Il sistema della previdenza complementare ha subito alcune modifiche nel corso degli anni, percorrendo diverse tappe.
I fondi negoziali
I fondi negoziali sono una delle tipologie di forme pensionistiche complementari. In particolare hanno origine da un accordo contrattuale, non hanno scopo di lucro e solitamente hanno natura di associazione. Dopo l'adesione il lavoratore diventa associato e partecipa alla vita del fondo eleggendo i propri rappresentanti nell'assemblea dei delegati, che sceglie gli amministratori.
L'adesione alla previdenza complementare è libera e volontaria.
Il dipendente che si iscrive alla forma pensionistica complementare può ottenere:
- l'anticipazione dal fondo pensione sulla posizione individuale;
- il trasferimento della propria posizione presso un'altra forma pensionistica complementare;
- il riscatto della posizione maturata, in presenza dei previsti requisiti;
- la prestazione pensionistica per vecchiaia o per anzianità.
La posizione di previdenza complementare di ciascun aderente viene alimentata con contribuzioni versate periodicamente mediante trattenute mensili sulla busta paga, finanziamento del datore di lavoro e con accantonamenti di TFR , che, nel caso si tratti di un dipendente pubblico, vengono accantonati figurativamente presso l'Istituto stesso e conferiti al fondo alla cessazione del rapporto di lavoro.
Per il sostegno e lo sviluppo della previdenza complementare nel pubblico impiego, l'INPS svolge un ruolo fondamentale. L'Istituto fornisce servizi ai fondi pensione e alle amministrazioni pubbliche, tra i quali acquisizione e gestione dati, l'accantonamento e la rivalutazione delle quote di TFR .
Il TFR
Il
TFR
è una delle principali fonti di finanziamento della previdenza complementare.
A partire dalla data di adesione a un fondo pensione, il
TFR
, maturando, viene destinato tutto o in parte alla previdenza complementare, secondo i casi stabiliti dalla legge e dalle tipologie di contratti collettivi. Al momento della cessazione il
TFR
così accumulato, unitamente ai rendimenti, viene trasferito al fondo pensione.
Trattamento di fine rapporto: somma che il datore di lavoro deve corrispondere al proprio dipendente alla cessazione del rapporto, corrispondente alla sommatoria delle quote di retribuzione accantonate e rivalutate annualmente.
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