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Direzione generale Archivi e INPS: nuova convenzione

Sottoscritto un accordo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archivistico.

Pubblicazione: 7 ottobre 2025

Presso la sede della Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura, è stata sottoscritta una convenzione di collaborazione in materia archivistica tra la Direzione generale Archivi e l’INPS.

L’accordo, firmato dal Direttore Generale Archivi Antonio Tarasco e dal Direttore centrale Benessere organizzativo, sicurezza e logistica dell’INPS Giulio Blandamura, mira a rafforzare le attività di tutela, conservazione e valorizzazione del vasto patrimonio archivistico prodotto e conservato dall’Istituto, riconosciuto come bene culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

La convenzione, di durata quinquennale, prevede:

  • programmi congiunti di formazione e aggiornamento del personale INPS in materia di gestione documentale e conservazione archivistica;
  • iniziative finalizzate al miglioramento delle condizioni di conservazione e fruizione degli archivi storici dell’INPS;
  • l’elaborazione di progetti di descrizione e digitalizzazione, con la pubblicazione degli inventari nei sistemi informativi dell’Amministrazione archivistica;
  • lo sviluppo di metodologie e standard di descrizione e la promozione della divulgazione scientifica e culturale del patrimonio documentale.

La collaborazione valorizza la missione comune di garantire la tutela e la fruibilità di un patrimonio archivistico di rilevanza nazionale, favorendo la conoscenza della storia sociale e previdenziale italiana.

Secondo il Presidente dell’INPS, Gabriele Fava, «con questa convenzione, l’INPS compie un passo decisivo nel coniugare memoria e innovazione. Il nostro patrimonio archivistico non è soltanto una raccolta di documenti, ma la storia sociale e lavorativa del Paese, che merita di essere custodita e resa accessibile alle generazioni future. Valorizzare i nostri archivi significa riconoscere il valore del lavoro come identità collettiva, e fare della conoscenza del passato uno strumento di trasparenza e di fiducia verso le istituzioni. La collaborazione con la Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura rafforza la nostra missione: costruire un welfare generativo, capace di unire tutela, innovazione e cultura come pilastri di coesione e progresso civile».

«Grazie a questo accordo, per la prima volta le 17 scuole di archivistica potranno aprirsi anche ai dipendenti INPS per poter svolgere formazione su tematiche archivistiche, così contribuendo alla formazione specialistica del personale dell’Istituto previdenziale. Ciò gli consentirà di apprendere le nozioni di base in grado di guidarli nella quotidiana archiviazione degli immensi archivi INPS», ha dichiarato Antonio Tarasco, Direttore Generale Archivi. «Con questo accordo mettiamo a sistema competenze e risorse per garantire una conservazione più efficace e per rendere progressivamente accessibile, anche in forma digitale, un patrimonio di grande valore storico e identitario per la collettività», conclude Tarasco.

Per il Direttore centrale Benessere organizzativo, Sicurezza e Logistica, Giulio Blandamura, «è un accordo che la Direzione generale dell’INPS e la Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura hanno fortemente voluto. La molteplicità degli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questa convenzione di collaborazione in materia archivistica vanno dalla formazione, finalizzata allo sviluppo di competenze specifiche dei dipendenti INPS che svolgono la funzione di governo degli archivi documentari, alla gestione e valorizzazione di circa 1700 chilometri lineari distribuiti su tutto il territorio nazionale. I documenti conservati nell’Archivio centrale INPS hanno un alto valore storico-culturale e rappresentano un patrimonio che rappresenta non solo la storia dell’Istituto ma quella della Paese. Nell’archivio è custodito materiale che risale al 1898, data di fondazione, ma anche testimonianze di fondi che hanno anticipato la nascita dell'Istituto stesso».

L’accordo prevede di implementare progetti ad alto contenuto di innovazione tecnologica, in particolare di digitalizzazione del patrimonio documentale che dovrà essere conservato illimitatamente, e dove il contributo delle consolidate conoscenze specifiche della Direzione generale Archivi del Ministero della Cultura sarà determinante.