL DDL PUO' GIOVARSI PER COMPENSARE, APPUNTO, QUANTO DOVUTO A TITO-
LO DI CONTRIBUTI CON QUANTO EROGATO A TITOLO DI PRESTAZIONI ANTICIPATE OVVERO
CON SOMME A CREDITO DEL DDL A TITOLO DI SGRAVI CONTRIBUTIVI E FISCALIZZAZIONE
DEGLI ONERI SOCIALI; A TAL FINE E' NECESSARIO CHE L'INTERESSATO SI UNIFORMI
PUNTUALMENTE ALLE PRESCRIZIONI DELLE ANZIDETTE NORME; IN PARTICOLARE E' TE-
NUTO AD INVIARE ALL'INPS LA DENUNCIA MENSILE ALLE SCADENZE DI LEGGE.
L'OPERATIVITA' DEL CONGUAGLIO E' SEMPRE SUBORDINATA AL CONTROLLO DA PARTE DEL-
L'INPS, CONTROLLO CHE HA TUTTAVIA UN VALORE SEMPLICEMENTE "DICHIARATIVO" DEL-
L'AVVENUTA ESTINZIONE.
NEL SISTEMA DELINEATO DALLE SURRICHIAMATE LEGGI SPECIALI LA DENUNCIA MENSILE
(MOD.DM10/M) NON E' SOLO UNA FORMA DI COMUNICAZIONE ALL'ISTITUTO, DI NATURA
CONTABILE, DEI DATI RIASSUNTIVI ATTINENTI SIA ALL'ONERE CONTRIBUTIVO IN RELA-
ZIONE ALLE RETRIBUZIONI SIA ALLE SITUAZIONI CREDITORIE ESPRESSAMENTE PREVISTE
DALLA LEGGE (A.F., CIG, IND.MAL. ETC) MA E' L'UNICO DOCUMENTO ATTRAVERSO IL
QUALE IL CONTRIBUENTE MANIFESTA LA SUA VOLONTA' DI AVVALERSI DELLA FACOLTA'
ATTRIBUITAGLI DALLE CITATE DISPOSIZIONI DI AUTOLIQUIDARSI GLI IMPORTI DA
CONGUAGLIARE; TALE OPERAZIONE E' SOTTOPOSTA ALLA CONVALIDA DELL'ISTITUTO,
FINALIZZATA ALLA DICHIARAZIONE DI ESTINZIONE DEL PROPRIO CREDITO.
3) SORGE QUESTIONE SULLA DISCIPLINA DA APPLICARSI NEL CASO DI TARDIVA OD OMES-
SA PRESENTAZIONE DEI MODD.DM10/M, OVVERO NEL CASO DI SOPRAVVENIENZA DI OPPOSTE
PARTITE NON RIFERIBILI AL DM10/M (AD ES. CREDITI DERIVANTI AL DDL DA VARIAZIO-
NI AL SETTORE DI ISCRIZIONE, ETC) PROPRIO PERCHE' SI TRATTA DI FATTISPECIE
CHE ESULANO DALLA PREVISIONE DI CUI ALLA NORMATIVA SPECIALE.
LE INCERTEZZE IN MATERIA HANNO DATO LUOGO NEL TEMPO A INTERPRETAZIONI GIURI-
SPRUDENZIALI NON UNIVOCHE E A COMPORTAMENTI DIVERSIFICATI DA PARTE DELLE SAP.
DI RECENTE SULLA QUESTIONE E' INTERVENUTA LA CORTE DI CASSAZIONE A SEZIONI
UNITE LA QUALE, CON SENTENZA N.2269 DEL 4.4.1988, HA RISOLTO IL CONTRASTO DI
GIURISPRUDENZA, DETTANDO IL SEGUENTE PRINCIPIO DI DIRITTO: "LA INAPPLICABILI-
TA' DELLA DISCIPLINA DEL CONGUAGLIO DI CUI AGLI ARTT.42 E 43 T.U. SUGLI AS-
SEGNI FAMILIARI APPROVATO CON DPR 30.5.55 N.797, IN CONSEGUENZA DEL MANCATO
O RITARDATO INVIO, DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO, DEL MOD.DM18 E DELLA RELA-
TIVA DOCUMENTAZIONE, NON PRECLUDE L'OPERATIVITA' DELLA COMPENSAZIONE SECON-
DO LA DISCIPLINA DI DIRITTO COMUNE (ART.1241 E SEGG.) ED E' PERTANTO OPPO-
NIBILE IN COMPENSAZIONE LEGALE IL CREDITO DEL DATORE DI LAVORO PER RIMBORSO
DELLE SOMME CORRISPOSTE AI PROPRI DIPENDENTI A TITOLO DI ASSEGNI FAMILIARI,
ALLORCHE' NE SIA CERTA L'ESISTENZA AL MOMENTO DELLA SCADENZA DEI SINGOLI PE-
RIODI DI PAGA O COMUNQUE ENTRO IL TERMINE PER IL PAGAMENTO DEI RELATIVI CON-
TRIBUTI, RESTANDO IN TAL CASO ESCLUSA L'APPLICABILITA' DELLE SANZIONI CIVILI
SUL CONTRO CREDITO DELL'INPS PER CONTRIBUTI O SULLA PARTE DI ESSO ESTINTA
PER COMPENSAZIONE".
SULLA SCORTA DI TALE PRONUNCIA SI FORNISCONO I SEGUENTI INDIRIZZI:
A) LE CONTRAPPOSTE PARTITE CREDITORIE RIFERITE ALLO STESSO PERIODO DI PAGA ED
EVIDENZIATE NELLA DENUNCIA MENSILE SOGGIACCIONO ALL'AUTOCONGUAGLIO IN SEDE DI
PRESENTAZIONE DEI RENDICONTI MENSILI, SECONDO LE DISPOSIZIONI DELLE LEGGI
SPECIALI CITATE.
B) NELL'IPOTESI IN CUI L'AZIENDA NON ABBIA PRESENTATO IL MOD.DM10/M NEI TER-
MINI DI LEGGE E QUINDI RISULTI INAPPLICABILE LA DISCIPLINA DELL'AUTOCONGUA-
GLIO, SECONDO LA CITATA SENTENZA DELLA CORTE DI LEGITTIMITA' "IL DDL PUO'
OPPORRE IN COMPENSAZIONE LEGALE IL PROPRIO CREDITO" SEMPRE CHE LO STESSO
SIA IN POSSESSO DEI REQUISITI DELLA CERTEZZA, LIQUIDITA' ED ESIGIBILITA'.
E' APPENA IL CASO DI RICORDARE CHE IL CREDITO CONTRIBUTIVO DELL'ISTITUTO
E' CERTO, LIQUIDO ED ESIGIBILE ALLA SCADENZA LEGALE DI PAGAMENTO MENTRE
IL CREDITO DEL DDL PER RIMBORSO DELLE PRESTAZIONI EROGATE PER CONTO DELL'I-
STITUTO E' TALE ALLA SCADENZA DEL PERIODO DI PAGA NEL CORSO DEL QUALE SONO
STATE CORRISPOSTE LE PRESTAZIONI STESSE.
IN ORDINE AL REQUISITO DELLA CERTEZZA "NON SUSSISTE MOTIVO - SI AFFERMA IN
SENTENZA - PER NEGARE CHE IL DDL ABBIA FACOLTA' DI OFFRIRE, NEI MODI DI DI-
RITTO COMUNE, LA PROVA DELLA CONCRETA EFFETTUAZIONE DELL'ANTICIPAZIONE......
E DIMOSTRARE COSI' LA SUSSISTENZA NEL CREDITO ANZIDETTO, DEL REQUISITO DELLA
CERTEZZA".
PERALTRO, AFFINCHE' IL CREDITO PER IL RIMBORSO DELLE PRESTAZIONI EROGATE
PER CONTO DELL'ISTITUTO POSSA ESSERE CONSIDERATO CERTO ALLA SCADENZA DEL PE-
RIODO DI PAGA CUI ESSE SI RIFERISCONO, IL DATORE DI LAVORO DEVE AVER PREVIA-
MENTE ACCERTATO, NEI MODI PREVISTI DALLE NORME VIGENTI, L'ESISTENZA DEI RE-
QUISITI SOSTANZIALI E FORMALI PER IL DIRITTO DEL LAVORATORE ALLE PRESTAZIONI
STESSE.
4) SOTTOPOSTO A REGOLE PARTICOLARI E' IL CREDITO DEL DATORE DI LAVORO PER
INTEGRAZIONI SALARIALI, SIA ORDINARIE CHE STRAORDINARIE.
DIFATTI LE SOMME ANTICIPATE A TITOLO DI INTEGRAZIONI SALARIALI POSSONO ESSE-
RE POSTE A CONGUAGLIO A CONDIZIONE CHE SIA INTERVENUTA L'AUTORIZZAZIONE DEL-
LA COMMISSIONE PROVINCIALE IN CASO DI INTEGRAZIONI SALARIALI ORDINARIE, OVVE-
RO LA PUBBLICAZIONE SULLA G.U. DEL DECRETO DEL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA
PREVIDENZA SOCIALE CHE LA PREVEDE SE TRATTASI DI INTEGRAZIONI SALARIALI STRA-
ORDINARIE.
INOLTRE LA RICHIESTA DI RIMBORSO DELLE SUDDETTE ANTICIPAZIONI SOGGIACE AL
TERMINE DI DECADENZA DI CUI ALL'ART.9, DECRETO LEG.VO C.P.S. 12.8.47 N.869,
MODIFICATO DALL'ART.16 L.20.5.75, N.164.
TALE DECADENZA, TUTTAVIA, E' STATA RITENUTA OPERANTE LIMITATAMENTE ALLE IPO-
TESI IN CUI LA COMUNICAZIONE DELL'AUTORIZZAZIONE ALLA CORRESPONSIONE DELLE
INTEGRAZIONI SALARIALI ORDINARIE OVVERO LA PUBBLICAZIONE DEL DECRETO MINISTE-
RIALE CONCESSIVO DEL TRATTAMENTO STRAORDINARIO DI INTEGRAZIONE SALARIALE AV-
VENGA PRIMA DELLA SCADENZA DEL PERIODO AUTORIZZATO.
IN CASO CONTRARIO, IN LUOGO DELLA DECADENZA, DOVREBBE OPERARE LA ORDINARIA
PRESCRIZIONE DECENNALE.
QUEST'ULTIMO CRITERIO E' PERO' ATTUALMENTE SOTTOPOSTO A RIESAME, PER CUI LE
SEDI DOVRANNO COMPORTARSI COME SEGUE.
QUALORA LA COMUNICAZIONE DELL'AUTORIZZAZIONE OVVERO LA PUBBLICAZIONE DEL DE-
CRETO MINISTERIALE AVVENGA PRIMA DELLA SCADENZA DEL PERIODO AUTORIZZATO E LA
RICHIESTA DI RIMBORSO SIA PRESENTATA OLTRE L'ANZIDETTO TERMINE SEMESTRALE,
IL CREDITO DEL DATORE DI LAVORO E' ESTINTO PER CUI E' ESCLUSO OGNI TIPO DI
COMPENSAZIONE. SE, INVECE, LA RICHIESTA DI RIMBORSO E' PRESENTATA ENTRO IL
TERMINE STESSO, LA COMPENSAZIONE OPERA (DI NORMA, PERO', LA RICHIESTA E'
CONTENUTA ESPLICITAMENTE NEL CONGUAGLIO EFFETTUATO CON IL MOD.DM10/M).
PER IL CASO CHE LA COMUNICAZIONE DELL'AUTORIZZAZIONE OVVERO LA PUBBLICAZIONE
DEL DECRETO MINISTERIALE AVVENGA DOPO LA SCADENZA DEL PERIODO IN QUESTIONE,
SI FA RISERVA DI ISTRUZIONI.
CRITERI ANALOGHI A QUELLI DI CUI SOPRA DOVRANNO ESSERE OSSERVATI PER QUANTO
CONCERNE GLI ASSEGNI PER CONGEDO MATRIMONIALE, PER I QUALI, A NORMA DEGLI
ARTT.8 DEL C.C.N. 31.5.1941 E 7 DEL C.C. 1.11.1942, IL DATORE DI LAVORO DE-
VE PRESENTARE, A PENA DI DECADENZA, LA RICHIESTA DI RIMBORSO ENTRO UN ANNO
DALLA DATA DEI SINGOLI PAGAMENTI.
SI RAMMENTA, ALTRESI', CHE LA RICHIESTA DI RIMBORSO DELLA RETRIBUZIONE COR-
RISPOSTA AI DONATORI DI SANGUE PER LA GIORNATA DI PRELIEVO COSTITUISCE PER
IL DATORE DI LAVORO UNA "FACOLTA'" DA ESERCITARSI ENTRO IL MESE SUCCESSIVO
ALLA DONAZIONE (ART.5 DEL D.M. 8.4.1968 CONTENENTE LE NORME DI ATTUAZIONE
DELLA LEGGE 13.7.1967 N.584) E PERTANTO LE DISPOSIZIONI DI CUI ALLA PRESENTE
CIRCOLARE POSSONO TROVARE APPLICAZIONE LIMITATAMENTE AI CASI IN CUI, NEL TER-
MINE SUDDETTO, IL DATORE DI LAVORO STESSO ABBIA ESPLICITATO LA VOLONTA' DI
RECUPERARE NEI CONFRONTI DELL'ISTITUTO QUANTO EROGATO AL LAVORATORE.
5) INFINE AD ANALOGA CONCLUSIONE SI DEVE PERVENIRE QUALORA SI EVIDENZI IN
CAPO AD UNA AZIENDA UNA COESISTENZA DI CREDITI E DEBITI CONSEGUENTI ALL'EN-
TRATA IN VIGORE DI LEGGI DI INTERPRETAZIONE O ALTRE DISPOSIZIONI NORMATIVE
AVENTI EFFICACIA RETROATTIVA OVVERO A DECISIONI GIURISPRUDENZIALI O A PROV-
VEDIMENTI ANCHE INTERPRETATIVI DEGLI ORGANI COLLEGIALI DELL'ISTITUTO (AD ES.
VERTENZE IN MATERIA DI INQUADRAMENTO CON RIFLESSI SULLA FISCALIZZAZIONE DE-
GLI ONERI SOCIALI E SUGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI).
ANCHE IN QUESTA IPOTESI, GIOVA RIPETERLO, TROVERA' APPLICAZIONE L'ISTITUTO
DELLA COMPENSAZIONE LEGALE QUALORA OPPOSTO DALLA PARTE CHE VI HA INTERESSE.
6) L'ASPETTO INNOVATIVO INTRODOTTO DALLA CITATA SENTENZA RIGUARDA, COME VI-
STO, LA VALUTAZIONE DELLA MODULISTICA AI FINI DELL'EVIDENZIAZIONE DEL MOMEN-
TO CUI FARE RIFERIMENTO PER GLI EFFETTI DELLA COMPENSAZIONE ED HA DUNQUE RI-
FLESSI SULL'ADDEBITO DELLE SANZIONI CIVILI I CUI CRITERI DI APPLICAZIONE SO-
NO FISSATI DALL'ART.4 DEL D.L. N.536/1987 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI ED
INTEGRAZIONI NELLA LEGGE 29.2.1988, N.48 (VEDI CIRCOLARE N.107 RCV DEL
16.5.1988).
COSI', IN PRESENZA DI UN CREDITO DELL'AZIENDA PER SALDO PASSIVO DA MOD.
DM10/M ANCORCHE' PRESENTATO IN RITARDO, E DI UN DEBITO DELLA STESSA PER
MOD.DM10/M PRESENTATO INSOLUTO E OPPOSTO IN COMPENSAZIONE, SI DOVRA' OPERARE
LA COMPENSAZIONE STESSA TRA LE PARTITE CONTRAPPOSTE, DAL MOMENTO DELLA LORO
COESISTENZA RIMANENDO INDIFFERENTE SIA IL MOMENTO DELLA LORO NASCITA, CHE IL
MOMENTO IN CUI SI EFFETTUANO I CONTROLLI SUI MODD.DM10/M PASSIVI, CONTROLLI
CHE QUALORA ACCERTINO LA IRREGOLARITA' DELLE PARTITE ESPOSTE A CONGUAGLIO
CONFIGURANO UNA IPOTESI DI CONDIZIONE RISOLUTIVA.
IN SOSTANZA ANCHE SE LE OPERAZIONI DI CONTROLLO VENGONO EFFETTUATE DI FATTO
IN EPOCA SUCCESSIVA ALLA COESISTENZA DEI CONTRAPPOSTI CREDITI E' COMUNQUE AL
MOMENTO IN CUI SI E' VERIFICATA QUESTA COESISTENZA CHE DEVONO RETROAGIRE GLI
EFFETTI DELLA COMPENSAZIONE STESSA.
SE POI SIA TRASMESSO UN DM10/M CON SALDO INSOLUTO E SUCCESSIVAMENTE IL DDL
OPPONGA IN COMPENSAZIONE UN CREDITO SORTO POSTERIORMENTE ALLA PRESENTAZIONE
DEL DM10/M INSOLUTO, SI APPLICHERANNO LE SANZIONI CIVILI SUL PREDETTO SALDO
SOLO FINO ALLA DATA DELLA INSORGENZA DEL CREDITO DELL'AZIENDA.
ANALOGAMENTE SI DOVRA' OPERARE IN SEDE DI ACCERTAMENTO ISPETTIVO: I DEBITI
CONTRIBUTIVI ACCERTATI A CARICO DELL'AZIENDA DOVRANNO ESSERE COMPENSATI CON
I CREDITI DA QUEST'ULTIMA VANTATI NEI CONFRONTI DELL'ISTITUTO, E SEMPRE COL-
LEGATI AL RAPPORTO ASSICURATIVO, A DECORRERE DAL MOMENTO IN CUI LE PARTITE
CREDITORIE CONTRAPPOSTE SONO DIVENTATE CERTE, LIQUIDE ED ESIGIBILI SECONDO
I CRITERI SOPRA RICHIAMATI.
SOTTO QUEST'ULTIMO ASPETTO, SI COGLIE L'OCCASIONE PER RIBADIRE CHE IN OGNI
EVENTO REGOLARIZZATIVO SIA ESSO INSERITO O MENO IN UN ACCERTAMENTO ISPETTIVO,
LA DITTA E' TENUTA A COMPILARE E PRESENTARE LA MODULISTICA NECESSARIA, PER-
CHE' SOLO DA QUESTA POSSONO RILEVARSI GLI ELEMENTI NECESSARI PER L'APPLICA-
ZIONE DELL'ISTITUTO DELLA COMPENSAZIONE.
7) APPARE UTILE CHIUDERE L'ARGOMENTO CON IL TEMA DELLA PRESCRIZIONE.
L'ART.1242 C.C., COMMA 2, STABILISCE CHE "LA PRESCRIZIONE NON IMPEDISCE LA
COMPENSAZIONE SE NON ERA COMPIUTA QUANTO SI E' VERIFICATA LA COESISTENZA DEI
DUE CREDITI".
CON CIO' SI INTENDE SIGNIFICARE CHE LA PRESCRIZIONE NON MATURATA ALL'ATTO DEL-
LA COESISTENZA DELLE CONTRAPPOSTE RAGIONI DI CREDITO MA CHE SI COMPIE SUCCES-
SIVAMENTE AL SORGERE DI DETTI DIRITTI, NON IMPEDISCE LA COMPENSAZIONE.
8) SI FA PRESENTE, INFINE, CHE PER GODERE DELLA COMPENSAZIONE LA PARTE INTE-
RESSATA DOVRA' PRODURRE SPECIFICA DOMANDA NON POTENDO LA COMPENSAZIONE STES-
SA IN NESSUN CASO ESSERE OPERATA ALL'INTERNO DELLA DENUNCIA CONTRIBUTIVA, CHE
DOVRA' CONTENERE ESCLUSIVAMENTE I DATI NECESSARI ALLA DENUNCIA STESSA.
SI FA RISERVA DI IMPARTIRE LE ULTERIORI ISTRUZIONI OPERATIVE.
CON LA PRESENTE CIRCOLARE SI INTENDONO REVOCATE TUTTE LE DISPOSIZIONI IN PRE-
CEDENZA IMPARTITE, CON ESSA INCOMPATIBILI.
IL DIRETTORE GENERALE
(PROF.G.BILLIA)
