Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare numero 23 del 16/02/2010
Direzione Centrale
Entrate
Direzione Centrale Organizzazione
Direzione Centrale Pianificazione e
Controllo di Gestione
Coordinamento Generale Statistico
Attuariale
Direzione Centrale Sistemi informativi e
Tecnologici
Ai
Dirigenti
centrali e periferici
Ai
Direttori delle
Agenzie
Ai
Coordinatori
generali, centrali e
Roma,
16/02/2010
periferici dei
Rami professionali
Al
Coordinatore
generale Medico legale e
Dirigenti
Medici
Circolare n.
23
e, per conoscenza,
Al
Commissario
Straordinario
Al
Presidente e ai
Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza
Al
Presidente e ai
Componenti del Collegio dei Sindaci
Al
Magistrato
della Corte dei Conti delegato all’esercizio del controllo
Ai
Presidenti dei
Comitati amministratori
di fondi,
gestioni e casse
Al
Presidente
della Commissione centrale
per
l’accertamento e la riscossione
dei contributi
agricoli unificati
Ai
Presidenti dei
Comitati regionali
Ai
Presidenti dei
Comitati provinciali
OGGETTO:
Funzione di
accertamento e verifica amministrativa - Attuazione del nuovo modello
organizzativo delle strutture territoriali di produzione previsto dalla
circolare n. 102 del 12/08/2009
SOMMARIO:
Con la
circolare n. 102 del 12/08/2009 è stato descritto il nuovo modello organizzativo
delle strutture territoriali di produzione dell’Istituto adottato, in
applicazione delle determinazioni del Commissario Straordinario nn. 36 e 140
del 2009, per adeguare le funzioni centrali e periferiche dell’Ente alle
disposizioni di cui alla Legge 6 agosto 2008, n. 33. Con la presente
circolare si forniscono le prime indicazioni amministrative ed organizzative
finalizzate alla concreta attuazione della funzione di accertamento e
verifica amministrativa ed al corretto svolgimento delle attività connesse
Premessa
Con circolare n. 102
del 12/08/2009 l’Istituto ha descritto il nuovo modello organizzativo delle
strutture territoriali che prevede la creazione di un processo integrato di
gestione dei flussi assicurativi e contributivi, dei conti individuali e
aziendali, nonché di una nuova attività di prevenzione e contrasto
dell’economia sommersa e al lavoro irregolare.
Il nuovo modello
organizzativo, basato principalmente sulle potenzialità dei sistemi informativi
e delle reti di telecomunicazione, deve essere in grado di sviluppare:
·
relazioni personalizzate e
durevoli con gli utenti;
·
forme di intermediazione e
comunicazione per accrescere il valore del servizio;
·
capacità di soddisfare le
esigenze dell’utenza, sia potenziali che espresse, sotto il profilo dei
prodotti, della comunicazione e della rete di distribuzione.
In tale ottica è
stata prevista una funzione di accertamento
e verifica amministrativa a presidio della gestione
dei flussi assicurativi e contributivi capace di operare l’integrazione tra
fasi amministrative e attività di vigilanza ispettiva.
La funzione precedentemente
illustrata mira a rendere operative:
·
una funzione di presidio
delle attività di gestione del credito;
·
una funzione di
accertamento che, sulla base dell’analisi degli archivi, correlata ai flussi
informativi in entrata, evidenzi le anomalie ed innesti un processo di verifica
che può avere come risultato:
1.
la sistemazione delle
anomalie;
2.
l’accertamento di un
credito a favore dell’Inps;
3.
un accertamento ispettivo.
1. Funzione di accertamento
e verifica amministrativa
Il presidio delle
attività di gestione del credito, secondo quanto previsto dalla succitata
circolare n. 102/09, si estrinseca in un controllo formale della singola
denuncia aziendale, che focalizzi l’attenzione alle diverse componenti della
stessa (quadro B-C e quadro D del modello DM/10), e in un controllo sostanziale
finalizzato alla ricerca di situazioni “anomale”, da sottoporre a verifica.
Al fine di rendere
più produttiva l’attività di analisi sui comportamenti irregolari le aziende
saranno classificate, per ciascun settore economico e ramo di attività, in
gruppi omogenei, ovvero per cluster, e suddivise per le diverse aree
geografiche
.
La continua
implementazione di forme di collegamento delle banche dati telematiche
dell’Istituto con quelle dell’Agenzia delle Entrate, delle Camere di Commercio
e degli altri Enti di volta in volta convenzionati (SIAE, AGEA, ecc.)
costituirà
la nuova frontiera di tutela del credito
.
Il processo di
selezione ed esplorazione della grande quantità di dati a disposizione, volto a
scoprire relazioni non note a priori e tali da
consentire, per ciascun
settore economico e ramo di attività, la valutazione di comportamenti
irregolari finalizzati all’evasione e/o omissione contributiva, avverrà
mediante l’ausilio del
data mining.
Il
data mining
,
in altri termini, rappresenta il processo che, analizzando le performance
aziendale nella loro interezza, consente di costruire degli indici di rischio
di evasione e/o omissione contributiva collegati alla singola macrotipologia
aziendale e con specifico riferimento alla realtà locale.
Il processo di
data
mining
utilizzerà i dati provenienti da:
·
incrocio banche dati
interne
: per le aziende è
prevedibile un controllo sulle agevolazioni contributive e su particolari
tipologie contrattuali (ad es. part-time) e sulle prestazioni anticipate dal
datore di lavoro e conguagliate con i contributi dovuti (ad es. indennità di
malattia, assegno al nucleo familiare ecc.);
·
incrocio banche dati
esterne
: ad esempio per il
settore agricolo è ipotizzabile una verifica sulle denunce aziendali e fiscali;
per il settore autonomi la verifica dei soggetti percettori di reddito non
iscritti negli archivi Inps (vedi operazione PoseidOne).
La valutazione dei
dati di cui sopra consentirà:
·
l’esplorazione delle
irregolarità e l’individuazione di specifici indici di rischio;
·
l’individuazione dei
soggetti il cui comportamento è a più alto rischio evasione e/o omissione;
·
l’elaborazione di liste di
non congruità o di non coerenza contributiva.
L’analisi dei dati
permetterà di intercettare le situazioni di effettiva e consistente evasione
e/o omissione e di avviare un procedimento amministrativo di verifica al fine
di recuperare i contributi evasi e/o omessi, ma
soprattutto di
modificare
i comportamenti aziendali non corretti per incrementare l’adempimento spontaneo
.
Pertanto, gli
interventi di verifica e vigilanza amministrativa dovranno prevedere le
seguenti nuove modalità di interazione con il soggetto contribuente:
a.
Attività di tutoraggio
per le grandi aziende
:
l’attività di tutoraggio prevede un contatto diretto con le aziende interessate
siano esse “virtuose” o “irregolari”. Attraverso forme di “collaborazione” e di
“affiancamento” s’intendono gestire tempestivamente eventuali situazioni di
crisi aziendali e difficoltà momentanee nonché ridurre al minimo le situazioni
conflittuali tenendo conto delle specificità di ciascun settore produttivo, del
ramo di attività e delle dinamiche locali.
L’attività di tutoraggio va intesa in senso lato come una attività di
counseling
che tende ad orientare i comportamenti aziendali e promuovere atteggiamenti
“virtuosi”,attivando un controllo preventivo costante e personalizzato nei
confronti della singola azienda.
A tal fine verrà messo a disposizione apposito archivio di base che
attraverso il raggruppamenti di alcuni dati significativi, fornirà una sintesi
di tutte le situazioni da sottoporre ad analisi e consentirà sia l’approccio
nei confronti dell’azienda interessata attraverso un preciso iter
amministrativo sia la condivisione delle informazioni laddove la ditta non
abbia optato per l’accentramento contributivo
b.
Attività di analisi
delle liste di non congruità
:
le liste, prodotte dalle elaborazioni centralizzate basate su specifici indici
di rischio relative al singolo settore economico e ramo di attività e con
specifico riferimento alle diverse realtà locali, saranno messe a disposizione
delle Sedi affinché vengano predisposte verifiche mirate. L’attività di
accertamento nei confronti dei singoli soggetti individuati dovrà avvenire
attraverso la
convocazione del soggetto sottoposto a verifica
e dovrà
essere conforme a modalità predefinite:
·
apertura di un
procedimento amministrativo che contenga tutti gli elementi “non congrui” o
“incoerenti” riferiti al target ricercato;
·
convocazione del
contribuente, per verificare in modo congiunto le risultanze degli accertamenti
anche attraverso la produzione di apposita documentazione;
·
instaurazione, se
necessario, di un contraddittorio e conseguente tentativo di riduzione del
contenzioso.
Il procedimento avviato potrà concludersi secondo le
seguenti e diverse soluzioni:
·
concordanza totale sugli
elementi non congrui, sanatoria della situazione mediante l’adesione
all’accertamento e la regolarizzazione del dovuto;
·
contestazione totale o
parziale dell’accertamento da parte del soggetto contribuente, con la
comunicazione e/o presentazione di ulteriori elementi probanti che, a seguito
di verifica da parte del funzionario addetto, comporterà la chiusura del
procedimento di verifica amministrativa con relativo addebito ovvero
annullamento dell’accertamento;
·
gestione del comportamento
silente del soggetto contribuente attraverso la quantificazione del dovuto o la
segnalazione alla vigilanza ispettiva per gli eventuali ulteriori accertamenti.
In definitiva, la
funzione di accertamento e di verifica amministrativa come fin qui descritta
risponde alle seguenti finalità:
·
modificare comportamenti
scorretti, individuare situazioni a rischio e ottimizzare il rapporto con il
contribuente mediante la condivisione di intenti (finalizzata al rientro, nel
quadro contributivo, dell’azienda irregolare);
·
individuare
e rendere operative, previa opportuna formalizzazione in regole che dovranno
essere osservate su tutto il territorio, le "migliori prassi" (
best
practices
);
·
dare l’impulso
all’attività di vigilanza ispettiva, laddove emergano gravi irregolarità nonché
comportamenti “silenti” irregolari.
2. Attività per
l’anno 2010
Per l’anno 2010 sono
stati individuati specifici interventi di seguito illustrati.
2.1
Attività di
tutoraggio
Sono state
individuate, per fasce, le aziende che nell’anno 2009, hanno presentato almeno
un modello DM/10.
Le fasce più significative
sono quelle riferite a:
A)
aziende con un importo
lordo contributivo mensile denunciato superiore a € 1.000.000;
B)
aziende con un importo
lordo contributivo mensile denunciato compreso tra € 500.000 e € 1.000.000;
C)
aziende con un importo lordo contributivo
mensile denunciato compreso tra € 300.000 e € 500.000.
Per l’anno 2010 si
prevede di avviare l’attività di tutoraggio per le aziende che hanno denunciato
un importo contributivo superiore a € 300.000, il cui numero complessivo è pari
a circa 2.800 unità.
Allo scopo di rendere
efficace questa nuova modalità di approccio al contribuente,
in un processo
di problem solving,
sarà necessaria un’attenta informazione degli
intermediari istituzionali (consulenti, associazioni ecc.) al fine di evitare
duplicazioni di richieste, comunicazioni contraddittorie o ridondanti e al fine
di rafforzare l’azione dell’Istituto nell’iter di recupero delle situazioni di
inadempimento aziendale
2.2
Operazione
POSEIDONE 2
Le risultanze
dell’incrocio con le banche dati dell’Agenzia delle Entrate forniranno la
possibilità di sottoporre a verifica circa 120.000 libero professionisti e
consentiranno di verificare circa 450.000 soci di società non iscritti a
nessuna gestione previdenziale dell’Istituto (con il requisito di abitualità e
prevalenza nello svolgimento dell’attività commerciale).
2.3
Prestazioni
poste a conguaglio – Omissioni collegate alla Cassa Integrazione Guadagni
L’attività di
verifica amministrativa dovrà concentrarsi anche su alcune tipologie di
prestazioni poste a conguaglio dalle singole aziende, al fine di verificare la
congruità tra le prestazioni erogate dall’Istituto e la contribuzione versata
dall’azienda.
In particolare, tale
attività verrà a partire dal 2010 supportata dall’implementazione di procedure
telematiche, funzionali alle operazioni dianzi dette, incentrate
sul raccordo
continuo tra i dati dell’Area Prestazioni a Sostegno del Reddito e i dati
dell’Area Aziende
, con l’obiettivo di sviluppare un percorso automatizzato
che consenta all’operatore di fruire di tutti i dati necessari per lo
svolgimento sistematico delle verifiche.
Rientrano nell’ambito
descritto le seguenti operazioni:
•
PEGASO
, relativa al controllo e al recupero della
contribuzione virtuale in edilizia a seguito del diniego totale o parziale
della richiesta di CIG con la conseguente sistemazione delle posizioni assicurative
dei lavoratori interessati;
•
GIASONE
, finalizzata all’accertamento e al recupero
delle somme dovute a titolo di contributo addizionale dalle aziende interessate
al pagamento diretto della CIG.
Le suddette attività,
dopo una fase di sperimentazione iniziale, saranno estese su tutto il
territorio nazionale e conseguentemente svolte in modo ordinario e sistematico
dalle Sedi competenti.
2.4
Controllo delle
agevolazioni contributive e di particolari tipologie contrattuali
Mediante un approccio
statistico di tipo analitico e la costruzione di appositi indicatori di rischio
(processi
data mining
), verranno analizzate e sottoposte a verifica, per
gli anni 2007 e 2008, le aziende che hanno usufruito di agevolazioni
contributive e che hanno fatto ricorso a particolari tipologie di rapporti di
lavoro (ad es. lavoro part time). Infatti queste ultime, tenuto conto della
natura economica dell’attività e del numero degli addetti, potrebbero
presentare significatività statistica negli indicatori.
Per quanto riguarda
il conguaglio dell’indennità di malattia verranno analizzate le situazioni
relative ad aziende che, da una prima verifica, risulteranno avere indice di
rischio con valori di gran lunga superiori alla norma. Da una prima valutazione
è già scaturito un primo contingente di aziende da sottoporre a verifica.
Anche per il
controllo delle agevolazioni contributive sarà creato un apposito data base
contenente l’elenco delle aziende a rischio da sottoporre a verifica e le
procedure automatizzate da attuare in sede di analisi delle posizioni
individuali.
3. Procedure
telematiche
L’attività di
verifica si avvarrà, di volta in volta, di apposite procedure telematiche che
saranno di supporto all’attività stessa. Le procedure saranno rilasciate dalla Direzione
Centrale Sistemi informativi e Tecnologici e saranno oggetto di appositi
messaggi.
4. Pianificazione
delle attività
Le linee guida
previste dalla circolare n. 102/2009 richiedono l’adeguamento della metodologia
di lavoro degli operatori al nuovo ruolo dell’Istituto quale parte attiva di un
controllo, non più meramente formale delle autoliquidazioni, ma sostanziale attraverso
la verifica amministrativa.
La nuova funzione
prevederà la definizione della posizione contributiva del soggetto attraverso
un accertamento d’ufficio, oppure attraverso la segnalazione del caso
all’attività di vigilanza ispettiva qualora allo stesso sia associato un alto
indicatore di rischio comportamentale.
A tal fine è divenuta
strategica la predisposizione di una piattaforma comune delle diverse funzioni
indicate dalla circolare in oggetto. Infatti la vera sfida è
rappresentata
dalla possibilità di
standardizzare i comportamenti
affinché la nuova
organizzazione delle attività dell’Istituto, non risenta di anomalie dovute a
comportamenti difformi sul territorio.
Affinché il nuovo
modello sia correttamente veicolato, è attualmente oggetto di studio, la
costruzione di un flusso standardizzato di attività, secondo quanto indicato
dalle sette macro funzioni dell’Area flussi citate nell’allegato 4 della
circolare 102.
I prodotti
individuati in sede centrale verranno rilasciati sul territorio,
successivamente alla sperimentazione da effettuare presso le strutture
regionali o provinciali.
Per le medesime
attività le risorse individuate verranno distribuite a livello regionale
. La regia, a livello regionale, governerà
dunque l’utilizzo, sul territorio, delle unità preposte nonché la mobilità
interna laddove si dovessero rendere più pregnanti le esigenze connesse allo
svolgimento delle attività prefissate.
5. Carichi di
lavoro e dimensionamento delle strutture
L’avvio della nuova
funzione di verifica amministrativa, che sarà prioritariamente concentrata
sulle quattro aree di attività previste per l’anno 2010, richiederà
complessivamente l’impiego di 470 unità di personale (FTE) allocate nell’area
flussi contributivi delle Direzioni provinciali.
Al fine di consentire
alle Direzioni regionali il dimensionamento delle risorse umane da impiegare
nella Verifica amministrativa, si comunicano i criteri da applicare a livello
di singola Direzione provinciale:
-
Attività di tutoraggio
: il carico di lavoro complessivo si ottiene
sommando le aziende attive che rientrano nelle tre fasce contributive
individuate (superiore a 1 milione di euro, da 1 milione a 500 mila, da 500
mila a 300 mila).
Il carico di lavoro procapite è fissato in 50 aziende
.
-
Attività di analisi
congruità contributiva
: il
carico di lavoro complessivo è riferito alle aziende attive con evidenze.
Il
carico di lavoro procapite è fissato in 1.000 aziende attive con evidenze.
Il numero complessivo
di unità di personale da impiegare nella verifica amministrativa è arrotondato
all’unità superiore nel caso di decimali superiori a 5 o, viceversa, all’unità
inferiore. Nel caso di valori inferiori a 1 è sempre arrotondato all’unità
superiore.
La produzione della verifica
amministrativa sarà oggetto di apposito monitoraggio attraverso la rilevazione
e valorizzazione delle attività collegate ai prodotti che saranno
progressivamente rilasciati. Inoltre, l’attività sarà misurata con appositi
indicatori di risultato che dovranno consentire opportune valutazioni sia in
termini di efficienza e produttività che di efficacia e qualità del servizio
reso.
6. Attività di
formazione
Le Direzioni
regionali individueranno le risorse umane da impiegare nell’attività di verifica
amministrativa tenendo conto del percorso professionale svolto, delle
competenze acquisite e dell’esperienza maturata. Le unità di personale così
individuate saranno interessate da specifici corsi di formazione.
In via prioritaria,
dovranno essere individuate le risorse umane da impiegare nell’attività di
verifica amministrativa presso le Direzioni provinciali interessate alla fase
di sperimentazione del nuovo modello organizzativo e di cui al messaggio n.
2990 del 1° febbraio 2010.
7. Conclusioni
L’attività di
verifica amministrativa rappresenta, nel panorama delle attività da sviluppare
per l’anno 2010, un’assoluta novità in termini di organizzazione delle unità
addette, di raggiungimento degli obiettivi, di input all’attività di vigilanza
ma soprattutto in termini di diverso rapporto con l’utenza.
L’Istituto, infatti,
oltre a potenziare i suoi strumenti di recupero della contribuzione non versata
offre a tutte le aziende una innovativa capacità di “collaborazione” e “consulenza”,
nell’ottica del
“to care”
, indispensabile nel particolare momento storico
attraversato dalle aziende a causa della crisi socio-economica in atto.
Il
Direttore Generale
Nori