Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare numero 37 del 11/03/2010
Direzione
Centrale
Prestazioni a
Sostegno del Reddito
Direzione
Centrale Entrate
Direzione
Centrale Pensioni
Ai
Dirigenti
centrali e periferici
Ai
Direttori delle
Agenzie
Ai
Coordinatori
generali, centrali e
Roma,
11/03/2010
periferici dei
Rami professionali
Al
Coordinatore
generale Medico legale e
Dirigenti
Medici
Circolare n.
37
e, per conoscenza,
Al
Commissario
Straordinario
Al
Presidente e ai
Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
Al
Presidente e ai
Componenti del Collegio dei Sindaci
Al
Magistrato
della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo
Ai
Presidenti dei
Comitati amministratori
di fondi,
gestioni e casse
Al
Presidente
della Commissione centrale
per
l’accertamento e la riscossione
dei contributi
agricoli unificati
Ai
Presidenti dei
Comitati regionali
Allegati n.1
Ai
Presidenti dei
Comitati provinciali
OGGETTO:
Prestazioni
economiche di malattia, di maternità e di tubercolosi. Salari medi e
convenzionali e altre retribuzioni o importi. Anno 2010. L. Finanziaria 2010: art. 2, comma 153.
SOMMARIO:
A)
Retribuzioni (anno 2010) di riferimento per
l’erogazione delle prestazioni economiche di malattia, maternità e
tubercolosi ai seguenti lavoratori:
1.
Lavoratori soci
degli organismi cooperativi di cui al D.P.R. 602/1970, art.4 (malattia,
maternità e tbc).
2.
Lavoratori
agricoli a tempo determinato (malattia, maternità e tbc).
3.
Compartecipanti
familiari e piccoli coloni (malattia, maternità e tbc).
4.
Lavoratori
italiani operanti all’estero, in Paesi extracomunitari (malattia,
maternità, tbc).
5.
Lavoratori addetti
ai servizi domestici e familiari (maternità/paternità).
6.
Lavoratrici
commercianti, artigiane, CD-CM e imprenditrici agricole professionali
(maternità).
B) Importi (anno 2010) da prendere a
riferimento per le seguenti prestazioni:
1.
Lavoratori
iscritti alla gestione separata dei lavoratori autonomi (maternità e
malattia).
2.
Assegni di
maternità dei Comuni (importo prestazione e limite reddituale).
3.
Assegni di
maternità dello Stato.
4.
Congedo parentale
ex art.34, comma 3, D. Lgs. n.151/2001 (limite reddituale).
5.
Art. 42, comma 5,
D. Lgs. n.151/2001: indennità economica ed accredito figurativo per i periodi
di congedo riconosciuti in favore dei familiari di soggetti in
situazione di disabilità grave. Importi
massimi per l’anno 2010.
A) RETRIBUZIONI
DI RIFERIMENTO
.
Ai fini della
liquidazione delle indennità di malattia, di maternità e di tubercolosi la cui
misura deve essere calcolata con riferimento a periodi di paga compresi
nell’anno 2010, si indicano gli importi giornalieri sulla cui base vanno
determinate, per le seguenti categorie di lavoratori interessati, le
prestazioni economiche di cui trattasi.
Si ricorda che,
relativamente all’indennità di tubercolosi, i criteri indicati valgono soltanto
per i primi 180 giorni di assistenza per i soggetti che hanno
diritto all’indennità di malattia; per le restanti categorie aventi diritto
all’indennità di tubercolosi, ma non a quella di malattia, si rammenta che le prestazioni
vanno erogate commisurandole alla misura fissa.
1)
LAVORATORI
SOCI DI SOCIETÀ E DI ENTI COOPERATIVI ANCHE DI FATTO DI CUI AL D.P.R. 30 APRILE
1970, N. 602, ART. 4 (malattia, maternità e tubercolosi).
Come è noto, a decorrere dal 1° gennaio
2007,
la retribuzione imponibile ai fini
contributivi (v. circ. n. 34 del 6 febbraio 2007) ed utile ai fini della
liquidazione delle prestazioni economiche di malattia, maternità e tubercolosi
deve essere determinata secondo le norme previste per la generalità dei lavoratori
(art. 6 D.Lgs. n. 314/1997 e art. 1, comma 1, del D.L. n.338/1989, convertito
in Legge n. 389/1989).
Pertanto, anche per i
lavoratori in epigrafe, i trattamenti economici previdenziali in oggetto
relativi ad eventi indennizzabili sulla scorta di periodi di paga cadenti
nell’anno 2010 – e, cioè, quelli insorti a partire dal 1° febbraio 2010, salvo
che l’evento, pur iniziato nel mese di gennaio 2010, debba essere indennizzato
con la retribuzione del medesimo mese in quanto il rapporto di lavoro è sorto
nel mese di gennaio 2010
(1)
– sono da liquidare sulla base di
una retribuzione comunque non inferiore al minimale giornaliero di legge, che è
pari, per il 2010, ad euro
43,79
(
v. circ.
n. 16 del 2 febbraio 2010)
.
2) LAVORATORI AGRICOLI A TEMPO DETERMINATO
(malattia, maternità e tubercolosi).
L’art. 1, comma 5,
della Legge n. 81/2006, di conversione del D.L. n. 2/2006, ha disposto che, a
decorrere dal 1° gennaio 2006, la retribuzione da prendere a base “ai fini del
calcolo delle prestazioni temporanee in favore degli operai agricoli a tempo
determinato e assimilati” è quella indicata all’art. 1, comma 1, del D.L. n.
338/1989, convertito nella Legge n. 389/1989, e cioè la retribuzione stabilita
“dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative
su base nazionale, ovvero da accordi collettivi o contratti individuali,
qualora ne derivi una retribuzione di importo superiore a quello previsto dal
contratto collettivo”. E’ venuta meno quindi la possibilità, prevista dall’art.
4 del D.Lgs. n. 146/97, di far riferimento, ai fini erogativi di interesse, ai
salari convenzionali.
Con riguardo alla
determinazione della retribuzione di riferimento ed alla individuazione dei
dati salariali utili per la liquidazione delle prestazioni di malattia e
maternità, si rinvia a quanto già chiarito nel messaggio n. 29676 del 7.12.07.
Si ricorda, ad ogni modo, che la retribuzione di base per la liquidazione delle
prestazioni non può essere inferiore al minimale di legge indicato, per il 2010,
nella
circ.
n. 16 del 2.2.2010
(Allegato 1, Tabella A, anno 2010, operaio
agricoltura), pari a euro
38,96
.
3) COMPARTECIPANTI FAMILIARI E PICCOLI COLONI
(malattia, maternità e tubercolosi).
Come già comunicato
con
circ.
n. 98 del 2009,
con decreto direttoriale del 13 maggio 2009 del
Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (pubblicato sulla
G.U. n. 120 del 26.05.2009), sono state determinate, per ciascuna provincia, le
retribuzioni medie giornaliere
valide per l’anno 2009
ai fini
previdenziali (v. tabella allegata).
Per quanto si
riferisce ai riflessi sull’erogazione delle prestazioni economiche di
malattia
e di
tubercolosi
(per i primi 180 giorni di assistenza), si ricorda che
dette retribuzioni sono utilizzabili soltanto nei confronti dei lavoratori in
questione (compartecipanti familiari e piccoli coloni), limitatamente ai quali,
nell’ambito del settore agricolo, continuano a trovare applicazione i salari
medi convenzionali determinati anno per anno per ciascuna provincia con i
decreti previsti dall’art. 28 del D.P.R. n. 488/68 (v.
circolare
n. 56 del 2.3.2000, paragrafo 2, e messaggio n. 955 del 19.12.2001).
Eventuali prestazioni
riferite ad eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga cadenti
nell’anno 2009 (in proposito v. circ. n. 134386 AGO del 6 aprile 1982) e
liquidate temporaneamente ai lavoratori predetti
sulla scorta dei salari convenzionali stabiliti per il 2008 dovranno essere,
pertanto, riliquidate sulla base dei nuovi importi.
I salari applicabili
per l’anno 2010 saranno tempestivamente resi noti: nel frattempo, come di consueto,
saranno utilizzati, in via temporanea e salvo conguaglio, i salari validi per
l’anno 2009.
Le prestazioni
economiche di maternità, invece, vanno liquidate secondo i seguenti criteri.
Le prestazioni di
maternità relative ad eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga
cadenti nell’anno 2009 e liquidate temporaneamente sulla scorta dei salari
convenzionali stabiliti per il 2008 dovranno essere riliquidate, secondo le
consuete modalità, sulla base degli importi dei salari medi convenzionali
stabiliti per l’anno 2009 per le singole province, di cui alla tabella
allegata.
Viceversa,
le prestazioni economiche di maternità riferite
ad
eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga cadenti nell’anno 2010
non saranno più liquidate sulla scorta dei salari medi convenzionali stabiliti
anno per anno per le singole province, ma sulla base
del salario medio
convenzionale giornaliero valido per la determinazione della misura delle
pensioni (art. 2, comma 153, della Legge 23 dicembre 2009, n.191- Legge
finanziaria per l’anno 2010)
.
Il salario applicabile
per l’anno 2010 ai fini dell’erogazione delle prestazioni di maternità sarà tempestivamente
reso noto: nel frattempo sarà utilizzato, in via temporanea e salvo conguaglio,
il salario valido per l’anno 2009, pari a
euro 48,98
(v. circ. n. 84 del 6/7/2009)
.
4) LAVORATORI ITALIANI
OPERANTI ALL’ESTERO IN PAESI EXTRACOMUNITARI (malattia, maternità e
tubercolosi).
Con Decreto Interministeriale 21 gennaio 2010 il
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (G.U. n. 24/2010), di concerto
con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha determinato le
retribuzioni convenzionali da prendere a base per il calcolo dei contributi dovuti
per l’anno 2010 a favore dei lavoratori italiani operanti all’estero, in Paesi
extracomunitari, per le assicurazioni obbligatorie non contemplate
da accordi in materia di sicurezza sociale.
Le predette
retribuzioni, utilizzabili anche per la liquidazione delle prestazioni
economiche di malattia, maternità e tbc per le quali sono da prendere a
riferimento le retribuzioni relative all’anno 2010, sono riportate nella
circolare
n. 21 del 16.02.2010.
5) LAVORATORI ITALIANI E
STRANIERI ADDETTI AI SERVIZI DOMESTICI E FAMILIARI (maternità/paternità).
Ai fini del calcolo
dell’indennità per
congedo di maternità/paternità
, il cui inizio si
colloca nel 2010, devono essere utilizzate le seguenti retribuzioni
convenzionali orarie (v.
circ.
n. 11 del 28.01.2010):
Ø
euro
6,40
per
le retribuzioni orarie effettive
fino
ad euro
7,22
;
Ø
euro
7,22
per le retribuzioni orarie effettive
superiori
ad euro
7,22
e
fino
ad euro
8,81
;
Ø
euro
8,81
per
le retribuzioni orarie effettive
superiori
ad euro
8,81
;
Ø
euro
4,65
per
i rapporti di lavoro con orario
superiore
a 24 ore settimanali.
6) LAVORATRICI AUTONOME:ARTIGIANE,
COMMERCIANTI, COLTIVATRICI DIRETTE, COLONE, MEZZADRE, IMPRENDITRICI AGRICOLE
PROFESSIONALI (maternità).
L’indennità per i due
mesi precedenti la data del parto e per i tre mesi successivi alla stessa data,
l’indennità per congedo parentale nonché quella per interruzione della
gravidanza devono essere calcolate utilizzando i seguenti importi:
coltivatrici
dirette, colone, mezzadre, imprenditrici agricole professionali:
euro
38,69
, corrispondenti
al limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2009 (tab.
A allegata alla
circolare n. 14/200
9
), con
riferimento alle
nascite
avvenute nel 2010 (anche quando il periodo
indennizzabile abbia avuto inizio nel 2009);
artigiane
: euro
38,99
, corrispondenti al
limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2010 per la
qualifica di impiegato dell’artigianato (tab. A allegata alla
circolare n. 16/20
10
), con
riferimento agli eventi per i quali il
periodo indennizzabile
abbia
inizio nel 2010;
commercianti
: euro
34,17
, corrispondenti al
limite minimo di retribuzione giornaliera fissata per l’anno 2010 per la
qualifica di impiegato del commercio (tab. A allegata alla
circolare n.
16/2010
), con riferimento agli eventi per i quali il
periodo
indennizzabile
abbia inizio nel 2010.
B) IMPORTI DI RIFERIMENTO PER ALTRE PRESTAZIONI.
1) LAVORATORI ISCRITTI ALLA
GESTIONE SEPARATA DEI LAVORATORI AUTONOMI DI CUI ALLA LEGGE N. 335/1995
(malattia e maternità).
Generalità
La legge 24 dicembre
2007, n. 247, all’art. 1, comma 79, ha stabilito, a partire dal 1° gennaio
2008, l’aumento di un punto percentuale delle aliquote contributive
pensionistiche e di computo per tutti gli iscritti alla Gestione Separata. In
particolare, per l’anno 2010, l’aliquota contributiva pensionistica per gli
iscritti alla Gestione Separata non assicurati presso altre forme previdenziali
obbligatorie è pari al 26% (v.
circolare
n. 13/2010
). Peraltro, l’aliquota contributiva aggiuntiva,
istituita dall’art. 59 della Legge 449/1997 e successive modificazioni, ai fini
dell’erogazione dell’indennità di maternità, dell’assegno per il nucleo
familiare e del trattamento di malattia per degenza ospedaliera (prima
stabilita nella misura dello 0,50%) è pari, a far data dal 7.11.07, allo 0,72%
(messaggio n. 27090 del 9.11.07). Pertanto, l’aliquota contributiva complessiva,
dovuta per i soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche
obbligatorie, risulta pari al
26,72%.
Il contributo mensile
utile ai fini dell’accertamento del requisito richiesto si ottiene, quindi, per
l’anno 2010, applicando l’aliquota del 26,72% sul minimale di reddito di cui
all’art. 1, comma 3, della Legge n. 233/90 che è pari, per il suddetto anno, a euro
14.334,00
. Conseguentemente, il contributo mensile utile è pari ad euro
319,17.
Per gli eventi
insorti nel 2010, il limite di reddito previsto ai fini dell’erogazione
dell’indennità per degenza ospedaliera e dell’indennità di malattia
corrisponde ad euro
64.054,90
(= 70% del massimale 2009,
pari ad euro
91.507,00
).
Indennità di
malattia a favore di collaboratori a progetto e categorie assimilate (art. 1,
comma 788, Legge 296/2006)
La misura della
prestazione è pari al 50 % dell’importo corrisposto a titolo di indennità per
degenza ospedaliera a favore dei lavoratori iscritti alla Gestione
Separata. Pertanto, l’indennità di malattia andrà calcolata - applicando
la percentuale del 4%, del 6% o dell’8% a seconda delle mensilità di
contribuzione accreditate nei 12 mesi precedenti l’evento - assumendo a
riferimento l’importo che si ottiene dividendo per 365 il massimale
contributivo di cui all’art. 2, comma 18, della Legge n. 335/1995, valido
per l’anno di inizio della malattia stessa.
Conseguentemente, per
le malattie iniziate nell’anno 2010, anno nel quale il massimale contributivo
suddetto è risultato pari a euro
92.147,00
, l’indennità sarà calcolata
su euro 252,46 (euro 92.147,00 diviso 365) e corrisponderà, per ogni giornata
indennizzabile, a:
·
euro
10,10
(4%), se nei 12 mesi precedenti
l’evento risultano accreditate da 3 a 4 mensilità di contribuzione;
·
euro
15,15
(6%), se nei 12 mesi precedenti
l’evento risultano accreditate da 5 a 8 mensilità di contribuzione;
·
euro
20,20
(8%), se nei 12 mesi precedenti
l’evento risultano accreditate da 9 a 12 mensilità di contribuzione.
Degenza
ospedaliera
Come è noto, secondo
i criteri vigenti (v.
circ.
n. 147 del 23.7.2001), l’indennità in questione va calcolata –con
percentuali diverse (8% - 12% - 16%) a seconda della contribuzione attribuita
nei dodici mesi precedenti il ricovero- sull’importo che si ottiene dividendo
per 365 il massimale contributivo (intero) di cui all’art. 2, comma 18, della
citata legge 8.8.1995, n. 335, valido per l’anno nel quale ha avuto inizio
l’evento.
Conseguentemente, per
le degenze iniziate nell’anno 2010, l’indennità, calcolata su euro 252,46,
corrisponderà, per ogni giornata indennizzabile, a:
euro
20,20
,
in caso di accrediti contributivi da 3 a 4 mesi;
euro
30,29
,
in caso di accrediti contributivi da 5 a 8 mesi;
euro
40,39
in caso di accrediti contributivi da 9 a 12 mesi.
2) ASSEGNI DI MATERNITA’
CONCESSI DAI COMUNI.
Come reso noto
con
circolare
n. 28 dell’1.3.2010, la variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo
per le famiglie di operai ed impiegati, da applicarsi per l’anno 2010, è pari
allo
0,7%.
Pertanto, gli importi dell’assegno di maternità del Comune e
dei requisiti reddituali, di cui all’art. 74 del D. Lgs. n. 151 del 26.3.2001,
valevoli per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni senza affidamento, avvenuti
dal 1.1.2010 al 31.12.2010, sono i seguenti:
Ø
assegno di maternità
(in misura piena) = euro
311,27
mensili per complessivi euro
1.556,35
;
Ø
indicatore della
situazione economica
(I.S.E.)
con riferimento ai nuclei familiari con tre componenti = euro
32.448,22.
3) ASSEGNI DI MATERNITA’
DELLO STATO CONCESSI DALL’INPS.
L’importo
dell’assegno di maternità dello Stato, di cui all’art. 75 del D. Lgs. n.
151/2001, per le nascite avvenute nel 2010, per gli affidamenti preadottivi e
le adozioni dei minori il cui
ingresso in famiglia
sia avvenuto nel 2010,
è pari a euro
1.916,22
(misura intera), tenuto conto che la variazione
dell’indice ISTAT da applicarsi per il 2010 è, come detto al paragrafo
precedente, pari allo 0,7 per cento
(2)
.
4) LIMITI DI REDDITO PER
L’INDENNIZZABILITA’ DEL CONGEDO PARENTALE NEI CASI PREVISTI DALL’ART. 34, COMMA
3, DEL D. LGS. N. 151/2001.
In base al decreto
ministeriale del 19.11.2009 (G.U. n. 280 del 01.12.2009), che stabilisce nella
misura dello 0,7% la percentuale di variazione per il calcolo della
perequazione automatica delle pensioni da attribuire in via previsionale per
l’anno 2010, il
valore provvisorio
dell’importo annuo del trattamento
minimo pensionistico per il 2010 è pari a euro
5.992,61
(v. tabella B
della circ. 132/2009) .
Tale importo, come è
noto, è da prendere a riferimento ai fini dell’indennità per congedo parentale
nei casi previsti dal comma 3 dell’art. 34 del D. Lgs. n. 151/2001 (v.
circolari n. 109/2000
,
n. 8/2003
e
n. 16/2008
), nel senso che il genitore che
nel 2010 chiede periodi di congedo parentale
ulteriori
rispetto a quelli
di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 32 del citato decreto, ha diritto alla relativa
indennità nella misura del 30% se il proprio reddito individuale è inferiore a
due volte e mezzo l’importo annuo del trattamento minimo di pensione: per il
2010 il valore provvisorio di tale importo risulta, pertanto, pari a Euro
14.981,52
(
= 5.992,61 x 2,5).
Si fa riserva di
comunicare il valore definitivo del suddetto importo annuo per il 2010, qualora
lo stesso dovesse risultare diverso da quello provvisorio sopra indicato.
5) ART. 42, COMMA 5, D.
LGS. N. 151/2001- INDENNITÀ ECONOMICA E ACCREDITO FIGURATIVO PER I PERIODI DI
CONGEDO STRAORDINARIO RICONOSCIUTI IN FAVORE DEI FAMILIARI DI SOGGETTI IN
SITUAZIONE DI DISABILITA’ GRAVE. IMPORTI MASSIMI PER L’ANNO 2010.
Come è noto (v.
circolare n. 14 del 15.1.2007
), l’importo
di 70 milioni di lire (pari a euro 36.151,98) per il 2001, da rivalutarsi
annualmente, a partire dal 2002, sulla base delle variazioni dell’indice ISTAT
dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, deve
rappresentare il tetto massimo complessivo annuo dell’onere relativo al
beneficio di cui all’art.42, comma 5, del D. Lgs. n. 151/2001 e deve essere
ripartito fra indennità economica ed accredito figurativo.
L’ammontare delle due
voci di spesa sopra indicate deve essere determinato prendendo a riferimento
l’importo complessivo annuo stabilito dalla norma e l’aliquota pensionistica
IVS vigente per lo stesso anno nell’ordinamento pensionistico interessato.
La differenza fra
l’importo complessivo annuo e il valore ottenuto dalla predetta operazione
costituirà il costo massimo della copertura figurativa annua.
Considerato il limite
complessivo di spesa ed il costo della copertura figurativa, l’importo della
retribuzione figurativa da accreditare rapportato al periodo di congedo
non potrà comunque eccedere l’importo massimo dell’indennità economica.
In attuazione di
quanto precede, vengono riportati, per l’anno 2010, sulla base della variazione
dell’indice Istat dello
0,7%,
il
tetto massimo complessivo
dell’indennità per congedo straordinario e del relativo accredito figurativo, i
valori massimi dell’indennità economica, annuale e giornaliera
(tabella
1), calcolati tenendo conto dell’aliquota contributiva del 33% (FPLD), nonché
gli
importi massimi di retribuzione figurativa
(tabella 2) accreditabili
a copertura dei periodi di congedo straordinario fruiti nell’anno in corso.
TABELLA 1
Valori massimi dell’indennità economica
(importi in EURO, calcolati secondo l’aliquota del
33%)
A
B
C
D
Anno
Importo complessivo annuo
Importo massimo annuo indennità
Importo massimo giornaliero indennità
2010
43.579,06
32.766,00
89,77
TABELLA 2
Valori massimi di
retribuzione figurativa accreditabile
(importi calcolati in EURO
secondo l’aliquota del 33%)
A
B
C
D
Anno
retribuzione figurativa
massima annua
retribuzione figurativa
massima settimanale
retribuzione figurativa
massima giornaliera
2010
32.766,00
630,11
89,77
Note :
1
V.
circolare n. 134386 AGO del 6 aprile 1982
2
Si rammenta che per il 2009
l’importo dell’assegno dello Stato era pari a Euro 1.902,90
Il
Direttore Generale
Nori
Allegato 1
Tabella
da utilizzare per i contributi volontari ad integrazione
relativa
ai piccoli coloni e compartecipanti familiari anno 2009
Provincia
Retribuzione in euro
Contributo giornaliero in euro
Contributo base in euro
AGRIGENTO
57,70
15,57
0,06
ALESSANDRIA
64,36
17,37
0,07
ANCONA
60,66
16,37
0,07
AOSTA
60,46
16,32
0,07
AREZZO
61,13
16,50
0,07
ASCOLI
PICENO
58,42
15,77
0,06
ASTI
60,50
16,33
0,07
AVELLINO
58,74
15,85
0,06
BARI
57,26
15,45
0,06
BELLUNO
63,00
17,00
0,07
BENEVENTO
55,95
15,10
0,06
BERGAMO
65,14
17,58
0,07
BIELLA
62,71
16,93
0,07
BOLOGNA
62,20
16,79
0,07
BOLZANO
61,99
16,73
0,07
BRESCIA
62,21
16,79
0,07
BRINDISI
56,95
15,37
0,06
CAGLIARI
59,71
16,12
0,07
CALTANISSETTA
57,83
15,61
0,06
CAMPOBASSO
52,38
14,14
0,06
CASERTA
53,20
14,36
0,06
CATANIA
57,48
15,51
0,06
CATANZARO
59,66
16,10
0,07
CHIETI
57,51
15,52
0,06
COMO
63,49
17,14
0,07
COSENZA
55,77
15,05
0,06
CREMONA
62,67
16,91
0,07
CROTONE
51,00
13,76
0,06
CUNEO
58,69
15,84
0,06
ENNA
61,87
16,70
0,07
FERRARA
62,08
16,76
0,07
FIRENZE
61,27
16,54
0,07
FOGGIA
61,74
16,66
0,07
FORLI'/RIMINI
62,45
16,86
0,07
FROSINONE
51,98
14,03
0,06
GENOVA
58,12
15,69
0,06
GORIZIA
61,62
16,63
0,07
GROSSETO
61,63
16,63
0,07
IMPERIA
59,15
15,96
0,07
ISERNIA
54,85
14,80
0,06
LA SPEZIA
60,10
16,22
0,07
L'AQUILA
59,39
16,03
0,07
LATINA
61,02
16,47
0,07
LECCE
56,92
15,36
0,06
LECCO
63,49
17,14
0,07
LIVORNO
60,66
16,37
0,07
LODI
61,51
16,60
0,07
LUCCA
60,89
16,43
0,07
MACERATA
59,58
16,08
0,07
MANTOVA
66,24
17,88
0,07
MASSA
CARRARA
55,00
14,84
0,06
MATERA
57,49
15,52
0,06
MESSINA
58,45
15,78
0,06
MILANO
61,01
16,47
0,07
MODENA
66,17
17,86
0,07
NAPOLI
55,72
15,04
0,06
NOVARA
62,64
16,91
0,07
NUORO
75,56
20,39
0,08
ORISTANO
63,64
17,18
0,07
PADOVA
64,57
17,43
0,07
PALERMO
58,88
15,89
0,06
PARMA
64,63
17,44
0,07
PAVIA
64,57
17,43
0,07
PERUGIA
63,48
17,13
0,07
PESARO
URBINO
59,08
15,95
0,06
PESCARA
58,08
15,68
0,06
PIACENZA
65,38
17,65
0,07
PISA
62,68
16,92
0,07
PISTOIA
65,83
17,77
0,07
PORDENONE
61,70
16,65
0,07
POTENZA
51,33
13,85
0,06
PRATO
60,93
16,45
0,07
RAGUSA
59,25
15,99
0,07
RAVENNA
61,38
16,57
0,07
REGGIO
CALABRIA
55,35
14,94
0,06
REGGIO
EMILIA
67,35
18,18
0,07
RIETI
58,75
15,86
0,06
ROMA
74,20
20,03
0,08
ROVIGO
59,89
16,16
0,07
SALERNO
59,41
16,03
0,07
SASSARI
57,25
15,45
0,06
SAVONA
56,80
15,33
0,06
SIENA
63,44
17,12
0,07
SIRACUSA
59,98
16,19
0,07
SONDRIO
59,57
16,08
0,07
TARANTO
57,11
15,41
0,06
TERAMO
56,91
15,36
0,06
TERNI
57,69
15,57
0,06
TORINO
63,68
17,19
0,07
TRAPANI
57,98
15,65
0,06
TRENTO
68,12
18,39
0,07
TREVISO
64,85
17,50
0,07
TRIESTE
61,27
16,54
0,07
UDINE
60,39
16,30
0,07
VARESE
64,76
17,48
0,07
VENEZIA
62,56
16,88
0,07
VERB.C.OSSOLA
65,32
17,63
0,07
VERCELLI
63,83
17,23
0,07
VERONA
62,01
16,74
0,07
VIBO
VALENTIA
55,70
15,03
0,06
VICENZA
64,05
17,29
0,07
VITERBO
59,13
15,96
0,07