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Versione Grafica

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare numero 21 del 31/01/2011


Direzione Centrale Prestazioni a sostegno del reddito
 
Coordinamento Generale Medico Legale
 
 
Ai
Dirigenti centrali e periferici
 
Ai
Direttori delle Agenzie
 
Ai
Coordinatori generali, centrali e
Roma,
31/01/2011
 
periferici dei Rami professionali
 
Al
Coordinatore generale Medico legale e
 
 
Dirigenti Medici
 
 
 
Circolare n.
21
 
 
e, per conoscenza,
 
 
 
 
Al
Presidente
 
Al
Presidente e ai Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
 
Al
Presidente e ai Componenti del Collegio dei Sindaci
 
Al
Magistrato della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo
 
Ai
Presidenti dei Comitati amministratori
di fondi, gestioni e casse
 
Al
Presidente della Commissione centrale
per l’accertamento e la riscossione
dei contributi agricoli unificati
 
Ai
Presidenti dei Comitati regionali
 
Ai
Presidenti dei Comitati provinciali
 
 
 
 
 
OGGETTO:
Art. 25 della legge 4 novembre 2010, n. 183.
 
 
SOMMARIO
:
Trasmissione telematica dei certificati di malattia ai sensi dell’art. 25 della legge n. 183/2010.
 
 
L’art. 25 della legge n. 183/2010 ha stabilito che, nei casi di assenza per malattia dei lavoratori del settore privato, le modalità relative al rilascio e alla trasmissione della certificazione di malattia vengano uniformate a quelle già previste per i lavoratori del settore pubblico ai sensi dell’art. 55-septies del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.
Ciò al fine di assicurare un quadro completo delle assenze per malattia nei settori pubblico e privato e una maggiore efficacia al sistema dei controlli.
 
Con tale disposizione si è voluto compiere un ulteriore passo in avanti nel processo di telematizzazione in corso mediante il riconoscimento dell’obbligo, per i medici del SSN o con esso convenzionati, di utilizzare le modalità di trasmissione telematica dei certificati attestanti la malattia dei lavoratori di datori di lavoro privati. L’eventuale inosservanza di tale obbligo comporta l’irrogazione di sanzioni disciplinari nei confronti dei medici inadempienti, così come previsto nella circolare 1 del 19.3.2010 del Dipartimento della Funzione pubblica e del Dipartimento della Digitalizzazione della pubblica Amministrazione e innovazione tecnologica.
 
Peraltro, la legittimazione istituzionale a ricevere tale certificazione è sancita dal medesimo art. 25 laddove recita “al fine di assicurare un quadro completo delle assenze per malattia nei settori pubblico e privato, nonché un efficace sistema di controllo delle stesse”, in tutti i casi di assenza per malattia dei lavoratori di datori di lavoro privato è prevista la modalità di trasmissione telematica dei certificati di malattia, mediante accesso al Sistema di Accoglienza Centrale (SAC). 
 
Infatti, la normativa vigente (tra le diverse norme si citano l’art. 5 della legge n. 300/1970 nonché l’art. 5, c. 12, del decreto legge n. 463/1983 convertito nella legge n. 638/1983) assegna all’Istituto l’obbligo di effettuare visite mediche domiciliari anche dietro richiesta del datore di lavoro privato e nei confronti di lavoratori non assicurati Inps.
 
L’art. 25 in esame non intende invece apportare alcuna innovazione per quanto concerne la normativa generale inerente la prestazione economica dell’indennità di malattia erogata dall’Inps ai lavoratori del settore  privato ai sensi  dell’articolo  2 del  decreto legge  n. 663/1979  convertito dalla legge n. 33/1980 e successive modificazioni.
Pertanto, rimane sempre riconosciuta al lavoratore privato la possibilità di richiedere al proprio medico curante, anche qualora questi non sia un medico del SSN o con esso convenzionato, la certificazione attestante lo stato di incapacità lavorativa.
 
 
 
 
 
 
Il Direttore Generale
                       Nori