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Totalizzazione dei periodi assicurativi in Paesi extra UE convenzionati
Tutte le informazioni che riguardano la totalizzazione internazionale dei periodi assicurativi. Essa non comporta il trasferimento di contributi tra Stati, ma consente l’uso dei contributi maturati all'estero per raggiungere il diritto alla pensione.
Dettaglio
Pubblicazione: 15 luglio 2021 Ultimo aggiornamento: 15 gennaio 2024
La totalizzazione internazionale dei periodi assicurativi non comporta il trasferimento dei contributi da uno Stato all'altro, ma consente di utilizzare i contributi maturati all'estero, in Paesi convenzionati con l'Italia, per raggiungere il diritto alla pensione.
La normativa
La totalizzazione internazionale è prevista sia dai Regolamenti UE che dalle Convenzioni bilaterali stipulate dall'Italia in materia di sicurezza sociale ed è ammessa solo se il lavoratore può far valere un periodo minimo di assicurazione e contribuzione nel Paese che concede la pensione.
Nelle Convenzioni bilaterali questo periodo è regolato da ogni singola Convenzione. La normativa UE e alcune Convenzioni bilaterali prevedono poi che i contributi inferiori al minimo necessario per la totalizzazione internazionale siano utilizzati dallo Stato contraente dove il lavoratore ha maturato il diritto a prestazione, come se fossero propri, senza un loro effettivo trasferimento.
I contributi utili ai fini della totalizzazione internazionale sono quelli obbligatori, figurativi (servizio militare, disoccupazione, ecc.), da riscatto e da contribuzione volontaria.
La normativa vale anche per le prestazioni spettanti nella Gestione Separata.
La totalizzazione multipla
Alcune convenzioni bilaterali prevedono la totalizzazione multipla, cioè la possibilità di sommare i contributi versati in Paesi terzi che risultano legati a loro volta da accordi internazionali sia all'Italia sia all'altro Stato contraente.
La totalizzazione multipla è prevista dalle convenzioni stipulate con Argentina, Canada, Repubblica di Capoverde, Repubblica di San Marino, Spagna, Svezia, Svizzera, Tunisia e Uruguay.
Casi particolari di totalizzazione multipla con i seguenti Stati:
Argentina
La Convenzione con l'Argentina è l'unica che permette la totalizzazione internazionale dei contributi con qualsiasi Stato, basta che sia legato da accordi o con l'Italia o con l'Argentina e non necessariamente a entrambe.
Secondo questa Convenzione anche se uno solo dei due Stati contraenti è legato a uno Stato terzo da una Convenzione di sicurezza sociale che prevede la totalizzazione internazionale dei periodi di assicurazione, tale Stato prende in considerazione anche i periodi compiuti nel terzo Stato. È indispensabile però il possesso della cittadinanza di uno dei due Stati contraenti.
Svizzera
La totalizzazione multipla è prevista dalla Convenzione stipulata con la Svizzera ed è valida anche dopo il 1° giugno 2002, data in cui si applica la normativa UE grazie all'accordo tra la Comunità europea e la Confederazione svizzera.
L'eccezione di Spagna e Svezia
La totalizzazione multipla si applica anche alla Spagna e alla Svezia in base alla vecchia Convenzione bilaterale che legava ciascuno dei due Paesi all'Italia prima che applicassero i Regolamenti dell'UE.