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Domanda di pensione in regime comunitario dipendenti privati

Il servizio permette di presentare la domanda di pensione ai lavoratori dipendenti privati residenti in Italia, che hanno maturato periodi assicurativi utili ai fini pensionistici nei Paesi UE, Svizzera e Stati SEE.
Rivolto a:
Categorie
Lavoratori migranti- Patronati
Cassa di appartenenza
-
Età
-

Pubblicazione: 7 luglio 2021 Ultimo aggiornamento: 23 novembre 2022

Cos'è

INPS mette a disposizione una serie di informazioni utili sulle modalità di presentazione della domanda di pensione per i lavoratori che abbiano maturato periodi assicurativi in Italia, in uno Stato UE o in un Paese che applica i regolamenti comunitari di sicurezza sociale (Svizzera e Stati SEE).

A chi è rivolto

La domanda di pensione può essere presentata dai lavoratori che abbiano maturato periodi assicurativi utili alla pensione nei seguenti Stati:

  • nei 27 Paesi membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria);
  • nel Regno Unito, in applicazione dell’Accordo di recesso (WA) entrato in vigore il 1º febbbraio 2020 (vedi circolare INPS 4 febbraio 2020, n. 16 e circolare INPS 6 aprile 2021, n. 53);
  • negli Stati SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein);
  • in Svizzera.

Domanda

I residenti in Italia, iscritti a una gestione previdenziale per i dipendenti privati amministrata dall’INPS, che abbiano maturato periodi assicurativi anche in altri Stati UE e/o SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) o in Svizzera, devono presentare all’INPS le domande di pensione di vecchiaia, anticipata, invalidità, inabilità e superstiti in regime comunitario.

La domanda di pensione può essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

In alternativa, si può fare domanda tramite:

 Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;

 enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

 

I residenti in Italia che non sono iscritti ad alcuna gestione previdenziale dell'INPS, che abbiano maturato periodi assicurativi in altri Stati UE e/o SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) o in Svizzera, devono presentare le domande di pensione di vecchiaia, anticipata, invalidità, inabilità e superstiti direttamente alle istituzioni estere.

I residenti in uno Stato UE e/o SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) o in Svizzera, che abbiano maturato periodi assicurativi anche in Italia, devono presentare la domanda di pensione in regime comunitario, di regola, all'istituzione del luogo di residenza, che provvederà a trasmetterla all'INPS.

Ulteriori informazioni sono contenute nella circolare INPS 27 dicembre 2011, n. 164.

Si ricorda, infine, che per la presentazione delle domande di pensione, per la richiesta di informazioni e per ogni altra eventuale necessità, gli interessati possono rivolgersi anche agli enti di patronato, riconosciuti dalla legge, che sono abilitati ad assistere gratuitamente i lavoratori nello svolgimento delle pratiche di natura previdenziale e assistenziale.

Tempi di lavorazione del provvedimento

Il termine ordinario per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito dalla legge n. 241/1990 in 30 giorni. In alcuni casi la legge può fissare termini diversi.

Nella tabella sono riportati i termini superiori ai trenta giorni, stabiliti dall’Istituto con Regolamento.

La tabella, oltre ai termini per l’emanazione del provvedimento, indica anche il relativo responsabile.