Pervengono numerosi quesiti in relazione alla misura delle aliquote dovute per la contribuzione CUAF e Maternità da parte delle aziende che versano i contributi pensionistici all'INPDAP (ex Aziende municipalizzate, Aziende Speciali, ecc.)

Al riguardo si forniscono le seguenti precisazioni.

L'art. 1 del D.M. 21 febbraio 1996, in attuazione dell'art. 3 co. 23 della legge 8 agosto 1995, n. 335, stabilisce le riduzioni delle aliquote contributive per le assicurazioni minori che concorrono all' "elevazione al 32 per cento dell'aliquota contributiva di finanziamento del Fondo pensioni lavoratori dipendenti gestito dall'INPS".

In particolare per il contributo di maternità è stata disposta la riduzione dello 0,57 per cento e, per il contributo ex CUAF, la riduzione del 3,72 per cento (circ. 103/96).

L'art. 2 dello stesso D.M. dispone che: "le riduzioni di cui all'art. 1, comma 5 non trovano applicazione per le categorie iscritte a regimi pensionistici obbligatori diversi dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti".

Successivamente, a seguito dell'armonizzazione delle aliquote pensionistiche per i regimi diversi dal Fondo pensioni lavoratori dipendenti (INPDAI, ENPALS e Fondi sostitutivi gestiti dall'INPS - ex Fondo Elettrici, Telefonici, Trasporto e Fondo Volo), è stata disposta la riduzione del contributo di maternità e CUAF rispettivamente nella misura dello 0,57 e del 3,72% per i lavoratori iscritti a detti regimi.

La suddetta armonizzazione non è stata, invece, disposta per i lavoratori iscritti all'INPDAP.

Relativamente al contributo di maternità, l’Istituto ha richiesto il parere ai Ministeri competenti in merito all’applicabilità della misura ridotta dello 0,57%, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 151/2001, stante la formulazione dell’art. 79, che indica come destinatari della norma la generalità dei lavoratori con rapporto di lavoro subordinato privato. Tale norma sembrerebbe applicabile anche nei confronti degli enti che versano il contributo IVS all’INPDAP e che operano con l’INPS relativamente alle prestazioni di maternità (ex aziende municipalizzate, aziende speciali e consortili di cui alla legge 142/90, ecc.)

Pertanto, in attesa delle decisioni che il Ministero intenderà adottare, la contribuzione dovuta a titolo di indennità di maternità è pari a quella non "armonizzata":

per le aziende che svolgono attività di natura industriale (1.XX.XX e 2.01.02).

per le aziende che svolgono attività diversa da quella del settore industriale (7.XX.XX e 2.01.01).

Relativamente al contributo per il finanziamento dell'assegno per il nucleo familiare ANF (ex CUAF) continuerà ad essere dovuta la misura non armonizzata del 6,20%, peraltro ridotta, dal 1.2.2001, dello 0,80% ai sensi dell'art. 120 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, riduzione da esporre nel quadro D del modello DM10/2 con il codice R600 (circ. 52/2001).

Ai fini dell'esatta determinazione dell'aliquota, le posizioni assicurative aventi CSC diverso da 2.XX.XX, dovranno essere contraddistinte dal CA 1A a decorrere dal 1.1.2000.

Relativamente al personale con qualifica di Dirigente, la contribuzione CUAF è dovuta nella misura pari a:

Le posizioni aperte per il versamento dei contributi del solo personale con qualifica di dirigente dovranno essere contraddistinte dal C.A. 0K.