Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
Circolare numero 17 del
2-2-1999.htm
Deliberazione n.799 del 28 luglio 1998. Linee attuative
DIREZIONE CENTRALE
ORGANIZZAZIONE, PIANIFICAZIONE
E CONTROLLO DI GESTIONE
DIREZIONE CENTRALE
SVILUPPO E GESTIONE RISORSE UMANE
Ai
Dirigenti centrali e periferici
Ai
Coordinatori generali, centrali e
Roma,
2 febbraio
1999
periferici dei Rami professionali
Al
Coordinatore generale Medico legale
e Dirigenti Medici
Circolare n. 17
e, per conoscenza,
Al
Presidente
Ai
Consiglieri di Amministrazione
Al
Presidente e ai membri del Consiglio
di indirizzo e vigilanza
Ai
Presidenti dei Comitati amministratori
di fondi, gestioni e casse
Ai
Presidenti dei Comitati regionali
Allegati 3
Ai
Presidenti dei Comitati provinciali
OGGETTO:
Deliberazione n.799 del 28 luglio 1998. Linee
attuative
SOMMARIO
:
Premessa
Valori a fondamento del nuovo assetto organizzativo
I processi: Principi organizzativi
A. LApproccio per Processi
B. Organizzazione per Processi: i Gruppi di Processo
C. I Processi Primari
D. I Processi di supporto
la Formazione
I tre livelli della nuova Organizzazione
La Direzione Generale
La Direzione Regionale
Le Agenzie
Allegati
Deliberazione n.799/98
Deliberazione
n.1127/98Deliberazione n.1128/98 PREMESSA
La deliberazione n. 799 del 28.7.1998, contenente il Regolamento di
Organizzazione e lOrdinamento dei Servizi, ha definito il quadro generale di
riferimento per uno sviluppo coerente dei processi di riorganizzazione dellIstituto,
in linea con gli indirizzi sulla revisione organizzativa e funzionale espressi nella
deliberazione 9/96 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza.
Larticolazione dellassetto organizzativo su tre livelli
(Direzione Generale, Direzioni Regionali e Agenzie di produzione), la fissazione dei tempi
per la realizzazione del nuovo modello organizzativo e lapprovazione delle linee
fondamentali di organizzazione dellEnte costituiscono gli elementi fondanti degli
obiettivi di miglioramento dei livelli di produttività e di qualità dei servizi.
In tale quadro lambiente richiede allIstituto,
nellambito delle sinergie con le Pubbliche Amministrazioni/ Enti/ Associazioni/
Aziende operanti sul mercato (banche, poste, ecc.), di:
operare trasferimenti di conoscenza tra i diversi attori (Enti, Banche, ecc..);
gestire livelli elevati di incertezza;
produrre output variabili in modo flessibile;
operare in modo efficiente a basso costo.
La forma "rete", impostata negli ultimi anni, appare quella
meglio attrezzata a gestire tali contingenze.
La deliberazione n. 799/98 consente di implementare questa modalità
organizzativa, creando le coerenze indispensabili nel sistema aziendale e
caratterizzandola per:
a)
strutture e processi che assicurano flessibilità e rapidità
di azione, nonché valore aggiunto per il cliente;
b) avvicinamento delle decisioni al luogo in cui si manifesta il
problema e sono allocate le informazioni rilevanti;
c) processi di coordinamento alternativi e complementari alla gerarchia
ed allo sviluppo di procedure formali;
combinazione delle conoscenze, informazioni ed attività localizzate presso unità
organizzative diverse;
ottimizzazione di impiego delle risorse disponibili, utilizzandole in funzioni, processi
e progetti.
Il modello organizzativo si basa, pertanto, sullo sviluppo sia
dellimpresa rete INPS, sia della rete che lega lIstituto alle altre realtà
pubbliche e private.
Lassetto di rete interna INPS tenderà a superare le tradizionali
strutture basate sulla specializzazione funzionale e sulla stratificazione di livelli
gerarchici, dotati di potere decisionale variabile e crescente man mano che si sale al
vertice della piramide.
La "configurazione organizzativa obiettivo" è rappresentata
da moduli organizzativi semiautonomi (gruppi di processo) che gestiscono i processi.
Allinterno di questi moduli le attività sono svolte da gruppi di
operatori responsabili del raggiungimento degli obiettivi e sostanzialmente autonomi nel
definire i comportamenti per raggiungerli. Le relazioni tra moduli sono regolate
attraverso processi di coordinamento basati sulla comunicazione.
La deliberazione n. 799/98 (Allegato 1) ha demandato alla Conferenza
dei Dirigenti degli uffici di livello dirigenziale generale la definizione
dellarticolazione delle strutture organizzative dirigenziali di ciascuna Direzione
Centrale e Regionale, da sottoporre allapprovazione del Consiglio di
Amministrazione, previa informativa alle rappresentanze sindacali.
Nelle Conferenze tenutesi il 3/4 settembre ed il 15/16 ottobre dello
scorso anno, le indicazioni contenute nella deliberazione citata sono state approfondite e
tradotte in linee operative e con le
deliberazioni
n. 1127 e n.
1128 del 17 novembre
1998 il Consiglio di Amministrazione dellIstituto ha definito lassetto
organizzativo e funzionale della Direzione Generale e Regionale (Allegati 2 e 3).
VALORI A FONDAMENTO DEL NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO
Orientamento al cliente
Riprogettazione organizzativa a partire dai bisogni e
dalle richieste del cliente esterno/interno; stretta collaborazione nella catena
cliente/fornitore per offrire servizi al cliente esterno secondo specifiche definite in
collaborazione
con i rappresentanti di interessi diffusi: Patronati, Consulenti,
Associazioni. Azienda dai connotati amichevoli, semplificata e di facile
"lettura" da parte dei clienti.
Sistema integrato della P.A.
Cooperazione e sinergie con altri Enti; forme di
collaborazione per una razionalizzazione dei servizi pubblici, economie di spesa,
ottimizzazione nellutilizzo del patrimonio informativo; lotta al proliferare dei
fenomeni degenerativi.
Integrazione / cooperazione
Forte integrazione interna come condizione
indispensabile per lo sviluppo della cooperazione con lesterno. Realizzazione di
unorganizzazione reticolare.
Approccio per processi
Implementazione dellapproccio per processi alla
organizzazione dellEnte, al fine di concentrare lo sforzo di miglioramento sui
flussi di attività che producono risultati con valore aggiunto per i clienti.
Appiattimento della struttura con limitazione tendenziale a due soli livelli gestionali in
ogni centro di responsabilità. Semplificazione delle posizioni organizzative. Maggiore
ampiezza del controllo e delle responsabilità direzionali.
Sussidiarietà
Avvicinamento del livello decisionale al
cittadino/cliente con intervento del livello superiore solo in caso di inerzia o di
cattivo funzionamento della struttura deputata allassolvimento del compito.
Decentramento decisionale.
Responsabilità e competenza
Coerenza con il D.Lgs. 80/98: dirigenti responsabili dei
risultati di gestione, quadri responsabili di prodotto/servizio. Arricchimento delle
professionalità a tutti i livelli.
I PROCESSI: PRINCIPI ORGANIZZATIVI
LApproccio per Processi
La Circolare n.146/97 ha confermato la validità
dellarchitettura organizzativa sperimentata nelle Sedi prototipo di Cuneo, Latina e
Modena, basata su due processi primari (Gestione Conto Assicurato-Pensionato e Gestione
Conto Azienda) e su processi di supporto.
Nella stessa circolare sono fissate le linee di intervento
riorganizzativo finalizzate a:
allargamento ed integrazione delle attività (logica di processo);
superamento delle articolazioni settoriali e progressivo adeguamento della struttura al
modello organizzativo di gestione per processi;
utilizzazione della formazione quale leva strategica per il cambiamento (Circolare
n.117/97);
monitoraggio del processo, anche ai fini dellindividuazione dei punti di controllo
dello stesso.
La visione globale dellAzienda in termini di processo supera la
preesistente descrizione delle attività per funzioni (raggruppamento per attività simili
a seconda dei tipi di compiti e di competenze) in quanto ricostruisce le attività
lavorative ed il flusso delle informazioni partendo dal risultato fornito, dal cliente,
dalla soddisfazione del bisogno.
Le attività che costituiscono il processo si configurano come catene
di rapporti cliente/fornitore, nelle quali il fornitore deve raggiungere/rispettare
l "accordo" con il suo cliente rispetto alla qualità del
prodotto/servizio che fornisce.
Tali "accordi" interessano tutti i livelli organizzativi e
tutte le attività che compongono i processi, sia primari che di supporto.
Organizzazione per Processi: i Gruppi di Processo
La costituzione di gruppi di lavoro in cui confluiscono e si
integrano competenze diverse costituisce la risposta organizzativa alle esigenze della
clientela: fornire il servizio richiesto in relazione al bisogno manifestato.
Semplicità, flessibilità e velocità di risposta costituiscono le
caratteristiche da sviluppare per rispondere alle esigenze del contesto di riferimento
dellIstituto; a tal fine occorrono adeguati assetti organizzativi e logistici, le
necessarie competenze e tecnologie, il tutto supportato da una cultura dIstituto
orientata al cliente.
Come ha dimostrato lesperienza delle Sedi prototipo,
il
modello di organizzazione del lavoro che meglio risponde alla esigenza di operare in
logica di qualità è quello del
gruppo di processo.
I gruppi di processo appaiono la risposta giusta alla domanda che
sta alla base della trasformazione dellINPS: come sviluppare ed integrare il sistema
delle competenze, creando unorganizzazione semplificata nei livelli gerarchici e di
"facile lettura", in grado di rispondere alle esigenze dellutenza.
Lunità organizzativa di base è costituita da gruppi di processo
che operano in logica di team.
Il gruppo di processo:
è composto da non più di 10-15 persone;
detiene, nel suo insieme, tutte le competenze necessarie per eseguire lintero
processo (o fasi significative di processo).
Operare in logica di team non significa, semplicemente, lavorare in
"gruppo", ma operare sulla base di comportamenti organizzati; i gruppi di
processo infatti stabiliscono un obiettivo comune, definiscono un comune metodo di lavoro,
assumono come collettiva la responsabilità dei risultati e si impegnano unitariamente al
loro perseguimento.
La limitazione numerica dei componenti del gruppo di processo, come
dimostrato dallesperienza sul campo condotta presso le Sedi prototipo, discende
dalla considerazione che un gruppo di dimensioni superiori non sarebbe in grado di
autointegrarsi come necessario.
Per garantire la massima integrazione e flessibilità, ogni componente
del gruppo deve essere in grado, tendenzialmente, di svolgere tutte le attività; a tal
fine deve conoscere, almeno per grandi linee, i concetti base di ogni adempimento.
I ruoli previsti nella organizzazione per processi delineata per
lIstituto sono individuabili in:
Operatore di processo
Facilitatore/Integratore di processo
Responsabile di Processo
I relativi profili professionali saranno delineati in attuazione
del nuovo C.C.N.L. di comparto.
La creazione di gruppi di processo formati da 10/15 operatori comporta
un assetto ben definito delle risorse umane:
gli operatori del gruppo di processo dovranno tendenzialmente appartenere alla stessa
area di classificazione contrattuale. Infatti, tenuto conto che lo sviluppo della
tecnologia informatica tende ad assorbire lavori ripetitivi e ad basso contenuto
professionale, non appare coerente nella realtà dellIstituto ipotizzare differenti
livelli;
nel gruppo può essere prevista una figura di "facilitatore/integratore"
(coach) con responsabilità di assicurare formazione sul posto di lavoro, qualità e
lavoro di gruppo.
A livello di Direzione Generale e di Sede Regionale, il gruppo di
processo può essere composto da un numero variabile di componenti in ragione della
complessità e/o della specificità dellattività.
I Processi Primari
La sperimentazione effettuata nelle Sedi prototipo ha individuato i
seguenti
processi primari
(forniscono i prodotti/servizi richiesti dal cliente
esterno):
Processo Gestione Conto Assicurato Pensionato
Complesso di attività inerenti alla costituzione,
variazione ed utilizzo del conto assicurativo/pensionistico.
Processo Gestione Conto Aziende :
con dipendenti;
autonomi e parasubordinati
Complesso di attività che riguardano tutti gli aspetti del rapporto
contributivo, dalla fase costitutiva a quella conclusiva, compresa la gestione dei crediti
ed il loro recupero, e tutti i rapporti di natura amministrativa e contabile nascenti
dallobbligo contributivo.
Attività rientranti nei Processi Primari
Processo Gestione Conto Assicurato/Pensionato
:
gestione posizione assicurativa (variazioni anagrafiche/contributive, ricongiunzioni,
riscatti, accrediti ex art. 31, estratti contributivi, versamenti volontari);
liquidazione prestazioni;
gestione pensioni;
Processo Gestione Conto Aziende
:
iscrizioni/variazioni/cessazioni aziende con dipendenti e non;
acquisizione e controllo denunce aziendali (compreso quelle relative ai lavoratori);
istruttoria e definizione delle domande di Cassa Integrazione;
attività recupero crediti;
riscontro monti retributivi.
Nel Processo Conto Aziende la duplicazione terrà conto anche della
diversità di clientela (aziende con dipendenti, lavoratori autonomi/parasubordinati).
I Processi di Supporto
I processi svolti per il funzionamento dei processi primari,
rivolti quindi ai clienti interni, sono:
Contabilità;
Amministrazione del Personale;
Approvvigionamenti e attività economali.
Tali processi verranno disegnati per renderli rispondenti alle esigenze
dei processi primari.
LA FORMAZIONE
Per accompagnare il complesso disegno di riprogettazione
organizzativa la strategia formativa per il prossimo biennio sarà connotata da una reale
coerenza con il cambiamento organizzativo, con il sistema di decentramento decisionale,
con il sistema degli inquadramenti funzionali e con il sistema premiante.
In questa ottica, la formazione è un investimento in conoscenze che ha
lobiettivo di rafforzare e ampliare la professionalità dei singoli, generando
comportamenti coerenti con le esigenze del più vasto contesto sociale ed economico di
riferimento, e di sviluppare competenze di team ampie e articolate, in grado di assicurare
la capacità di evoluzione e di adattamento continuo delle persone al mutare delle
condizioni organizzative, tecnologiche e di processo.
Con la formazione viene offerta, pertanto, a tutto il personale
lopportunità di ampliare il proprio bagaglio di conoscenze al fine di modificare il
proprio ruolo nellorganizzazione, esprimere le proprie capacità di innovazione e
miglioramento dei contesti operativi, adottare comportamenti coerenti con i bisogni degli
utenti interni ed esterni dei servizi forniti.
Per il perseguimento di tali finalità la formazione centrale assumerà
un ruolo di sussidiarietà
nei confronti delle strutture della rete produttiva,
attraverso la definizione degli interventi di investimento innovativo ed aggiornamento
professionale che si renderanno necessari, nonché mediante la messa a disposizione di
supporti didattici strutturati di riferimento, da utilizzare per gli interventi di
addestramento a livello locale in attuazione dei Piani di Formazione/Sviluppo
Organizzativo elaborati in ciascun ambito regionale.
La finalizzazione operativa degli interventi di formazione trova,
infatti, nella dimensione regionale il momento di coesione tra processi di apprendimento e
processi di riorganizzazione e, in particolare, nella formazione sul posto di lavoro,
sviluppata con il coinvolgimento e la collaborazione progettuale di tutto il personale, lo
strumento principale per larricchimento e lampliamento delle competenze lungo
il processo.
Il Piano di Formazione/Sviluppo Organizzativo costituisce il momento di
definizione e programmazione degli obiettivi di integrazione che ciascuna struttura
territoriale si propone di raggiungere nel biennio, attraverso opportuni interventi
organizzativi, logistici, tecnologici e formativi, al fine di pervenire alla completa
realizzazione dellorganizzazione per processi entro lanno 2000.
Nello sviluppo del piano di formazione regionale, strettamente connesso
al processo di sviluppo organizzativo, si dovrà partire da una rilevazione conoscitiva
sullo stato della situazione operativa e delle performance di ogni struttura del
territorio, al fine di definire, con il coinvolgimento dei quadri direzionali, delle
Organizzazioni sindacali e di tutto il personale, le linee guida della formazione a
supporto dei progetti di miglioramento.
Particolare attenzione sarà posta, dopo il
confronto con le Organizzazioni Sindacali, alla fase di comunicazione organizzativa sugli
obiettivi del cambiamento e sulle linee di sviluppo formativo/organizzativo, interessando
tutti i livelli dellorganizzazione, compresi Comitati, Enti di patronato, Consulenti
del lavoro e Associazioni di categoria.
Per la formulazione dei singoli progetti, che andranno a formare il
Piano di Formazione/Sviluppo Organizzativo e sono diretti a integrare le conoscenze
nell'ambito delle Unità operative/Settori operativi esistenti per formare i gruppi di
processo, si partirà da una analisi dei fabbisogni formativi rispetto alle competenze
richieste dalla tappa di riorganizzazione programmata, tenendo conto dei percorsi e degli
itinerari formativi standard, definiti sulla base dellesperienza svolta nelle tre
Sedi prototipo, allegati alla circolare n.117/97.
Con il Piano operativo della formazione per lanno 1999 sono stati
definiti, e confrontati con le Organizzazioni Sindacali Nazionali, metodologie e strumenti
per lelaborazione dei progetti di formazione collegati allo sviluppo organizzativo e
per la rilevazione dei fabbisogni formativi dei componenti i gruppi di processo.
Allatto dellapprovazione del Piano da parte del Consiglio
di Amministrazione, tali modalità tecniche saranno portate a conoscenza delle strutture
regionali e centrali, al fine di guidare la predisposizione dei progetti formativi
garantendo omogeneità di comportamenti sul territorio.
I TRE LIVELLI DELLA NUOVA ORGANIZZAZIONE
La Direzione Generale
La delibera 799/98, attuando gli indirizzi assunti dagli Organi in
relazione alla riduzione ed al decentramento dei livelli decisionali, ha fatto proprio uno
dei criteri direttivi sottesi alle leggi di revisione e di riordino
dellAmministrazione Pubblica approvate nel corso degli ultimi due anni: il principio
di sussidiarietà.
Nella delibera il ruolo di centro direzionale della Direzione Generale
è stato chiaramente individuato nel supporto propositivo agli Organi, nel presidio della
missione istituzionale, nel coordinamento e controllo delle politiche gestionali
sullintero territorio nazionale.
Tali indirizzi configurano la Direzione Generale come il livello
organizzativo che, delegati i compiti operativi e di produzione agli altri livelli,
garantisce lo svolgimento dei processi che hanno come missione lindividuazione dei
fini, linnovazione dei servizi, limplementazione della strategia, il
coordinamento ed il controllo delle attività.
In tale contesto la Direzione Generale non dovrà curare solamente la
definizione di procedure e regole per allocare correttamente le risorse nella
"rete", ma anche mobilitare le "risorse intangibili" (sviluppo delle
conoscenze, cura della motivazione, ecc.) e massimizzare il bilanciamento delle
infrastrutture (organizzativa, informativa e del personale).
La Direzione Generale viene organizzata per processi funzionali
allocati in sette Direzioni Centrali, che coordinano il territorio con responsabilità
globali su tutte le fasi del ciclo produttivo, e quattro Coordinamenti Professionali.
Sono, inoltre, previsti n. 2 Progetti:
il
Progetto
a termine (due anni) per la Formazione, lo Sviluppo delle competenze
e la Comunicazione interna;
il
Progetto
finalizzato al passaggio al nuovo assetto organizzativo.
Nelle Direzioni Centrali si individuano due livelli gestionali:
quello dei Direttori Centrali, cui è affidato il compito di programmare, organizzare,
coordinare e controllare lattività della propria funzione, e dei Dirigenti che
coordinano le aree di attività, ai fini della messa a disposizione delle risorse, della
gestione delle variabili produttive, della creazione delle condizioni per la piena
operatività, del monitoraggio e controllo del raggiungimento degli obiettivi;
quello del Responsabile di team, a cui sono demandate le attività operative per il
raggiungimento degli obiettivi e la produzione degli output.
La responsabilità globale delle Direzioni Centrali su tutte le fasi di
processo del ciclo operativo comporta, in particolare per la Direzione Centrale Entrate
Contributive e la Direzione Centrale delle Prestazioni, la necessità di
unarticolazione che possa colloquiare, senza frazionamenti e duplicazioni, con i
processi produttivi operanti nelle Agenzie di produzione.
Per tutte le Direzioni Centrali si rende necessario, quindi, acquisire
la logica del servizio al cliente interno. Tutte le tecniche di analisi della
soddisfazione dei clienti -qualità percepita, qualità attesa, ecc.- dovranno essere
utilizzate anche dalle Direzioni Centrali.
I principi degli assetti strutturali della Direzione Generale sono:
Individuazione dei punti di responsabilità secondo la logica di processo.
Le attività delle Direzioni Centrali, raggruppate allinterno
dei coordinamenti o poste in staff, saranno analizzate e riaggregate/disposte secondo la
logica: clienti interni/esterni, valore aggiunto delle attività.
La gestione per processi nelle Direzioni Centrali sarà realizzata:
individuando quali sono i processi su cui intervenire;
operando in modo strutturato per migliorarli, con limitate modifiche
dellorganigramma;
organizzando le procedure con cui vengono espletati i processi, per far prevalere le
attività interfunzionali sulle funzioni ed assicurare il corretto svolgimento degli
stessi;
affidando al gruppo di lavoro il presidio/miglioramento della procedura stessa.
Semplicità ed autonomia
. Sviluppo strutture piatte (2 livelli gestionali:
responsabilità manageriale e responsabilità produttiva) con eliminazione di attività
senza valore aggiunto e forte aumento di autonomia operativa, assicurando così maggiore
capacità di risoluzione dei problemi.
Valorizzazione e sviluppo dei quadri e dei dirigenti.
Lattribuzione ai quadri
della responsabilità dei processi/prodotti/servizi determina unevoluzione del ruolo
come gestore operativo unitario delle risorse, ai fini del raggiungimento dei risultati
quali/quantitativi in relazione agli obiettivi assegnati dalla dirigenza responsabile dei
risultati della gestione. Lassegnazione alla dirigenza del budget di gestione -quale
insieme di obiettivi, risorse e stanziamenti coerenti con lesercizio delle funzioni
e dei risultati da conseguire- valorizza e fa emergere le capacità di direzione e di
organizzazione, di proposta e di innovazione e consente una verifica trasparente sui
risultati gestionali.
Team di lavoro.
Il team di lavoro rappresenta il modello organizzativo di base delle
funzioni che tenderanno ad evolvere in logica di processo
.
La modalità del lavoro
di gruppo caratterizzerà anche le attività progettuali e di ricerca, al fine di creare
lintegrazione delle professionalità e le sinergie, intra/inter Direzioni Centrali,
finalizzate al perseguimento degli obiettivi di miglioramento. Tale innovazione
organizzativa presuppone e favorisce lo sviluppo di ruolo di tutto il personale, nonché
la crescita professionale in relazione alle nuove competenze maturate ed espresse
allinterno dei team stessi.
Ruoli professionali:
operatore di processo, facilitatore/integratore di processo,
coordinatore di team.
Appropriatezza dellevoluzione tecnologica
alla caratterizzazione di centro
direzionale strategico (reti locali, INTERNET/INTRANET, strumenti di workflow e di
groupware, data warehouse, sistemi di supporto alle decisioni, ecc.).
Nel periodo transitorio previsto nella
deliberazione n.1127 del 17 novembre 1998
e della durata massima di due anni, le macrofunzioni individuate nella delibera citata
saranno governate da un pool di dirigenti, ai quali vengono assegnate individualmente
specifiche aree di gestione, articolate in team di lavoro composti da operatori e
coordinati da funzionari. A regime tali macrofunzioni saranno governate da un unico
Dirigente.
La Direzione Regionale
La Direzione Regionale, concentrando tutte le funzioni di coordinamento
e supporto alla produzione in precedenza suddivise tra Sede Regionale e Sedi di
produzione, si modella per funzioni residenti nella Sede Regionale medesima e per funzioni
residenti sul territorio, in relazione alle specificità correlate al bacino di utenza ed
al numero e dimensionamento delle strutture di servizio.
Lorganizzazione delle Direzioni Regionali implica, pertanto, una
forte integrazione tra i diversi livelli direzionali con il relativo ridisegno dei ruoli.
Il passaggio è realizzabile sul campo attraverso momenti reali di
partecipazione alle decisioni più importanti che riguardano il livello dei servizi e le
componenti aziendali (risorse umane, tecnologie, budget, sistema premiante, assetti
organizzativi).
La Sede Regionale si configura, quindi, come la sede effettiva e
partecipata dei Direttori (Responsabili dei risultati di gestione e del coordinamento
delle Agenzie). Per realizzare questa indispensabile integrazione deve essere resa
operativa e vitale la "Conferenza dei Direttori", che ha il compito di formulare
le proposte di budget ed i piani organizzativi, favorire il coordinamento e lo sviluppo
equilibrato di tutte le strutture della regione; si passa quindi ad un modello di governo
del territorio regionale a cui partecipano le diverse realtà provinciali.
La creazione e gestione di banche dati riguardanti la rispettiva
regione e la creazione di modelli previsionali sono gli strumenti per la realizzazione di
un più elevato livello di servizio.
Alla Sede Regionale fanno capo, pertanto, tutte le responsabilità
gestionali, che vengono esercitate, in sinergia ed in un rapporto anche negoziale, a
livello regionale (programmazione, coordinamento, sviluppo livelli di servizio) ed a
livello decentrato (gestione e verifica attività produttive).
I dirigenti della struttura regionale operanti sul territorio sono
responsabili dei risultati della gestione ed assolvono a tale responsabilità attraverso
il coordinamento dei responsabili dei processi produttivi
collocati
allinterno della Agenzia (ex Sedi Provinciali e sub-provinciali), nonché presso le
Agenzie dislocate sul territorio.
Il coordinamento si attua attraverso direttive normative/procedurali,
definizione di criteri relativi alla organizzazione del lavoro ed allutilizzo di
risorse umane/tecnologiche/logistiche, controlli a campione con metodologie standard
definite dalla Direzione Generale e modalità delineate dalla Direzione Regionale.
Il modello contenuto nella delibera n. 799/98 ridisegna il ruolo dei
dirigenti oggi operanti nelle Sedi costituite in ciascun capoluogo di provincia o in
bacini subprovinciali di media/grande entità o facenti capo ad aree metropolitane.
I Dirigenti:
contribuiscono, attraverso lapposita Conferenza, a definire le linee di indirizzo
organizzativo, funzionale, di orientamento produttivo, di intervento formativo e di
comunicazione, di supporto strumentale per tutte le strutture operanti sul territorio;
governano le risorse umane, strumentali e logistiche, controllano la produzione e la
qualità dei servizi, gestiscono gli assetti organizzativi, analizzano e monitorano i
flussi contabili e finanziari, realizzano lazione formativa, gestiscono
lattività di vigilanza e le sofferenze creditizie.
Essi, inoltre, svolgono tutti gli altri compiti delegati dal Direttore
Regionale ai sensi degli articoli 15 e 16 del Decreto Legislativo 80/98.
Altrettanto decisivo è il collegamento con gli Organi periferici
(Comitato Regionale e Comitati Provinciali) chiamati, attraverso strumenti coerenti con il
decentramento funzionale -piani regionali, monitoraggio livello dei servizi, verifica
produzione-, a svolgere un ruolo di effettiva rappresentanza degli interessi diffusi.
Le Conferenze dei Coordinatori legali e dei Dirigenti medici di 2°
livello, presiedute dai rispettivi coordinatori, assicurano lomogeneizzazione dei
comportamenti, anche in relazione ai rapporti con tali Organi.
Relativamente allarticolazione delle strutture organizzative
dirigenziali di Sede Regionale è allegata la
deliberazione n. 1128 del 17 novembre 1998
con cui il Consiglio di Amministrazione dellIstituto ha definito il nuovo assetto
organizzativo e funzionale tipo della Sede Regionale.
Competenze da trasferire
Si elencano, indicativamente, le competenze che saranno trasferite alle
Sedi Regionali con modalità da stabilire e per le quali si emaneranno successive
disposizioni.
Da Direzione Generale
a Sede Regionale
Area Personale
Attribuzione incarichi dirigenziali;
Nomina responsabili Agenzie;
Sistema premiante (definizione obiettivi a forte valenza territoriale
ed assegnazione dei relativi premi).
Trattamento integrativo di previdenza.
Quiescenza.
Collocamento obbligatorio.
Gestione Budget salario accessorio.
Valutazione del potenziale.
Competenze a favore del personale (liquidazioni buonuscita, trattamenti
pensionistici a carico del Fondo interno di previdenza).
Gestione personale (stipendi e benefici assistenziali).
Concorsi indetti per specifiche esigenze della regione.
Area Formazione
Gestione del budget regionale di formazione, sia per gli
interventi di addestramento sul posto di lavoro, sia per le azioni di aggiornamento e
investimento dirette a sviluppare professionalità specifiche di collaborazione con la
dirigenza.
Area Informatica
produzione e manutenzione del software
: le Sedi
Regionali assumono la piena responsabilità del conseguimento degli obiettivi di merito,
di tempo e di costo dei progetti informatici; sono responsabili della produzione del piano
delle attività di progetto, dellallocazione delle risorse, della gestione del
budget di progetto, della realizzazione e del rilascio dei prodotti software.
Sono anche responsabili della manutenzione delle procedure software ad
essa assegnate;
gestione delle infrastrutture informatiche sul territorio
:
assicurano linstallazione, il funzionamento e laggiornamento delle
infrastrutture informatiche sul territorio, in accordo con larchitettura di
riferimento stabilita a livello centrale;
help desk di 1°
livello
:
attività di assistenza agli utenti interni sulle procedure
informatiche; formazione sulle
procedure
:
organizzazione ed effettuazione dei corsi di formazione informatica;Call Center informatico
:
garantisce risposta agli utenti
interni/esterni sulle procedure informatiche realizzate dallIstituto. Il livello
regionale si occupa della risoluzione dei problemi e della risposta a quesiti di tipo
specifico, legati allutilizzo di sistemi e servizi tecnologici messi a disposizione
dallINPS.
Area PrestazioniArea Convenzioni
Gestione e pagamento di pensioni ex INAS libico a cittadini
italiani rimpatriati.
Rendicontazione della disoccupazione pagata in Italia per conto di
Stati esteri o da Stati esteri per conto dellItalia.
Ricezione di arretrati di pensione da parte di Enti esteri per il
successivo trasferimento alla sede di residenza dellinteressato.
Rendicontazione contabile dei pagamenti di pensioni estere in Italia.
Rimborso oneri per visite mediche disposte allestero.
Rendicontazioni rimborsi CEE per traduzioni.
Blocco arretrati per prestazioni italiane per conto degli organismi
esteri.
Area PensioniIstruttoria delle domande di pensione degli iscritti agli ex Fondo
spedizionieri doganali.
Area prestazioni temporanee
TFR agli iscritti al Fondo esattoriale.
Liquidazione della buonuscita agli iscritti dellex Fondo
spedizionieri doganali.
Area ApprovvigionamentiSi prevede il decentramento
di tutta lattività di fornitura e servizi, fatta eccezione per la modulistica di
particolare rilievo, la carta per fotoriproduttori, le apparecchiature fax, i
fotocopiatori, le attrezzature informatiche ed il software.Altre Competenze
Predisposizione, su commessa della Direzione Generale, di
progetti di fattibilità, di bozze di circolari, di materiali didattici a supporto
dellattività formativa. Sperimentazione di modelli organizzativi per una successiva
estensione a livello nazionale.
Le Agenzie
Le Agenzie, articolazioni sul territorio della Sede Regionale, si
collocano nel sistema organizzativo come centri di produzione di servizi.
Lattività delle Agenzie si svolge attraverso:
Processi primari
Processo Gestione Conto Assicurato Pensionato;
Processo Gestione Conto Aziende:
con dipendenti;
autonomi e parasubordinati.
Processi di supporto
Per evitare dispersione di risorse, da concentrare invece
sullofferta di servizi, le attività di supporto sono ridotte al minimo ed affidate
agli stessi operatori di processo.
LAgenzia, responsabile del ciclo completo di produzione, alimenta
il sistema informatico contabile con i dati che derivano dallelaborazione delle
riscossioni e dei pagamenti di propria competenza. Tali informazioni vengono trasformate
dal sistema in scritture contabili che alimentano la contabilità generale, la
contabilità analitica ed i flussi di cassa. LAgenzia può essere titolare di un c/c
bancario (o fondo a disposizione) per eventuali esigenze di cassa connesse al servizio al
cittadino ed alle necessità del cliente interno.
Lunità organizzativa di base dellAgenzia di produzione è
il gruppo di processo, che detiene, nel suo insieme, tutte le competenze necessarie per
eseguire lintero processo.
Le figure professionali sono costituite dalloperatore di
processo, dal facilitatore e dal responsabile di processo.
Direzione delle Agenzie
Il responsabile di processo, unico per i due processi primari, assume
la direzione dellAgenzia.
I direttori delle Agenzie sono nominati dal Direttore Regionale e
rispondono al Dirigente responsabile dei risultati di gestione e del coordinamento
Agenzie, in ordine allapplicazione delle direttive in materia di realizzazione dei
piani di produzione, delle disposizioni di carattere normativo e procedurale, dei criteri
e degli indirizzi in materia di gestione delle risorse umane ed in ordine al rispetto
degli standard qualitativi e quantitativi di produzione.
I direttori delle Agenzie adottano i provvedimenti dovuti sulla base
delle disposizioni di legge, delle direttive dirigenziali, delle circolari emanate dalla
Direzione Generale.
Il loro ruolo si sostanzia nella :
realizzazione degli obiettivi di produzione assegnati;
applicazione delle norme, delle procedure e delle direttive impartite dai dirigenti;
utilizzazione delle risorse assegnate e nel rispetto dei criteri di organizzazione e di
ergonomia del lavoro predefiniti;
adozione degli atti e dei provvedimenti relativi al processo produttivo di competenza e
nella gestione del relativo procedimento;
rispetto dei modelli di comportamento nelle relazioni con il cliente.
Tempi di Attuazione del nuovo modello organizzativo
Entro il 30 aprile 1999
Decentramento del Processo
Gestione Conto aziende-lavoratori autonomi e parasubordinati.
Entro il 31 ottobre 1999
Definizione del modello di
decentramento del processo gestione conto aziende con dipendenti.
Entro lanno 1999
Completamento della
riorganizzazione.
Qualora, in assenza dei fattori socio-economici necessari,
lAgenzia non fosse in grado di sviluppare pienamente i processi primari
precedentemente descritti, si potrà valutare lopportunità di assetti alternativi
per lAgenzia stessa, quali:
una trasformazione in "Punto Cliente":
che può essere costituito in sinergia con INPDAP e INAIL, al
servizio di bacini di utenza aventi consistenza di popolazione e dimensioni di carichi di
lavoro inferiori di oltre il 40% rispetto ai parametri minimi di riferimento fissati dal
Consiglio di Amministrazione per l'istituzione di un'Agenzia e nei quali si presenta
l'obiettiva difficoltà di accedere alle strutture dell'INPS;
ovvero
una configurazione di Agenzia dove non sia operativo il Processo Gestione Conto Aziende
con dipendenti
.
Governo delle Aree Provinciali
A Regime
Per ogni provincia è prevista una posizione organizzativa di livello
dirigenziale che, attraverso il coordinamento delle Agenzie, assicura i risultati di
gestione.
Altre risorse di livello dirigenziale verranno, peraltro, attribuite
aelle provincie in cui siano rilevate particolari complessità organizzative,
istituzionali ed ambientali.
Periodo Transitorio
Le Sedi (provinciali e sub-provinciali), nel corso del periodo definito
dalla deliberazione n. 799/98, opereranno una riorganizzazione in ottica di processo ed
effettueranno un ulteriore decentramento territoriale, qualora sul territorio dovessero
essere rilevati bacini in linea con i parametri socio economici deliberati dagli Organi
dellAmministrazione.
In tali Sedi, che assumono anchesse la denominazione di
"Agenzie di produzione", continua ad operare un Dirigente in qualità di
Direttore
di Area
, il quale assicura i risultati di gestione attraverso il coordinamento:
delle Agenzie dellArea territoriale di riferimento;
dei Responsabili dei processi allocati presso la Sede.
Al fine di garantire omogeneità nei livelli gestionali, si opera,
pertanto, una equiparazione di ruolo tra il direttore delle Agenzie sul territorio ed i
responsabili di processo collocati nelle Agenzie (ex-Sedi provinciali e subprovinciali).
Il Direttore
dellArea provinciale inoltre:
assicura i rapporti con il Comitato Provinciale, le Commissioni, le altre Pubbliche
Amministrazioni (Prefettura, ecc.) e le Associazioni operanti a livello provinciale;
esercita, come previsto dallart.8 del Regolamento di Organizzazione, il potere di
sospendere, qualora si evidenzino profili di illegittimità, lesecuzione delle
decisioni del Comitato Provinciale, con riferimento ai provvedimenti emanati dalle Agenzie
ricomprese nellArea provinciale.
Nelle Aree metropolitane in cui coesistono diversi responsabili di Area
i rapporti con il Comitato Provinciale, la Prefettura, ecc. vengono curati dal Dirigente
che coordina lArea dove insiste lex- Sede Provinciale.
Nelle Agenzie corrispondenti alle ex Sedi provinciali e sub-provinciali
sono presenti:
Aree di gestione affidate a Dirigenti
Responsabile dei risultati di gestione e coordinamento Agenzie (Direttore di Area)
Ha la responsabilità dellassolvimento del mandato
istituzionale nellarea territoriale, garantendo loperatività a livello
sistemico con un ruolo di indirizzo, integrazione, coordinamento e controllo.
Cura:
il governo delle risorse umane, strumentali e logistiche;
la pianificazione ed il controllo della produzione e della qualità del servizio;
lanalisi e monitoraggio dei flussi contabili e finanziari;
la gestione della comunicazione esterna ed interna, della formazione, degli assetti
organizzativi, delle attività di vigilanza e delle sofferenze creditizie;
coordina i responsabili delle Agenzie dislocate sul territorio e dei Processi della
Agenzia dove risiede.
In relazione alla complessità dellarea territoriale e/o al
numero delle Agenzie da coordinare, le suddette attività saranno distribuite, secondo
logiche di team, ad altri Dirigenti incaricati delle sottoelencate funzioni:
Responsabile Processi e Risorse
Cura:
il governo delle risorse umane, strumentali e logistiche,
il controllo della produzione;
lo sviluppo dellazione formativa;
lefficienza della rete;
lo sviluppo organizzativo e la qualità del servizio.
Responsabile Contabilità e Finanza
Cura
:
il monitoraggio dei flussi contabili e finanziari (anche in riferimento alla vigilanza
ed al recupero crediti);
le attività di rendicontazione;
gli output per il controllo di gestione attraverso la contabilità analitica.
Nelle realtà provinciali ad alta complessità di coordinamento
(Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Cagliari) sarà assegnato
dal Dirigente Regionale un ulteriore dirigente anche al fine di assicurare una adeguata
partecipazione dellIstituto negli Osservatori Regionali sul lavoro nero,
leconomia sommersa, levasione e lelusione contributiva.
Le posizioni sopra descritte, non potranno essere ricoperte, in nessun
caso, da personale non appartenente allarea dirigenziale.
I dirigenti, attualmente responsabili di Uffici, verranno inseriti
nelle nuove funzioni nel corso del 1999. Al tempo stesso ad essi verrà affidato, per
tutta la fase di riorganizzazione, il ruolo di coordinatore delle macro aree di prodotto
(assicurato/pensionato ed aziende) e di supporto, al fine di favorire lo sviluppo verso
lorganizzazione e la gestione per processi.
Con apposita circolare, in corso di definizione, verrà disciplinata la
materia relativa alla assegnazione degli incarichi dirigenziali.
Processi primari
Nelle Agenzie ex Sedi provinciali e subprovinciali il
dimensionamento ottimale del processo si può valutare in n.20/30 operatori (n.2 gruppi di
processo). Pertanto i processi potranno essere duplicati in relazione alla complessità
dei servizi erogati e allampiezza dellutenza servita.
Processi di supporto
Rivisti alla luce dei nuovi compiti assegnati alle Sedi Regionali
ed alle Agenzie stesse saranno gestiti da un unico responsabile di processo.
In relazione alla complessità e al numero di personale impiegato
potranno essere individuate differenti assetti (es.: un responsabile per ogni processo; un
responsabile per due processi).
Sono costituiti da:
Contabilità
effettua il monitoraggio e lanalisi dei dati contabili prodotti dal sistema
informatico a seguito delle informazioni inserite dalle Agenzie, apportando eventuali
interventi correttivi e/o integrativi sulle relative situazioni contabili, analitiche e di
cassa;
provvede alla gestione del fabbisogno finanziario delle Agenzie;
assicura la qualità del prodotto contabile in ambito provinciale, collaborando con il
corrispettivo livello regionale;
cura, previa verifica, la validazione mensile delle situazioni contabili e di cassa
relative alle Agenzie, fornendo situazioni aggregate a livello provinciale;
cura la gestione contabile delle spese di funzionamento delle Agenzie.
Amministrazione del Personale
Gestione di tutte le procedure relative al personale:
PRASS - rilevazione e gestione presenze ed assenze
VEGA - gestione giuridico amministrativa del personale
MISSIONI - gestione e liquidazione provvedimenti di missione
PRVS - gestione economica del personale
POLARIS - gestione polizza sanitaria integrativa
Approvvigionamenti e attività economali
richiede e gestisce gli stanziamenti relativi alle spese effettuate dalle Agenzie. In
tali spese rientrano: le utenze varie e le spese in economia;
cura gli adempimenti relativi alla effettuazione di tali spese nelle fasi di
autorizzazione, richiesta di preventivi, aggiudicazione, impegno, liquidazione;
gestisce il proprio fondo piccole spese e controlla quello gestito dalle Agenzie;
cura i rapporti con gli uffici della Sede Regionale per la definizione delle spese
effettuate a livello regionale;
gestisce linventario dei beni mobili in dotazione;
cura la gestione delle apparecchiature elettroniche e delle altre macchine per ufficio.
Funzioni di coordinamento per le attività di consulenza legale/contenzioso e medico
legale.
Tali Coordinamenti vengono costituiti in Uffici operanti in logica
di processo. Il responsabile coordina lattività professionale dellUfficio e
sovraintende al personale amministrativo assegnato.
Aree di attività affidate a funzionari
pianificazione e controllo di gestione;
relazioni esterne;
segreterie (Direzione e Comitati).
vigilanza; fermo restando lintegrazione al livello regionale e la regia
complessiva del Comitato dei Direttori, presso ciascuna Agenzia, verrà costituito un
team. In relazione alla complessità e al numero di ispettori, il coordinamento verrà
affidato ad un facilitatore o ad un funzionario equiparato alla figura di Responsabile di
processo.
Attuazione nuovo modello organizzativo
Tempistica
Poiché in tutte le sedi, nel corso del 1998, sono state attuate
integrazioni su singole fasi di processo è possibile pianificare in due anni il previsto
sviluppo organizzativo.
Entro il 1999
Creazione di gruppi
integrati su più fasi di processo.
Entro il 2000
Creazione di gruppi
integrati sullintero processo con lindividuazione, con criteri analoghi ai
direttori di Agenzia, dei responsabili di processo.
Responsabilità attuazione
Sede Regionale
La Conferenza Regionale dei Direttori -art.6 Regolamento di
Organizzazione- articola il piano di sviluppo organizzativo, favorendo la crescita
equilibrata dei livelli di servizio di tutte le strutture della regione; tempifica il
piano delle azioni di miglioramento -organizzative, formative, logistiche, ecc.-; cura il
monitoraggio delle iniziative regionali.
Nel corso del 1999 i risultati della valutazione del potenziale,
condotta in via autonoma allinterno dellEnte, saranno resi disponibili alle
Direzioni regionali per lassunzione decentrata delle decisioni
sullattribuzione del ruolo di responsabile di Agenzia.
Procedure semplificate di valutazione del potenziale consentiranno, al
termine della fase transitoria ed in parallelo alla creazione dei processi unitari, una
gestione regionale autonoma del personale per la nomina dei "Responsabili di
processo".
Monitoraggio
Il monitoraggio complessivo delle azioni di sviluppo organizzativo
verrà svolto a livello Centrale dalla Direzione Centrale Organizzazione, Pianificazione e
Controllo di Gestione e dalla Direzione Centrale per lo Sviluppo e la Gestione del
Personale, in collaborazione con il Progetto per la Formazione, lo Sviluppo delle
Competenze e la Comunicazione Interna.
Presso la Direzione Centrale Organizzazione, Pianificazione e Controllo
di Gestione, anche per esigenze di trasparenza, le attività di monitoraggio verranno
assicurate attraverso la costituzione di un data base contenente i vari progetti regionali
e landamento delle iniziative potrà essere consultabile sulla la rete Intranet
INPS.
Appositi Osservatori costituiti a livello centrale e regionale, con la
partecipazione delle OO..SS., avranno il compito di verificare i risultati ed i problemi
emersi nella fase di riorganizzazione.
*****************************
I Dirigenti in indirizzo provvederanno a dare massima diffusione alla
presente circolare consegnandone
copia a tutto il personale.
IL DIRETTORE GENERALE
TRIZZINO
La circolare, completa degli allegati, è stata trasmessa via Intranet
e via Internet.
Allegato
DELIBERAZIONE N. 799
OGGETTO:
Regolamento di organizzazione e ordinamento dei servizi .
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
(seduta del 28 luglio 1998)
visto il D.Lgs. 3.2.1993, n. 29 in materia di razionalizzazione
dell'organizzazione delle amministrazioni pubbliche e revisione della disciplina del
pubblico impiego;
visto il D.Lsg. 30.6.1994, n. 479 in materia di riordino e soppressione
di enti pubblici di previdenza ed assistenza;
vista la Legge 15.3.1997, n. 59 in materia di riforma della Pubblica
Amministrazione e di semplificazione amministrativa;
vista la Legge 15.5.1997, n. 127 in ordine allo snellimento
dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo;
visto il D.P.R. 24.9.1997, n. 366 recante il Regolamento concernente
norme per l'organizzazione ed il funzionamento dell'Istituto Nazionale della Previdenza
Sociale;
visto il D.Lsg. 31.3.1998, n. 80 recante Nuove disposizioni in materia
di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di
giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa;
viste la propria deliberazione n. 1379 del 7.11.1995, ad oggetto
"Linee organizzative e funzionali dell'INPS" e la deliberazione del Consiglio di
Indirizzo e Vigilanza n. 4 del 31.1.1996 del medesimo oggetto;
vista la deliberazione del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza n. 9 del
17.7.1996, ad oggetto "Progetto di revisione organizzativa e funzionale";
vista la propria deliberazione n. 1851 del 3.12.1996, ad oggetto
"Adeguamento dell'Ordinamento delle funzioni centrali";
vista la propria deliberazione n. 1133 del 29.7.1997 ad oggetto
"Regolamento istitutivo del Servizio di Controllo interno, ai sensi dell'art.20 del
decreto legislativo 3.2.93, n. 29", con la quale sono stati anche conseguentemente
abrogati l'art.112 del R.O.F., approvato con deliberazione n. 628 del 13.6.1995, ed il
punto 1, e relativa scheda esplicativa delle funzioni, dell'allegato 1 della deliberazione
n. 1851 del 3.12.1996;
considerata l'esigenza di definire il quadro generale di riferimento
per uno sviluppo coerente dei processi di riorganizzazione dell'Ente in relazione agli
accresciuti impegni istituzionali ed agli obiettivi di miglioramento dei livelli di
produttività e di qualità dei servizi;
considerato che per la ristrutturazione è indispensabile l'adeguamento
del processo tecnologico, il decongestionamento delle attuali sedi metropolitane ed il
potenziamento delle Agenzie di produzione con conseguente riallocazione, nel tempo, delle
risorse umane;
preso atto delle conclusioni emerse dagli approfondimenti condotti dal
Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e dal Consiglio di Amministrazione sulla proposta di
Regolamento predisposta dalla Direzione Generale;
sentite le organizzazioni sindacali del personale;
con il voto consuntivo favorevole del Direttore Generale
DELIBERA
Il nuovo assetto organizzativo e funzionale dell'Istituto è articolato su tre livelli:
Direzione Centrale, Direzioni Regionali ed Agenzie di Produzione ed è modellato secondo
quanto riportato nel documento di cui all'Allegato 1, e relativi funzionigramma, che fanno
parte integrante della presente deliberazione.
In relazione a quanto precede è approvato il Regolamento di Organizzazione secondo
l'articolazione riportata nella parte prima dell'Allegato 2, che fa parte integrante della
presente deliberazione.
LOrdinamento delle funzioni centrali e periferiche è definito secondo
larticolazione riportata nella parte seconda dell'Allegato 2, che fa parte
integrante della presente deliberazione.
I provvedimenti regolamentari di cui ai punti II e III verranno adeguati nello sviluppo
delle fasi attuative del processo di riorganizzazione, al fine di assicurare costante
coerenza con le linee di indirizzo di cui al punto I.
La Conferenza dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale generale, presieduta
dal Direttore Generale, definirà larticolazione delle strutture organizzative
dirigenziali di ciascuna Direzione, centrale e regionale, da sottoporre
allapprovazione del Consiglio di Amministrazione, previa informativa alle
rappresentanze sindacali.
La realizzazione del nuovo modello è articolata nelle seguenti fasi temporali:
la Direzione Generale assumerà la nuova configurazione organizzativa, a livello di
vertici e di subarticolazioni delle nuove strutture secondo le modalità di cui al
precedente punto I, entro massimo tre mesi;
le Direzioni Regionali assumeranno la nuova configurazione organizzativa, a livello di
vertici e di subarticolazioni delle nuove strutture secondo le modalità di cui al
precedente punto I, entro massimo quattro mesi;
le attuali strutture produttive (Sedi provinciali, Sedi zonali e Centri operativi)
assumeranno la configurazione di Agenzie di Produzione, operanti in logica di processo e
con competenze relative all'area prestazioni ed all'area riscossione contributi, secondo
le indicazioni di cui al punto I, entro un massimo di due anni.
il completamento delle operazioni di decongestionamento delle attuali grandi strutture
produttive e del decentramento territoriale, mediante la costituzione di nuove Agenzie di
Produzione, sarà effettuato entro un massimo di quattro anni.
Il Direttore Generale è impegnato ad assumere ogni iniziativa per quanto di propria
competenza ed a proporre l'adozione dei provvedimenti di competenza del Consiglio di
Amministrazione per l'attuazione del citato Regolamento e dellOrdinamento delle
funzioni centrali e periferiche.
Nella attuazione della fase di transizione per la realizzazione del nuovo assetto
organizzativo, il Direttore generale si avvarrà della collaborazione di un gruppo di
progetto costituito da Dirigenti generali in forza alla Direzione generale per portare a
compimento il passaggio dall'attuale al nuovo assetto organizzativo e di un progetto
speciale a termine (due anni) per la formazione, lo sviluppo delle competenze e la
comunicazione interna, attesa la rilevanza dei cambiamenti da realizzare.
La costituzione di uffici di livello dirigenziale generale presso le Direzioni regionali
attualmente rette da dirigenti, verrà effettuata con gradualità in relazione
allattuazione dello sviluppo organizzativo.
La presente deliberazione viene trasmessa ai Ministeri vigilanti ai sensi dell'art.8,
comma 2, della legge 88/89.
Allegato 1
RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELLI.N.P.S.
Punti qualificanti:
LIstituto
viene strutturato su
tre livelli
,
Direzione Centrale,
Direzione Regionali e Agenzie di Produzione.
La
Direzione Generale
viene riorganizzata, per processi funzionali, compattando
lattuale struttura "a pettine", basata su 15 direzione centrali, tre
posizioni di staff, due uffici e 20 direzione regionali direttamente dipendenti dal
direttore generale, in 7 direzioni centrali che coordinano il territorio. (fig. 1)
Le
Direzioni centrali
sono organizzate per "funzioni" con
responsabilità globali su tutte le fasi di processo del ciclo operativo; (es. la D.C.
Entrate è responsabile della formulazione del budget delle entrate, del governo della
struttura produttiva e delle attività preposte alla riscossione dei contributi, della
vigilanza e del recupero crediti attraverso il coordinamento di tutte le attivita e
la verifica sistematica dellandamento delle fasi operative e dei risultati di
budget, ivi compresi quelli di competenza dellavvocatura, del reporting mensile).
Le
Direzioni regionali
concentrano tutte le funzioni di coordinamento e di
supporto alla produzione che in precedenza erano suddivise tra le Sedi regionali e le Sedi
autonome di produzione; mantengono la funzione di collegamento con il comitato regionale
(allargato ad altre funzioni di monitoraggio quali il "sommerso"); sono la Sede
del "responsabile di produzione e coordinamento agenzie". (fig. 2).
Le
Agenzie di produzione
svolgono attività di produzione coordinate dal
responsabile di produzione e coordinamento agenzie dellarea coincidente in linea
generale con la provincia.
Compiti dei tre livelli
Livello centrale nazionale
: la direzione generale con compiti di
coordinamento e omogeneizzazione delle procedure e delle regole sullintero
territorio nazionale; tutti i compiti operativi e di produzione, salvo quelli relativi
alla produzione normativa e alle procedure informatiche e telematiche nonchè la gestione
delle banche dati, vengono decentrati a regioni e agenzie.
Livello regionale
: la direzione regionale con compiti di
organizzazione e coordinamento di tutte le strutture operative di produzione operanti
nella regione.
La sede regionale è responsabile di tutte le banche dati riguardanti
il proprio territorio, nonché degli eventuali "modelli previsionali regionali".
Il direttore regionale convoca la "conferenza dei direttori"
per la stesura dei budget e per la formulazione dei piani organizzativi; partecipa al
comitato regionale; partecipa, con il responsabile finanza e controllo e con il
responsabile di produzione e coordinamento agenzie, al "comitato crediti".
Livello delle Agenzie
: le agenzie sono addette allo svolgimento
della normale attività produttiva.
A differenza di quanto previsto nel piano 1991, dovranno essere
operative sia dal lato delle prestazioni che su quello delle entrate (contributi); in
funzione della realtà produttiva del territorio, le agenzie potranno essere
caratterizzate da particolari specializzazioni (es. rapporti internazionali per le zone
frontaliere o caratterizzate da fenomeni migratori; agricoltura ecc.)
Le agenzie sono dirette da un funzionario con la supervisione del
responsabile di produzione e coordinamento agenzie ed operano in "logica di
processo".
Per tutte le agenzie sarà predisposto un piano di ammodernamento che
preveda la realizzazione di locali attrezzati per il ricevimento degli utenti, dotati di
sala di attesa con distributore automatico del numero di prenotazione in funzione del
servizio richiesto e zone di ricevimento e trattazione delle pratiche riservate e
protette, al fine di garantire la privacy. Il lay out dovrà essere omogeneo sul
territorio nazionale e tale da caratterizzare in maniera univoca limmagine
dellIstituto.
Scheda 1° LivelloScheda 2° livelloAllegato 2
Regolamento di Organizzazione
Ordinamento dei Servizi
PARTE PRIMA
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE
TITOLO I
Articolo 1
(Principi di organizzazione)
Il presente regolamento di organizzazione definisce le linee
fondamentali di organizzazione degli uffici dell'Ente nel quadro di riferimento costituito
dai criteri in materia di organizzazione della Pubblica Amministrazione contenuti nel
decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, nonché dagli obiettivi di:
semplificazione e flessibilità organizzativa;
decentramento di poteri e responsabilità gestionali dal livello centrale al livello
regionale;
sviluppo della metodologia di lavoro per processi;
valorizzazione e sviluppo della risorsa umana;
centralità delle relazioni con lesterno, sia in termini di integrazione con
Istituzioni pubbliche e private, sia in termini di trasparenza, tempestività e qualità
del servizio ai cittadini ed alle aziende;
ricorso a tecnologie informatiche e telematiche avanzate, ai fini di integrazione dei
processi di comunicazione, di supporto della produzione, di controllo del processo
produttivo, di coordinamento della rete organizzativa, di tutela della sicurezza e della
riservatezza dei dati.
Articolo 2
(Architettura organizzativa)
Le attività complessive del sistema aziendale si distribuiscono su tre
livelli, in ragione della specifica missione attribuita a ciascun centro di
responsabilità.
I centri di responsabilità sono costituiti:
dalla Direzione Generale
dalle Direzioni Regionali
dalle Direzioni delle Agenzie
Articolo 3
(Direzione generale)
In applicazione delle direttive di strategia operativa e di risultato
fissate dal Consiglio di Amministrazione che, nell'ambito delle proprie competenze di
gestione, approva il budget e ne verifica e controlla i risultati, la Direzione generale
si colloca nel sistema organizzativo come Centro direzionale, con il ruolo di:
assicurare agli Organi istituzionali dell'Ente il supporto propositivo, di analisi
normativa e di conoscenza di quadro socio-economico e di contesto aziendale, ai fini della
tenuta dei rapporti con le Istituzioni parlamentari e di Governo, della definizione delle
politiche e delle strategie, della pianificazione, degli obiettivi di gestione e degli
investimenti, della valutazione dei risultati aziendali, dell'esercizio delle competenze
decisionali attribuite per legge e regolamento agli Organi di amministrazione;
assicurare a tutti i livelli del sistema aziendale le condizioni per l'attuazione della
missione istituzionale, mediante le risoluzioni di contenuto normativo/regolamentare e
procedurale e la definizione degli indirizzi nel rapporto con i soggetti interessati, per
improntarla ai requisiti di legittimità, di efficienza, di efficacia, di tempestività di
intervento;
garantire la costante adeguatezza del livello di funzionalità della tecnostruttura e
delle attività di consulenza professionale agli obiettivi di sviluppo del sistema
organizzativo, esercitando il potere di elaborazione dei criteri e delle modalità di
attuazione delle politiche gestionali, di allocazione delle risorse e di definizione delle
responsabilità nell'ambito dei processi di budget, nonché di controllo.
Articolo 4
(Assetto della Direzione generale)
Lassetto della Direzione generale si articola in Direzioni
centrali costituite come uffici di livello dirigenziale generale che assicurano attività
di consulenza e di apporto propositivo agli Organi, nonché di indirizzo e controllo delle
strutture periferiche, nell'ambito delle indicazioni fornite dal Consiglio di
Amministrazione.
Le Direzioni centrali, ai fini dell'attuazione dei piani e dei
programmi, svolgono le seguenti macrofunzioni:
emanazione delle direttive attuative della normativa, studio e definizione delle
procedure e delle modalità di relazioni con il cliente in materia di prestazioni;
emanazione delle direttive attuative della normativa, studio e definizione delle
procedure e delle modalità di relazioni con i soggetti contribuenti e con le istituzioni
collegate in materia di riscossione dei contributi e di vigilanza sull'evasione ed
elusione contributiva;
analisi e gestione del budget delle entrate contributive e delle uscite per prestazioni;
verifica delle patologie attinenti la gestione interna delle funzioni istituzionali ed i
comportamenti del cliente esterno;
sviluppo dei modelli organizzativi e delle integrazioni interistituzionali;
acquisizione, formazione e sviluppo della risorsa umana;
definizione delle metodologie di budget e di programmazione e controllo;
gestione economico finanziaria;
sviluppo della comunicazione organizzativa;
evoluzione del sistema informatico, attraverso lo sviluppo ed il potenziamento
dell'infrastruttura tecnologica, l'implementazione e l'adeguamento delle procedure
automatizzate e della integrazione dei sistemi informativi;
acquisizione delle risorse strumentali e dei servizi;
Nell'ambito della Direzione Generale la gestione delle funzioni di
consulenza è attuata attraverso i seguenti Coordinamenti generali per le attività
professionali:
consulenza professionale legale;
consulenza professionale medico-legale;
consulenza professionale tecnico-edilizia;
consulenza professionale statistico-attuariale.
Articolo 5
(Servizio di Controllo Interno)
Il Servizio di controllo interno, di cui all'art.20 del D.Lgs. 3.2.1993
n. 29, e successive modificazioni ed integrazioni, opera in autonomia ed indipendenza
rispetto al sistema di controlli proprio della tecnostruttura, correlato alla
realizzazione degli obiettivi in termini quali-quantitativi e all'efficienza del processo
di servizio.
Le funzioni di controllo interno sono disciplinate dall'apposito
Regolamento istitutivo del Servizio di controllo interno, emanato in applicazione
dell'art.20 del D.Lgs. 3.2.1993 n. 29, approvato con deliberazione del Consiglio di
amministrazione n. 1133 del 29.7.1997 ed integrato con deliberazione n. 1515
dell'11.11.1997.
Articolo 6
(Direzioni regionali)
Le Direzioni regionali si collocano nel sistema organizzativo come
Centri di programmazione, gestione e verifica delle attività produttive e di gestione
delle relative risorse.
Sono costituite in ciascun capoluogo di regione come uffici di livello
dirigenziale generale.
L'organizzazione delle Direzioni regionali si modella:
per funzioni residenti nella Sede regionale;
per funzioni dislocate sul territorio in relazione alle specificità correlate al bacino
di utenza ed al numero e dimensionamento delle strutture di servizio.
Presso ciascuna Direzione regionale è costituita la Conferenza dei
dirigenti della regione, presieduta dal Direttore regionale, con la funzione di favorire
il coordinamento, lintegrazione e lo sviluppo equilibrato dei livelli di servizio in
tutte le strutture della regione.
Presso ciascuna Direzione regionale è costituita la Conferenza dei
Coordinatori legali e dei Coordinatori medico/legali, presiedute dai rispettivi
Coordinatori regionali, al fine di assicurare omogeneità di comportamento degli uffici
legali e sanitari sul territorio, anche in relazione ai rapporti con i Comitati regionali
e provinciali.
Articolo 7
(Ruolo della Direzione regionale)
La Direzione regionale, nellambito della propria competenza
territoriale, esercita le funzioni di:
interpretare, e rappresentare al livello centrale, le esigenze, le specificità e le
opportunità del proprio territorio;
definire le linee di indirizzo organizzativo, funzionale, di orientamento produttivo, di
intervento formativo e di comunicazione, di supporto strumentale per tutte le strutture
operanti sul territorio, attraverso la Conferenza dei dirigenti della regione;
elaborare, nellambito della Conferenza dei dirigenti, la proposta complessiva di
budget regionale da sottoporre al Direttore Generale;
assicurare, attraverso i dirigenti operanti nelle Sedi dislocate sul territorio, la
realizzazione del budget assegnato mediante lesercizio delle funzioni manageriali di
gestione;
attuare i processi di integrazione interistituzionale, ricercando le possibili sinergie
con le Pubbliche Amministrazioni del territorio nello svolgimento delle funzioni e dei
servizi;
rappresentare al livello centrale e soddisfare a livello delle strutture produttive le
esigenze di indirizzo normativo/istituzionale;
definire, in ambito regionale, le linee di attuazione dellazione formativa in
funzione dello sviluppo della risorsa umana e delladeguamento degli assetti
organizzativi delle strutture produttive, con possibilità di costituire, in una o più
Direzioni regionali, Centri/scuola o Centri di sperimentazione di prototipi al servizio
anche di altre Regioni;
formulare proposte di modifica della dislocazione delle strutture sul territorio ed
attuare le deliberazioni degli Organi in materia di decentramento;
provvedere, nei limiti del proprio budget, ad acquisire per ogni punto della rete di
servizio tutte le necessarie risorse strumentali, salvo quelle che per economie di scala o
di sistema sono effettuate a livello centrale;
realizzare, nellambito della pianificazione generale, progetti di sviluppo del
software; gestire le infrastrutture informatiche e gli archivi; assicurare
lassistenza tecnica sulla rete produttiva;
assicurare al Comitato regionale e ai Comitati provinciali il supporto di analisi
normativa, di conoscenza del quadro socio/economico e di contesto aziendale in ambito
regionale e provinciale;
definire, in ambito regionale, le linee di indirizzo e di integrazione operativa per
unefficace lotta allevasione ed elusione contributiva, attivando il
monitoraggio sistematico delle risultanze ispettive e dei report informativi utili per
individuare le aree a rischio;
coordinare le aree professionali legale, medico/legale, tecnico/edilizio,
statistico/attuariale.
Articolo 8
(Articolazioni delle Direzioni regionali)
Le funzioni della Direzione regionale dislocate sul territorio sono
esercitate da dirigenti, che operano nelle Sedi costituite in ciascun capoluogo di
provincia e nei bacini a più alta densità di strutture e di utenza, ai quali sono
affidate le funzioni manageriali di:
governo delle risorse umane, strumentali e logistiche;
gestione della comunicazione interna ed esterna;
controllo della produzione e della qualità dei servizi;
gestione degli assetti organizzativi e della rete informativa;
gestione e sviluppo dellazione formativa;
analisi e monitoraggio dei flussi contabili e finanziari;
gestione delle attività di vigilanza e delle sofferenze creditizie.
Le sedi costituiscono entità fisiche di presidio dell'attività
produttiva, sono rette dai dirigenti regionali preposti alla produzione ed al
coordinamento delle Agenzie di produzione e rappresentano sul piano funzionale e
gestionale espressione del ruolo della Direzione regionale sul territorio.
Il Direttore regionale conferisce lincarico di direzione di
ciascuna Sede, che comporta la responsabilità complessiva delle strutture operanti nel
territorio di competenza, con le modalità indicate al sesto comma dellart.18 del
presente Regolamento.
Il Direttore regionale definisce gli ambiti delle funzioni manageriali
presso ciascuna Sede e presso la Sede regionale, attribuendo i relativi incarichi.
I dirigenti esercitano i poteri di direttiva normativa e procedurale,
di definizione dei criteri di organizzazione del lavoro, di utilizzo delle risorse nei
confronti dei direttori delle Agenzie.
I dirigenti con incarico di direzione di Sede assicurano, negli atti e
nei provvedimenti adottati dai direttori di Agenzia, il rispetto delle condizioni di
legittimità e delle direttive operative mediante controlli a campione, sulla base delle
metodologie emanate dalla Direzione Generale e secondo le modalità fissate dalla
Direzione regionale.
Stante la responsabilità complessiva del Direttore della Sede
sull'andamento e sui risultati conseguiti dalle Agenzie di produzione dipendenti, alla
Sede fanno capo le funzioni gestionali e di responsabilità esterna, mentre l'attività
produttiva, a norma del successivo articolo 9, è demandata alle Agenzie di produzione.
Ciò anche ai fini della predeterminazione del Giudice territorialmente competente ai
sensi del terzo comma dell'art.444 del C.P.C. in materia di riscossione dei contributi.
I dirigenti con incarico di Direttore provinciale esercitano il potere
di sospendere l'esecuzione delle decisioni dei Comitati provinciali qualora si evidenzino
profili di illegittimità, ai sensi dell'art.46, comma 9, della legge n.88/89, con
riferimento ai provvedimenti emanati dalle Agenzie di produzione ricomprese nella propria
competenza territoriale e svolgono, altresì, le funzioni di collegamento con i Comitati
provinciale INPS e con gli altri organismi provinciali, di coordinamento attuativo delle
strutture produttive sull'intero territorio provinciale ed ogni altra funzione collegata
allincarico specifico.
Presso le Direzioni regionali e le Sedi operanti nei capoluoghi di
provincia ed in bacini sub provinciali, si esercitano le funzioni di coordinamento per le
attività di consulenza legale e medico/legale; presso la Direzione regionale si esercita
altresì lattività di consulenza tecnico/edilizia per il territorio della regione,
nonché le attività statistico attuariali.
Articolo 9
(Agenzie di produzione)
Le Agenzie di produzione si collocano nel sistema organizzativo come
Centri di produzione di servizi facenti capo alle articolazioni sul territorio della Sede
regionale, con il ruolo di provvedere al ciclo operativo di riscossione dei contributi, di
erogazione delle prestazioni e alle connesse attività amministrative e contabili, nonché
delle attività di supporto al funzionamento delle Agenzie stesse.
L'attività delle Agenzie si svolge attraverso i processi di:
gestione dell'utente assicurato/pensionato, quale complesso di attività inerenti alla
costituzione, variazione ed utilizzo del conto assicurativo che si realizza sia con il
compimento delle richieste di servizio sia con la connessa consulenza;
gestione del soggetto contribuente, quale complesso di attività operative e informative
che riguardano tutti gli aspetti del rapporto contributivo, dalla fase costitutiva a
quella conclusiva, compresa la gestione dei crediti ed il loro recupero, e tutti i
rapporti di natura tecnica amministrativa e contabile nascenti dall'obbligo contributivo.
Le attività medico legali possono essere svolte al di fuori delle
Agenzie, presso le strutture interne attrezzate alla diagnostica specialistica o presso le
istituzioni sanitarie pubbliche di base e specialistiche, quando le esigenze di
accertamenti sanitari siano significativamente inferiori rispetto al pieno utilizzo del
minimo nucleo di risorse di professionalità da impegnare.
Articolo 10
(Istituzione delle Agenzie)
L'istituzione delle Agenzie è prevista nel piano di decentramento
territoriale dei servizi deliberato dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del
Direttore generale.
I provvedimenti di attuazione relativi, che dovranno tener conto di
possibili sinergie con INPDAP ed INAIL, sono adottati dal Direttore regionale competente,
nell'ambito del budget di gestione assegnato dal Direttore generale.
L'istituzione delle Agenzie, sentiti anche i Comitati territoriali
rappresentativi delle forze sociali interessati, risponde a criteri di fattibilità basati
su una metodologia di valutazione costi/benefici articolata:
sull'individuazione del bacino di utenza, tenuto conto dei parametri di riferimento
fissati nel regolamento di attuazione del decentramento territoriale approvato dal
Consiglio di amministrazione;
sull'analisi del livello di soddisfazione delle attese di servizio dei cittadini e delle
aziende, sia in termini di tempestività e qualità dei servizi, sia in termini di
accessibilità alle strutture dell'Ente, considerando le caratteristiche territoriali
degli insediamenti abitativi e il sistema viario e dei trasporti;
sulla comparazione dei valori di stima del miglioramento dei livelli di funzionalità e
di qualità dei servizi conseguibili dalle Agenzie ed il bilancio tra costi emergenti e
costi cessanti connessi alla riconfigurazione dell'assetto di servizio.
Lo sviluppo del decentramento mediante costituzione di Agenzie di
produzione sul territorio deve rispondere, in via prioritaria, alle esigenze di
decongestionamento e migliore governabilità delle Sedi ad elevata concentrazione di
personale e di utenza.
Articolo 11
(Punti cliente)
I Punti cliente sono insediamenti dell' I.N.P.S. realizzati presso i
Comuni, ove possibile in sinergia con INPDAP e INAIL, al servizio di bacini di utenza
aventi consistenza di popolazione e dimensioni di carichi di lavoro inferiori di oltre il
40% rispetto ai parametri minimi di riferimento fissati dal Consiglio di amministrazione
per l'istituzione di un'Agenzia, nei quali si presenta l'obiettiva difficoltà di accedere
alle strutture dell'INPS.
I Punti cliente erogano i servizi di informazione e di fornitura della
documentazione, che vengono ordinariamente svolti da dipendenti comunali appositamente
incaricati ed eventualmente supportati, in relazione all'entità del bacino di utenza, da
presenze periodiche di personale dell'Istituto.
L'istituzione dei Punti cliente, nonché la convenzione per l'utilizzo
gratuito dei locali e delle risorse del Comune interessato, è prevista nel piano di
decentramento territoriale approvato dal Consiglio di amministrazione su proposta del
Direttore generale.
Articolo 12
(Direzione delle Agenzie)
La direzione delle Agenzie è affidata, in relazione all'ampiezza dei
compiti nonché alle caratteristiche dell'utenza, a funzionari scelti tra gli appartenenti
ai livelli più elevati.
I Direttori delle Agenzie sono nominati dal Direttore regionale.
Nella nomina si tiene conto delle competenze professionali, del
potenziale di capacità e del curriculum degli aspiranti.
I direttori delle Agenzie rispondono al dirigente incaricato della
direzione della Sede competente in ordine all'applicazione delle direttive in materia di
realizzazione dei piani di produzione, delle disposizioni di carattere normativo e
procedurale, dei criteri e degli indirizzi in materia di gestione delle risorse umane ed
in ordine al rispetto degli standard qualitativi e quantitativi di produzione.
I direttori delle Agenzie, nei confronti dei destinatari dei servizi e
nei limiti della loro competenza, adottano i provvedimenti dovuti sulla base delle
disposizioni di legge e delle direttive dirigenziali, delle circolari emanate dalla
Direzione generale, nonché delle procedure informatiche validate dalla Direzione
generale.
I dirigenti preposti alle Sedi nel cui ambito opera lAgenzia,
effettuano il controllo sulla legittimità e regolarità degli atti con le modalità
indicate al precedente articolo 8.
Articolo 13
(Attuazione del nuovo modello organizzativo)
La transizione dall'attuale ordinamento articolato su più livelli
gerarchici di funzione nel nuovo modello orientato alla ricompattazione e diversificazione
dei centri decisionali per ruoli e responsabilità di carattere gestionale ed operativo
sarà attuata secondo criteri di gradualità e di aderenza alla situazione di contesto
organizzativo, socio-ambientale e di maturazione della cultura aziendale, attivando forme
di ampia partecipazione costruttiva delle istanze coinvolte nel processo di cambiamento.
La Conferenza dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale
generale definisce tempi e modalità di realizzazione dellassetto organizzativo di
cui al presente regolamento, sulla base delle proposte di pianificazione definite
nellambito della Conferenza dei dirigenti di ciascuna Direzione regionale.
Comunque il presente Regolamento ed il relativo Ordinamento dei servizi
dovranno trovare attuazione entro i termini indicati nella delibera del Consiglio di
Amministrazione.
Le competenze e le funzioni delle Direzioni centrali, delle Sedi
regionali e delle Sedi autonome di produzione, come definite nellOrdinamento dei
servizi approvato con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 770/89, verranno
esercitate, nei singoli ambiti regionali, in conformità al citato Ordinamento sino
allavvenuta attuazione del nuovo modello organizzativo definito con il presente
Regolamento.
TITOLO II
Articolo 14
(Il budget di gestione)
Ai sensi del D.Lgs. 31.3.1998 n. 80, alla dirigenza sono attribuiti il
potere e la responsabilità della gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa mediante
poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo.
Lo strumento attraverso il quale i dirigenti assolvono alle funzioni di
gestione finanziaria, tecnica e amministrativa è il budget di gestione, quale quadro di
obiettivi, criteri e indirizzi generali, risorse umane, strumentali e finanziarie definito
e assegnato dal Direttore generale sulla base del bilancio di previsione approvato dal
Consiglio di indirizzo e vigilanza e dei piani annuali deliberati dal Consiglio di
amministrazione.
Il budget di gestione è supportato dal sistema di contabilità
analitica che rileva per ciascun centro di responsabilità l'incidenza dei costi variabili
relativi alle leve di gestione a disposizione del dirigente.
I budget definiscono:
la pianificazione operativa (obiettivi/risultati);
l'assegnazione delle risorse umane, strumentali e tecnologiche;
le quote di stanziamento ed i poteri di spesa assegnati a ciascun dirigente;
le modalità di monitoraggio dell'andamento gestionale, incentrate, in particolare, sui
livelli di soddisfazione del cliente interno e del cliente esterno.
L'assegnazione dei budget ai dirigenti comprende obiettivi, risorse e
stanziamenti coerenti con l'esercizio delle funzioni ed i risultati da conseguire.
Articolo 15
(Direttore generale)
Al Direttore generale è assegnato il coordinamento degli uffici
dirigenziali di livello generale ai fini dell'attuazione dei programmi e delle direttive
definiti dal Consiglio di indirizzo e vigilanza e dal Consiglio di amministrazione, al
fine di garantire l'unità dell'azione amministrativa anche per gli aspetti della gestione
complessiva delle risorse umane, finanziarie, strumentali e dei sistemi informatici.
In particolare il Direttore generale, quale vertice della
tecnostruttura, nellambito dei poteri di cui alla Legge 88/89, al D.Lgs.479/94 e
relativo regolamento di organizzazione e funzionamento di cui al D.P.R.366/97:
espleta funzioni di raccordo tra gli Organi collegiali e la dirigenza;
definisce, previo confronto con i dirigenti degli uffici di livello generale centrali e
regionali, lo sviluppo analitico dei programmi annuali ed assegna ai medesimi budget di
gestione che individuano obiettivi specifici, criteri ed indirizzi per conseguirli,
risorse necessarie, personale e dirigenti da impiegare, modalità di monitoraggio dei
risultati anche ai fini della gestione degli scostamenti;
assicura, nella definizione dei budget di gestione, le compatibilità del piano
aziendale con i criteri di ottimizzazione delle risorse definiti dal Consiglio di
amministrazione e lequilibrato sviluppo delle attività produttive in tutto il
territorio nazionale;
verifica l'andamento della realizzazione dei piani e gestisce gli scostamenti attraverso
le procedure di controllo di gestione, attenendosi anche alle indicazioni fornite dal
Servizio di controllo interno di cui all'art. 20 del D.Lgs. n. 29/1993, e riferisce
trimestralmente al Consiglio di amministrazione sul livello di attuazione dei programmi;
sottopone al Consiglio di amministrazione, sulla base delle proposte di variazione ai
piani formulate dai Dirigenti responsabili, le eventuali conseguenti modifiche del
bilancio preventivo.
Articolo 16
(Ruolo e responsabilità dei dirigenti)
I dirigenti degli uffici dirigenziali generali centrali e regionali,
nell'esercizio delle proprie funzioni:
formulano proposte ai fini dell'elaborazione dei programmi e della pianificazione
operativa;
gestiscono il budget assegnato dal Direttore generale ed esercitano i poteri di spesa
connessi alle funzioni;
adottano gli atti di organizzazione degli uffici di livello dirigenziale;
attribuiscono ai dirigenti gli incarichi e le responsabilità connesse con il
conseguimento degli obiettivi di budget;
emanano direttive relativamente ai processi cui sovrintendono;
dirigono, coordinano e controllano lattività dei dirigenti;
gestiscono il personale ed attribuiscono i trattamenti accessori;
assumono la responsabilità complessiva sull'attuazione dei programmi e sui risultati
operativi in termini di qualità, quantità, costi dei servizi finali e strumentali.
I dirigenti, nell'esercizio delle proprie funzioni:
gestiscono la quota parte del programma di attività attribuitagli dal Dirigente
dellufficio di livello dirigenziale generale;
gestiscono il budget assegnato dal dirigente dellufficio di livello dirigenziale
generale ed esercitano le connesse funzioni derivate in materia di spese, gestione di
risorse, adeguamento dell'orario di lavoro alle esigenze locali, attribuzione di
trattamenti accessori, ecc.;
dirigono, coordinano e controllano lattività dei direttori delle Agenzie che
operano nei bacini di loro competenza;
assolvono alla funzione di messa a disposizione delle risorse alle strutture di
produzione che gestiscono i rapporti con il cliente assicurato/pensionato/ contribuente;
coordinano lutilizzazione delle risorse da parte degli uffici sui quali esercitano
le funzioni manageriali;
assicurano il collegamento con i corrispondenti organismi esterni e con i Comitati
provinciali;
sono responsabili del risultato di gestione, in termini di conseguimento degli obiettivi
programmatici e di rendimenti ottenuti nell'utilizzo delle risorse.
Articolo 17
(Controllo dei risultati)
In attesa dell'attuazione della delega al Governo, contenuta nella
lettera
c
) comma 1 art.11 della Legge 15 marzo 1997, n. 59, sul riordino ed il
potenziamento dei meccanismi e degli strumenti di monitoraggio e di valutazione dei costi,
dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalla Pubblica Amministrazione, il
controllo della gestione, dei risultati e del conseguimento degli obiettivi di budget da
parte dei dirigenti degli uffici di livello dirigenziale generale è effettuato dal
Direttore generale, tenuto anche conto delle indicazioni fornite dal Servizio di controllo
interno e ferme restando le attribuzioni del Servizio di controllo interno di cui al
precedente art.5.
La verifica della gestione, dei risultati e del conseguimento degli
obiettivi di budget da parte dei dirigenti è effettuata dai dirigenti degli uffici di
livello dirigenziale generale, nellambito di unapposita Conferenza dei
dirigenti della struttura.
Articolo 18
(Conferenza dei dirigenti generali)
La Conferenza dei dirigenti di uffici di livello dirigenziale generale
centrali e periferici, presieduta dal Direttore Generale, individua gli uffici di livello
dirigenziale centrali e regionali e la relativa dotazione organica. Le risultanze della
Conferenza sono sottoposte allapprovazione del Consiglio di Amministrazione che vi
provvede con proprio atto deliberativo.
La Conferenza individua, nella definizione delle funzioni dirigenziali,
i criteri ed i parametri con i quali attribuire il trattamento economico accessorio dei
dirigenti, correlando la retribuzione di posizione alle funzioni attribuite ed alle
connesse responsabilità e la retribuzione di risultato alle prestazioni di ciascun
dirigente in relazione agli obiettivi prestabiliti.
La graduazione delle funzioni dirigenziali, ai fini della
determinazione del loro valore economico, avverrà sulla base dei seguenti elementi:
rilevanza della funzione nell'ambito delle politiche organizzative;
livello di responsabilità e criticità delle funzioni;
complessità degli obiettivi, anche in riferimento alle esigenze di interfaccia con le
altre strutture o con istituzioni esterne;
entità del budget assegnato.
Per quanto attiene il livello regionale si terrà conto anche delle
principali variabili macroeconomiche relative agli incassi, alle prestazioni erogate, alla
complessità e difficoltà ambientale, alla estensione e capillarizzazione del territorio,
nonché, per i dirigenti operanti sul territorio, delle dimensioni del bacino di utenza,
con riferimento al numero di aziende, pensioni e lavoratori gestiti.
Lattribuzione degli incarichi di direzione degli uffici di
livello dirigenziale viene effettuato dal competente dirigente di livello generale
nellambito dei dirigenti assegnati alle rispettive strutture.
Lattribuzione degli incarichi di direzione delle Sedi è disposta
dal Direttore regionale sulla base delle indicazioni fornite dal Direttore Generale, dopo
lespletamento delle procedure previste dalla deliberazione del Consiglio di
Amministrazione n. 1659 del 9.12.1997.
Articolo 19
(Ruolo e responsabilità dei direttori delle Agenzie)
Il ruolo dei direttori delle Agenzie e le connesse responsabilità di
cui allart.9 del presente regolamento si sostanziano:
nella realizzazione degli obiettivi di produzione assegnati;
nella corretta applicazione delle norme, delle procedure e delle direttive impartite dai
dirigenti;
nella corretta utilizzazione delle risorse assegnate, nel rispetto dei criteri di
organizzazione e di ergonomia del lavoro predefiniti;
nelladozione degli atti e dei provvedimenti relativi al processo produttivo di
competenza e nella gestione del relativo procedimento;
nella garanzia del rispetto dei modelli di comportamento nelle relazioni con il cliente.
Articolo 20
(Ruolo e responsabilità dei professionisti delle aree legale,
tecnico/edilizia, statistico/attuariale, medico/legale)
L'attività dei professionisti si caratterizza per l'autonomia
tecnico/professionale conseguente alle norme deontologiche che regolano ciascuna
professione e per la finalizzazione dell'attività professionale al contesto aziendale
unitariamente considerato e orientato alla cultura del risultato ed al miglioramento della
qualità del servizio.
L'attività professionale è esercitata nell'ambito della
tecnostruttura secondo gli assetti organizzativi previsti dall'Ordinamento dei servizi.
Nell'ambito del budget di gestione l'attività professionale è
misurata secondo parametri ed indicatori correlati ai contenuti specialistici di ciascuna
attività professionale.
Nella procedura di elaborazione del budget il Direttore generale e i
Direttori regionali tengono conto rispettivamente delle indicazioni dei Coordinatori
generali e dei Coordinatori periferici di ciascuna area professionale.
Nella funzione di coordinamento professionale rientrano le azioni di
verifica sul rispetto dei criteri generali di esercizio della professione e sulla
omogeneità dei comportamenti sul territorio.
I Coordinatori professionali assumono la responsabilità dei risultati
di budget e del livello di integrazione nei rapporti esterni, nonché delle condizioni di
funzionalità della struttura professionale coordinata, anche per ciò che concerne la
promozione degli interventi di automazione e la rappresentazione delle esigenze di
formazione e sviluppo dei professionisti e del personale amministrativo di supporto.
Articolo 21
(Il sistema premiante)
Nel nuovo modello organizzativo il sistema premiante viene riprogettato
sia per quanto riguarda i ruoli manageriali e professionali, sia per i contenuti di ruolo
del restante personale, in considerazione della necessità di coniugare l'evoluzione
dell'infrastruttura organizzativa e tecnologica con la centralità della risorsa umana e
della sua costante crescita professionale e motivazionale.
La valutazione dovrà essere orientata a verificare, per quanto
riguarda i dirigenti, le capacità direzionali, in un compiuto sistema di controllo di
gestione, mediante una stretta correlazione tra qualità dei risultati conseguiti ed
economicità dellazione; per il restante personale lattività produttiva
dovrà essere collegata alle competenze professionali espresse in funzione del nuovo
ruolo, previsto dal rinnovato assetto organizzativo, e dei livelli di servizio assicurati
agli utenti.
PARTE SECONDA
ORDINAMENTO DEI SERVIZI
Servizio di Controllo
Interno (*)
Collegio di Direzione
composto da un Presidente e due Dirigenti Generali
Segreteria Tecnica Collegio
dei Sindaci
FUNZIONI DELLA DIREZIONE GENERALE
1.
Direzione Centrale delle
Entrate Contributive
Dirigente Generale
2.
Direzione Centrale delle
Prestazioni
Dirigente Generale
3.
Direzione Centrale Organizzazione,
Pianificazione e
Controllo di Gestione
Dirigente Generale
4.
Direzione Centrale Sviluppo
e Gestione Risorse Umane
Dirigente Generale
5.
Direzione Centrale Finanza,
Contabilità e Bilancio
Dirigente Generale
6.
Direzione Centrale Sistemi Informativi e
Telecomunicazioni
Dirigente Generale
7.
Direzione Centrale
Approvvigionamenti, Logistica e Gestione Patrimonio
Dirigente Generale
Relazioni Esterne
Coordinamento Generale
Legale
Coordinatore Generale
Coordinamento Generale
Medico-Legale
Coordinatore Generale
Coordinamento Generale
Tecnico-Edilizio
Coordinatore Generale
Coordinamento Generale
Statistico-Attuariale
Coordinatore Generale
(*) Istituito ai sensi del secondo comma dellart.20 del decreto
legislativo 3.2.1993 n. 29, e regolamentato, per la struttura e le relative funzioni, con
delibera del Consiglio di Amministrazione n. 1133 del 29.7.1997
SEGRETERIA TECNICA COLLEGIO DEI SINDACI
Svolge funzioni di diretta collaborazione con il Collegio per
lesercizio del controllo sulla legittimità e regolarità contabile di tutte le
gestioni amministrate dallEnte, nonché sugli atti relativi alla gestione del
patrimonio e sul bilancio dellEnte stesso, ai sensi delle vigenti disposizioni di
legge.
A tal fine, sulla base delle indicazioni del Collegio, cura
listruttoria relativa a:
Provvedimenti adottati dagli Organi, relazionando ai sindaci nel corso
delle periodiche riunioni del Collegio e verbalizzando le relative conclusioni da
trasmettere agli Organi competenti
Riscontri e verifiche connessi con la gestione finanziaria
dellEnte (esame preliminare amministrativo contabile della spesa nelle sue varie
fasi, anche attraverso mandati di pagamento, e degli aggregati relativi ai flussi di cassa
e connessi movimenti con la Tesoreria dello Stato)
Analisi e controllo dei bilanci preventivi e consuntivi delle singole
gestioni amministrate
DIREZIONE CENTRALE delle ENTRATE CONTRIBUTIVE
Sovraintende alle aree istituzionali preposte alla riscossione dei
contributi dovuti allIstituto, alla prevenzione, all'accertamento ed alla
repressione delle omissioni contributive.
Provvede con apposita struttura alle attività preposte
all'accertamento della contribuzione dovuta per i lavoratori subordinati e autonomi del
settore agricolo.
Predispone il budget delle entrate, con riferimento ai flussi di
contribuzione corrente, all'attività di vigilanza ed al recupero dei crediti.
Attua le azioni di monitoraggio e di verifica per la realizzazione
degli obiettivi di budget e per il coordinamento dell'attività di recupero dei crediti.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi
A tal fine:
Sottopone agli Organi competenti la valutazione delle esigenze di
produzione e/o di adeguamento della normativa nelle materie concernenti la contribuzione
dovuta dalle aziende con lavoratori dipendenti, dai lavoratori autonomi e dai lavoratori
para-subordinati
Predispone le disposizioni applicative e/o interpretative delle norme
relative alle aree di competenza
Nellambito degli indirizzi generali, in collegamento con la
Direzione centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazione, definisce le esigenze di
supporto informatico applicativo rispetto alle procedure di lavoro dellarea,
verifica e collauda le risultanze dei progetti di sviluppo software realizzati dalle
Direzioni regionali
Predispone, attraverso la utilizzazione delle banche dati di
riferimento e delle analisi di andamento generale del "Sistema Italia", il
budget delle entrate finalizzato al conseguimento dell'equilibrio delle gestioni di
competenza
Definisce gli indirizzi operativi per una strategia attiva nel campo
della vigilanza sui soggetti contribuenti sulla base di ricerche, di analisi comparate, di
modelli campione e di processi di simulazione, che utilizzino le più appropriate basi
conoscitive nonché il sistema di incroci stabilito con l'Amministrazione finanziaria e
con altri Enti; predispone periodiche relazioni di comunicazione agli Organi dei risultati
Verifica le risultanze dell'attività svolta dagli Uffici Legali in
materia di recupero dei crediti, per la predisposizione del budget e per la valutazione
complessiva degli obiettivi e dei risultati
Cura l'istruttoria dei ricorsi e le funzioni di reporting per gli
Organi istituzionali relativamente alle aree di competenza
Fornisce consulenza e assistenza ai fini della corretta ed omogenea
applicazione delle direttive centrali; assicura per gli aspetti di competenza lo
svolgimento delle verifiche ai fini della individuazione delle azioni correttive
DIREZIONE CENTRALE delle PRESTAZIONI
Sovraintende allarea istituzionale preposta allerogazione
delle pensioni, delle prestazioni temporanee, delle prestazioni in regime di convenzione
internazionale.
Sovraintende all'area della contribuzione individuale in funzione della
erogazione delle prestazioni dovute ai soggetti assicurati.
Predispone il budget delle uscite in materia di prestazioni.
Attua le azioni di monitoraggio e di verifica dell'andamento della
spesa in materia di prestazioni, segnalandone eventuali scostamenti.
Gestisce il Casellario dei Pensionati, al fine di assicurarne
l'agibilità agli utenti interni ed esterni in termini di consultabilità e di
disponibilità dei dati in relazione alle esigenze di corretta determinazione dei
trattamenti previdenziali.
Cura le relazioni con gli Organismi e gli Enti comunitari,
internazionali ed esteri operanti nel campo della sicurezza sociale, con i quali
intrattiene i rapporti di informativa e comunicazione; assicura il collegamento con i
competenti Ministeri per lo studio e la elaborazione degli accordi, delle normative e dei
regolamenti a livello comunitario o internazionale nel campo della sicurezza sociale.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi.
A tal fine:
Sottopone agli Organi competenti la valutazione delle esigenze di
produzione e/o di adeguamento della normativa nelle materie di competenza
Predispone le disposizioni applicative e/o interpretative delle norme
relative alle aree di competenza
Sovraintende, in collaborazione con il Coordinamento Medico Legale,
alla verifica dell'andamento delle prestazioni per invalidità, nonché al controllo delle
assenze dei lavoratori per malattia
Predispone, attraverso la utilizzazione delle banche dati di
riferimento e delle analisi di andamento generale del "Sistema Italia", il
budget delle uscite finalizzato al conseguimento dell'equilibrio delle gestioni di
competenza
Assicura la produzione di dati contabili e finanziari ai fini della
verifica dell'andamento della spesa in materia di prestazioni e della coerenza dello
stesso con le indicazioni di budget; evidenzia le risultanze contabili e finanziarie per
la promozione degli interventi per lequilibrio delle gestioni di competenza
Gestisce i rapporti con gli Enti tenuti per legge alla comunicazione
dei dati al Casellario
Vigila sullassolvimento delle disposizioni di legge per
laggiornamento del sistema informativo Casellario, con particolare riferimento al
rispetto degli obblighi, da parte degli Enti, di comunicazione dei dati, della loro
periodicità e dei loro contenuti
Assicura ai competenti Ministeri la collaborazione necessaria per lo
studio e la elaborazione di accordi, normative e regolamenti riguardanti la sicurezza
sociale in ambito Comunitario e internazionale
Nellambito degli indirizzi generali, in collegamento con la
Direzione centrale Sistemi Informativi e Telecomunicazione, definisce le esigenze di
supporto informatico applicativo rispetto alle procedure di lavoro dellarea;
verifica e collauda le risultanze dei progetti di software realizzati dalle Direzioni
regionali
Cura listruttoria dei ricorsi e le funzioni di reporting per gli
Organi istituzionali relativamente allarea di competenza
Fornisce consulenza e assistenza ai fini della corretta ed omogenea
applicazione delle direttive centrali; assicura per gli aspetti di competenza lo
svolgimento delle verifiche ai fini dellindividuazione delle azioni correttive
DIREZIONE CENTRALE ORGANIZZAZIONE, PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DI
GESTIONE
Cura, nell'ambito delle politiche generali e degli obiettivi di piano,
lo sviluppo del sistema organizzativo aziendale, secondo un modello orientato al
miglioramento della qualità del servizio e basato su un approccio per processi, nonché
del sistema di pianificazione, programmazione e controllo gestionale, con modalità
orientate alla definizione di strumenti per lanalisi dellandamento della
gestione e per la rilevazione della soddisfazione del cittadino/utente.
Assicura il coordinamento dell'attività delle Sedi regionali in
termini di sviluppo organizzativo, di coerenza con le linee generali e di equilibrato
andamento dell'attività produttiva.
Assicura l'armonizzazione e la promozione dei fattori strutturali, dei
meccanismi di integrazione interni, dei processi di interconnessione e di sinergia con
Enti ed istituzioni esterne.
Effettua l'analisi dei fattori socio/economici e dei fattori
produttivi, per la definizione delle linee di programmazione degli obiettivi di gestione
dell'Ente nel medio/lungo termine, nonché per la pianificazione operativa pluriennale ed
annuale delle attività istituzionali e strumentali ai vari livelli di competenza.
Assicura l'operatività del sistema di controllo di gestione.
Formula le indicazioni per garantire la sicurezza dei sistemi
informativi automatizzati e lintegrità e la riservatezza dei dati in formato
elettronico.
Formula le specifiche organizzative in materia di applicazione delle
norme per la tutela della salute e la sicurezza fisica del personale, favorendo lo
sviluppo delle conoscenze a tutti i livelli per una puntuale ed attenta azione di
prevenzione contro i rischi di infortunio sul posto di lavoro.
Cura i rapporti con gli Organismi di assistenza e patrocinio dei
lavoratori attivi e pensionati e dei datori di lavoro, nonché con il Ministero del
lavoro. Cura la predisposizione delle convenzioni in materia di riscossione dei contributi
associativi e sindacali con le Confederazioni dei lavoratori autonomi, agricoli,
dipendenti e dei pensionati, effettuando controlli circa la loro corretta attuazione.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi.
A tal fine:
Predispone i piani operativi pluriennali ed annuali, da sottoporre agli
Organi, e cura le procedure di definizione del budget di gestione per le funzioni centrali
e periferiche e le relative attività di monitoraggio e controllo
Adegua il sistema di definizione degli indicatori di produzione e di
qualità del servizio in coerenza alle linee di indirizzo organizzativo e funzionale
dellEnte
Effettua la rilevazione e l'analisi dei carichi di lavoro; cura il
processo di definizione e di adeguamento degli standard; cura il processo di definizione e
di adeguamento degli indicatori per la rilevazione della soddisfazione dellutente
Sviluppa, in collaborazione con le altre funzioni interessate, i
processi di integrazione e interconnessione con organizzazioni esterne, definendo i
contenuti delle relative Convenzioni
Elabora e propone modelli organizzativi di riferimento, centrati sulla
qualità totale e la risposta ai bisogni del cittadino/utente, in coerenza con le
indicazioni del nuovo Regolamento di Organizzazione, al fine di favorire levoluzione
dellassetto strutturale dellEnte nelle logiche di modalità operative per
processi definendo le specifiche di qualità delle procedure e fornendo gli indirizzi di
regolazione dei processi gestionali. Sviluppa azioni di monitoraggio e verifica
dellattuazione delle linee di riorganizzazione
Partecipa allelaborazione dei criteri generali in materia di
formazione, addestramento e riconversione professionale. Collabora con la Direzione
centrale Sviluppo e Gestione Risorse Umane all'attuazione dei relativi programmi ed alle
connesse verifiche
Effettua il monitoraggio dei processi operativi ai fini di attivare gli
interventi necessari a fluidificare i rapporti e ad ottimizzare il servizio al cittadino
Partecipa, con le altre funzioni interessate, alla promozione del ruolo
e dell'immagine dell'Ente, alla definizione dei provvedimenti inerenti le dotazioni
organiche e la struttura professionale, il sistema premiante, l'assetto logistico e i
requisiti generali del lay-out degli uffici
Si aggiorna costantemente sulle metodologie e sulle tecniche di
organizzazione aziendale
DIREZIONE CENTRALE SVILUPPO E GESTIONE RISORSE UMANE
Cura l'elaborazione dei criteri generali di politica del personale, in
coerenza con il nuovo modello organizzativo dell'Ente definito dal Regolamento di
Organizzazione; la gestione dello stato giuridico ed economico; l'attuazione dei processi
di sviluppo professionale e di carriera del personale.
Cura gli adempimenti di gestione del personale della Direzione Generale
e quelli accentrati per economie di scala.
Assicura la tenuta dei rapporti con le Organizzazioni sindacali del
personale.
Definisce percorsi di professionalità/carriera per macroaree di
attività e per ciascun ruolo organizzativo, individuando percorsi di formazione
articolati per profili professionali.
Assicura, in concertazione con le altre strutture centrali e
periferiche e comunque nell'ambito dei criteri stabiliti dal Consiglio di Amministrazione,
l'individuazione delle risorse potenziali sulle quali sviluppare processi di formazione,
congruenti anche con le esigenze di mobilità funzionale e territoriale.
Assicura il controllo sulla regolarità dellazione amministrativa
negli uffici centrali e periferici in rapporto al complesso delle norme legislative,
regolamentari e procedurali; attiva i meccanismi per gli interventi di normalizzazione
delle situazioni, per la sanzione dei comportamenti, per il ristoro degli eventi dannosi.
Assicura lattività di supporto agli Organi attraverso Dirigenti
assegnati funzionalmente a ciascuno degli Organi stessi.
Cura la tenuta dei rapporti tecnici a livello governativo e
parlamentare per quanto riguarda le iniziative in materia di sicurezza sociale; cura le
attività di Osservatorio legislativo; coordina le iniziative per il riscontro alle
interrogazioni parlamentari e cura la predisposizione delle risposte.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi.
A tal fine:
Propone il quadro degli obiettivi e degli indirizzi generali di
politica del personale, promuovendo le opportune iniziative nelle sedi istituzionali
competenti
Sviluppa le analisi e le proposte in materia di stato giuridico ed
economico del personale
Individua, in collegamento con la Direzione centrale Organizzazione,
Pianificazione e Controllo di Gestione, i criteri metodologici di analisi e rilevazione
dei fabbisogni di personale, ai fini della determinazione delle dotazioni organiche dei
vari ruoli e qualifiche
Sviluppa il sistema di selezione del personale ai fini dell'ammissione
in servizio
Assicura la mobilità sul territorio a livello interregionale ed assume
i provvedimenti accentrati
Gestisce la programmazione di carriera, la mobilità nell'ambito delle
qualifiche, i profili professionali e le posizioni di lavoro, nonché la definizione dei
criteri per la valutazione del personale
Elabora i criteri generali in materia di provvedimenti disciplinari e
cura l'adozione dei provvedimenti disciplinari accentrati
Provvede agli accertamenti ispettivi sulle strutture centrali e
periferiche, secondo metodologie di ispezione ordinaria o di indagine mirata per singola
fattispecie
Predispone i criteri generali in materia di formazione, addestramento,
riconversione professionale e sviluppo del potenziale
Elabora, dintesa con la Direzione centrale Organizzazione,
Pianificazione e Controllo di Gestione i modelli di valutazione delle prestazioni di
lavoro sotto il profilo della proprietà delle mansioni, dell'onerosità e delle modalità
di esecuzione delle prestazioni
Predispone le istruzioni di carattere applicativo e fornisce consulenza
ed assistenza per gli uffici centrali e periferici nelle materie di competenza
Assume i provvedimenti di gestione amministrativa del personale della
Sede centrale ed i provvedimenti accentrati per economie di scala; rilascia le specifiche
tecnico-procedurali alle competenti strutture di analisi e progettazione per le procedure
automatizzate
Disciplina la concessione dei benefici assistenziali
Gestisce i trattamenti a carico dei Fondi integrativi di previdenza
degli ex dipendenti INPS, degli ex dipendenti degli Enti disciolti di cui all'art. 75 del
D.P.R. n. 761/1979 e alla legge n. 482/1988, degli ex dipendenti IACP, INCIS e ISES.
DIREZIONE CENTRALE FINANZA, CONTABILITA' E BILANCIO
Assicura, in relazione ai principi generali fissati dal Consiglio di
Indirizzo e Vigilanza e recepiti dal Consiglio di Amministrazione, il funzionamento del
sistema contabile integrato per la rilevazione dei dati contabili e finanziari, per la
formazione dei bilanci preventivi e consuntivi, per la gestione dei rapporti finanziari
con lo Stato e gli altri Enti, per la gestione dei flussi di cassa e per la gestione
budgettaria. Svolge gli adempimenti connessi alla contabilità della Direzione generale.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi.
A tal fine:
Garantisce il continuo aggiornamento della normativa, delle procedure e
delle registrazioni di contabilità generale, analitica, finanziaria e dei flussi di cassa
Assicura il reporting direzionale nelle materie di competenza
Predispone, anche sulla base degli elementi forniti dalle altre
Funzioni interessate, la proposta di bilancio da sottoporre agli Organi
Assicura i contatti con lEnte Poste e gli Istituti di Credito per
una corretta e funzionale gestione dei flussi economici e finanziari
Assicura gli adempimenti della contabilità della Direzione generale
Applica la normativa fiscale
Cura, in collegamento con le altre Funzioni interessate, gli
adempimenti relativi all'assistenza fiscale e ne coordina l'applicazione
DIREZIONE CENTRALE SISTEMI INFORMATIVI E TELECOMUNICAZIONI
Cura, nellambito degli obiettivi generali stabiliti dal Consiglio
di Amministrazione ed in coerenza con il nuovo modello organizzativo dellEnte
definito dal Regolamento di Organizzazione, lo sviluppo del sistema informativo aziendale,
l'integrazione con gli altri sistemi della Pubblica Amministrazione, i rapporti telematici
nonché l'evoluzione degli strumenti tecnologici per la reingegnerizzazione dei processi
produttivi.
Svolge il ruolo di regia nella realizzazione delle applicazioni
software e di indirizzo tecnologico ed applicativo.
Assicura l'integrazione efficace della tecnologia dell'informazione e
della tecnologia della comunicazione nel sistema informatico dell'Istituto e sviluppa il
sistema di telecomunicazioni, al fine di garantire l'efficienza della rete interna,
esterna ed internazionale.
Cura la gestione delle problematiche connesse alla partecipazione
dellIstituto ai programmi di sicurezza sociale dellUnione Europea e delle
altre Organizzazioni Internazionali nel campo della tecnologia dell'informazione.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi
A tal fine:
Propone ladeguamento del sistema informatico, centrale e
distribuito, in termini di hardware e software e di interconnessione sul territorio,
curando, in raccordo con le funzioni committenti, la regia della progettazione delle
procedure informatiche effettuate dalle Sedi regionali
Studia e realizza, in collaborazione con le altre funzioni interessate,
nuovi processi di comunicazione telematica con lutenza
Implementa i processi di integrazione informatica e telematica con la
Pubblica Amministrazione
Potenzia le condizioni di circolarità informativa tra le strutture
produttive
Sviluppa metodologie di erogazione di servizi a distanza attraverso la
comunicazione telefonica e le apparecchiature self-service;
Coordina lattività dei sistemi informatici regionali
Promuove, di concerto con la competente Direzione centrale, la
formazione professionale del personale informatico
Realizza gli studi di fattibilità, sulla base delle esigenze di
informatizzazione sottoposte dalle funzioni committenti, evidenziando il rapporto
costi-benefici, anche ai sensi dellart. 13 del D.Lgs. n. 39/1993
Cura i rapporti contrattuali inerenti la materia informatica in
applicazione del D.Lgs. n. 39/1993 e del Regolamento di contabilità
Cura i rapporti con le funzioni interessate ai fini
dellacquisizione delle informative e delle documentazioni necessarie per
lespletamento dei compiti affidati dallart. 10 del D.Lgs. 39/1993 al
Responsabile dei sistemi informatici automatizzati
DIREZIONE CENTRALE APPROVVIGIONAMENTI, LOGISTICA E GESTIONE PATRIMONIO
IMMOBILIARE
Cura, in ottemperanza agli obiettivi fissati dal Consiglio di
Amministrazione, il processo per l'approvvigionamento dei mezzi strumentali e per il
conferimento dell'appalto di servizi nonché le attività di gestione diretta del
patrimonio immobiliare e le funzioni di raccordo in materia di gestioni patrimoniali
affidate a terzi.
Individua, avvalendosi della collaborazione del Coordinamento Tecnico
Edilizio, i criteri per lo sviluppo dell'assetto logistico delle strutture operative in
termini di funzionalità e di ergonomia, predisponendo le necessarie indicazioni per le
Sedi regionali.
Sovraintende alle attività di monitoraggio, previste dallart. 13
del D.L.vo 12/2/93 n. 39, dei contratti "di grande rilievo" ai sensi
dellart. 17 del D.L.vo 39/93, per la progettazione, realizzazione, manutenzione,
gestione e conduzione operativa di sistemi informativi automatizzati.
Assicura la gestione dei servizi generali di supporto della Direzione
generale.
Adotta gli atti relativi allorganizzazione degli uffici di
livello dirigenziale di propria competenza e conferisce i relativi incarichi.
A tal fine:
Effettua ricerche e analisi di mercato, definisce gli standard ottimali
sotto il profilo economico dei beni e dei servizi da acquisire; propone il quadro
normativo di riferimento per l'attuazione delle procedure di approvvigionamento di beni e
servizi
Determina il quadro di riferimento finalizzato alla efficienza della
gestione amministrativa e reddituale del patrimonio immobiliare e cura le funzioni di
supporto per gli Organi per i raccordi con le Società costituite per la gestione o la
dismissione del patrimonio immobiliare e degli Stabilimenti termali
Sovrintende all'applicazione della normativa in materia di investimenti
e di gestione patrimoniale dei beni mobili e immobili
Propone convenzioni a carattere nazionale per le forniture e gli
appalti, come strumento ottimale di acquisizione di beni e servizi
Fornisce consulenza e assistenza tecnico-specialistica ai livelli
regionale e periferico
Stipula i contratti accentrati e sovraintende alla loro attuazione
Cura, per le aree di specifica competenza, l'attività istruttoria per
l'elaborazione dei piani e dei budget delle spese e degli investimenti; rileva le proposte
di budget trasmesse dalle Sedi regionali; formula il relativo budget di gestione, da
sottoporre al Consiglio di Amministrazione e, su indicazione del Direttore Generale,
provvede alla relativa distribuzione delle risorse di budget alle Sedi regionali
Assicura le funzioni di segreteria e di supporto tecnico per la
Commissione di Congruità Centrale prevista dalla deliberazione del Consiglio di
Amministrazione n.779 del 10.6.1997
RELAZIONI ESTERNE
Predispone il piano di comunicazione aziendale volto al rilancio
dell'immagine dell'Ente, in particolare nei confronti degli interlocutori istituzionali e
della clientela di riferimento.
Cura, in ottemperanza con gli specifici obiettivi fissati dagli Organi,
la divulgazione esterna ed interna di notizie concernenti lattività istituzionale.
Provvede alla gestione dei rapporti con la stampa e lemittenza
radio-televisiva.
Cura le relazioni esterne ai fini promozionali dellimmagine
dellEnte nel contesto economico-sociale.
Cura il sistema di comunicazioni e informazioni a mezzo conferenze
stampa, interviste, comunicati ed attraverso lutilizzazione delle tecniche più
avanzate in materia di comunicazioni di massa, settoriali ed ove possibile
individualizzate.
COORDINAMENTO GENERALE LEGALE
L'Avvocatura dell'Ente assicura, in piena autonomia tecnica e
professionale e con propri uffici, nonché nell'ambito delle politiche di gestione
dell'Ente stabilite dagli Organi e delle relative disposizioni attuative del Direttore
Generale, l'espletamento dei servizi legali connessi all'attuazione dei compiti
istituzionali, con particolare riferimento all'attività di recupero crediti e di gestione
del contenzioso.
Fornisce la consulenza tecnico-professionale agli Organi
dellIstituto ed al Direttore Generale sulla base degli indirizzi dagli stessi
stabiliti.
E' in relazione funzionale con la Direzione Centrale delle Entrate
Contributive in ordine ai risultati dell'attività di recupero crediti degli uffici legali
periferici nell'ambito del budget complessivo delle entrate.
Collabora con la Direzione delle Entrate Contributive e la Direzione
Centrale delle Prestazioni nella gestione del contenzioso relativo alle aree di rispettiva
competenza.
A tal fine:
Fornisce la consulenza tecnico-professionale agli Organi dell'Istituto
e alle strutture centrali e periferiche ed esercita l'attività professionale relativa al
contenzioso di competenza delle magistrature superiori, ovvero a competenze accentrate
Coordina l'attività degli uffici legali periferici in materia di
recupero crediti contributivi, nell'ambito del budget complessivo delle entrate, al fine
di assicurare il necessario riporto funzionale alla Direzione centrale delle Entrate
Contributive per i risultati complessivi
Sottopone proposte, per l'area professionale legale, per la definizione
delle strategie generali ed assicura l'attuazione degli indirizzi in materia di
pianificazione e gestione del budget, organizzazione e sviluppo risorse
Assicura il coordinamento dell'attività professionale periferica
predisponendo la normativa nelle materie di competenza e garantisce l'orientamento
uniforme nell'espletamento dell'attività professionale a livello centrale e periferico
Definisce le procedure di lavoro sotto il profilo tecnico-professionale
e provvede al rilascio delle specifiche procedurali alle competenti strutture di analisi e
progettazione informatica;
Cura l'informazione tecnico-professionale, la tenuta dei rapporti
culturali con il mondo scientifico e l'ordinamento giudiziario
COORDINAMENTO GENERALE MEDICO-LEGALE
Assicura, in piena autonomia tecnica e professionale e con propri
uffici, nonché nell'ambito delle politiche di gestione dell'Ente stabilite dagli Organi e
delle relative disposizioni attuative del Direttore Generale, l'espletamento dei processi
di attività medico-legale connessi all'attuazione dei compiti istituzionali, nonché
quelli derivanti da specifiche convenzioni.
E' in relazione funzionale con la Direzione centrale per le Prestazioni
per la verifica delle attività degli uffici sanitari periferici in relazione alle
problematiche concernenti l'erogazione di prestazioni connesse con lo stato di invalidità
degli interessati, nonché il sistema di controllo dei lavoratori assenti dal lavoro per
malattia.
A tal fine:
Esercita l'attività professionale e fornisce anche consulenza
tecnico-professionale agli Organi dell'Istituto ed alle strutture centrali e periferiche
Coordina l'attività degli uffici sanitari periferici in ordine alla
gestione delle problematiche concernenti l'erogazione di prestazioni connesse con lo stato
di invalidità degli interessati, nonché il sistema di controllo dei lavoratori assenti
dal lavoro per malattia, al fine di assicurare il necessario riporto funzionale alla
Direzione centrale per le Prestazioni
Sottopone proposte, per l'area professionale medico-legale, per la
definizione delle strategie generali e partecipa alla predisposizione e all'attuazione
degli indirizzi in materia di pianificazione e gestione del budget, organizzazione e
sviluppo risorse.
Assicura il coordinamento dell'attività professionale periferica,
predisponendo la normativa nelle materie di competenza e garantisce l'orientamento
uniforme nell'espletamento dell'attività professionale a livello centrale e periferico
Definisce le procedure di lavoro sotto il profilo dell'analisi
tecnico-professionale, e provvede al rilascio delle specifiche procedurali alle competenti
strutture di analisi e progettazione informatica;
Cura l'informazione tecnico-professionale e la ricerca; la tenuta dei
rapporti culturali con il mondo scientifico e l'integrazione con tutte le componenti del
sistema sanitario esterno
COORDINAMENTO GENERALE TECNICO EDILIZIO
Assicura, in piena autonomia tecnica e professionale e con propri
uffici, nonché nell'ambito delle politiche di indirizzo e di governo dell'Ente stabilite
dagli Organi e delle relative disposizioni attuative del Direttore Generale, la gestione
tecnica degli immobili e provvede ai relativi interventi di conservazione, adeguamento e
rinnovo di strutture, impianti e attrezzature.
E' in relazione funzionale con la Direzione centrale
Approvvigionamenti, Logistica e Gestione Patrimonio Immobiliare per lo sviluppo
dell'assetto logistico delle strutture operative in termini di funzionalità e di
ergonomia.
A tal fine:
Cura l'elaborazione ed il controllo dei programmi e dei relativi piani
analitici e sovrintende all'esercizio delle competenze attribuite ai professionisti
tecnici dalle disposizioni legislative, e relativi regolamenti applicativi, in materia di
Opere Pubbliche
Fornisce la consulenza tecnico-professionale agli Organi dell'Istituto
e alle strutture centrali e periferiche ed esercita l'attività professionale relativa a
competenze accentrate
Coordina l'attività degli uffici tecnici regionali al fine di
assicurare il riporto funzionale alla Direzione centrale Approvvigionamenti, Logistica e
Gestione Patrimonio Immobiliare per lo sviluppo dell'assetto logistico delle strutture
operative in termini di funzionalità e di ergonomia
Sottopone proposte, per l'area professionale di competenza, per la
definizione delle strategie generali ed assicura l'attuazione degli indirizzi in materia
di pianificazione e gestione del budget, organizzazione e sviluppo risorse.
Effettua studi e ricerche in materia di ottimizzazione degli standard e
di normativa tecnica e tecnico-legale relativa ai settori di intervento ed assicura il
coordinamento dell'attività professionale periferica, predisponendo le direttive e le
procedure di lavoro nelle materie di competenza e garantendo l'orientamento uniforme
nell'espletamento dell'attività professionale a livello centrale e periferico
Cura, per le materie di competenza, i rapporti con gli Ordini ed i
Collegi professionali, con le Amministrazioni pubbliche e con gli Enti istituzionalmente
preposti alle attività di controllo e di rilascio di autorizzazioni
Cura l'informazione tecnico-professionale e la tenuta dei rapporti
culturali con il mondo scientifico
COORDINAMENTO GENERALE STATISTICO-ATTUARIALE
Assicura l'espletamento delle funzioni statistico-attuariali connesse
alla attuazione dei compiti istituzionali. Provvede, per le funzioni di supporto alle
politiche di gestione dell'Ente, alla costituzione e alla gestione di banche dati
statistiche, alle interconnessioni con i sistemi informativi di istituzioni esterne,
all'analisi e alla elaborazione dei relativi dati statistici.
A tal fine:
Fornisce la consulenza tecnico-professionale attuariale agli Organi
dell'Istituto e alle strutture centrali e periferiche
Cura le analisi delle connessioni sotto il profilo macroeconomico tra
il sistema previdenziale e l'economia del paese e definisce modelli previsionali a
medio-lungo termine
Cura le analisi e la predisposizione di elaborazioni statistiche ed
attuariali generali relative all'attività istituzionale
Cura le analisi inerenti ai provvedimenti legislativi; effettua
analisi, valutazioni ed elaborazioni statistiche ed attuariali connesse ai bilanci
preventivi e consuntivi
Cura la progettazione, lo sviluppo e la gestione di banche dati
statistiche di derivazione dal sistema informatico generale relativamente alle aree
contributi e prestazioni
Elabora i criteri metodologici connessi al collegamento tra gli archivi
dell'Ente e quelli di altre istituzioni pubbliche e organizzazioni sociali, in termini di
informazione logica e di compatibilità dei rispettivi sistemi informativi
Effettua l'analisi delle risultanze statistiche delle banche dati e
cura la predisposizione della relativa documentazione
Sottopone proposte, per l'area professionale di competenza, per la
definizione delle strategie generali ed assicura l'attuazione degli indirizzi in materia
di pianificazione e gestione del budget, organizzazione e sviluppo risorse
Cura l'informazione statistica, la tenuta dei rapporti culturali con il
mondo scientifico e l'integrazione con le istituzioni e gli organismi operanti nell'area
statistico attuariale, nonché i rapporti con il Sistema statistico nazionale
SEDI REGIONALI
La Direzione regionale svolge le funzioni di gestione del sistema di
produzione dei servizi istituzionali espletati dalle strutture operative collocate presso
la Sede regionale e di quelle dislocate nel territorio provinciale.
La Direzione regionale svolge le proprie attività nellambito
degli obiettivi ed utilizzando le risorse assegnate con il budget di gestione, nonché in
conformità agli indirizzi normativo-procedurali impartiti dal Direttore Generale e della
Direzioni centrali responsabili della progettazione e dello sviluppo delle attività
istituzionali.
In particolare la Direzione regionale, a livello di Sede regionale:
effettua le analisi di contesto socio-economico anche ai fini del miglioramento
dellofferta di servizio e della rappresentazione a livello centrale delle esigenze,
specificità e operatività del proprio territorio;
attribuisce gli incarichi di direzione delle Sedi sulla base delle indicazioni fornite
dal Direttore Generale, dopo lespletamento delle procedure previste dalla delibera
consiliare n. 1659 del 9.12.97
definisce gli ambiti delle funzioni manageriali presso la Sede regionale e presso
ciascuna Sede ed attribuisce i relativi incarichi al personale dirigente;
elabora e formula la proposta complessiva di budget regionale, nellambito delle
Conferenze dei dirigenti della regione, da sottoporre al Direttore Generale, individuando
le priorità operative delle diverse strutture produttive ed i fabbisogni di risorse
umane, tecnologiche e strumentali;
cura il sistema di relazioni con gli organismi periferici a livello regionale, anche in
relazione alle esigenze di attivazione delle sinergie interistituzionali;
rappresenta a livello centrale e soddisfa a livello delle strutture produttive le
esigenze di indirizzo normativo/istituzionale;
definisce gli indirizzi e la consulenza dellazione formativa, per la crescita e lo
sviluppo delle strutture produttive, secondo le linee della nuova architettura
organizzativa;
cura le attività attinenti alla contabilità generale, analitica ed ai flussi di cassa;
assicura le funzioni di acquisizione dei beni, opere e forniture; di gestione del
patrimonio immobiliare nellambito del budget di gestione e secondo i criteri e le
specifiche regolamentari, nonché di consulenza statistico/attuariale;
realizza, nellambito della pianificazione generale, progetti di sviluppo software;
gestisce le infrastrutture informatiche e gli archivi, ed assicura lassistenza
tecnica sulla rete produttiva;
cura la realizzazione del budget assegnato ai fini del conseguimento degli obiettivi di
piano e della razionale utilizzazione delle risorse su tutto il territorio regionale,
attivando linee di intervento correttivo nelle aree che evidenziano situazioni di
squilibrio funzionale;
in collegamento con i dirigenti dislocati sul territorio attiva progetti di
miglioramento organizzativo e funzionale, ai fini di favorire lo sviluppo di processi
innovativi e la socializzazione di esperienze positive a tutto il contesto regionale;
verifica landamento dellattività produttiva al fine di una corretta ed
incisiva gestione del sistema di compensi incentivanti;
assicura al Comitato regionale il supporto di analisi normative, di conoscenza del
quadro socio/economico e di contesto aziendale in ambito regionale;
assicura le funzioni di segreteria e di supporto tecnico per le Commissioni di
congruità regionali previste dalla deliberazione del Consiglio di Amministrazione n.779
del 10.6.1997;
assicura, nellambito della pianificazione generale, lapplicazione delle
norme per la tutela della salute e la sicurezza fisica del personale delle Sedi e delle
Agenzie di produzione di competenza.
A livello di Direzione provinciale e di Direzione sub-provinciale cura:
il coordinamento delle Agenzie di produzione dislocate sul territorio, assicurando in
particolare le funzioni di comunicazione interna/esterna, le funzioni di sviluppo
organizzativo e di qualità dei servizi, lefficienza della rete di servizio, nonché
lapplicazione delle norme di sicurezza;
il governo delle risorse umane, strumentali e logistiche;
il controllo della produzione e della legittimità e regolarità degli atti ;
il monitoraggio dei flussi contabili e finanziari;
lo sviluppo dellazione formativa;
le attività di prevenzione/accertamento dellevasione e dellelusione
contributiva, nonché le attività di gestione di recupero crediti per le situazioni di
sofferenza creditizia;
lattività medico/legale;
lattività legale;
lo sviluppo, in qualità di datore di lavoro, delle attività per lapplicazione
delle norme per la tutela della salute e la sicurezza fisica del personale della sede e
delle Agenzie di produzione di competenza.
A livello di Direzione provinciale cura:
le funzioni di collegamento con il Comitato Provinciale INPS e con gli altri organismi
provinciali, il coordinamento attuativo delle strutture produttivo sullintero
territorio provinciale ed ogni altra funzione collegata allincarico specifico.
La Sede regionale per il Lazio assicura le attività di gestione,
produzione, controllo e monitoraggio, attraverso una propria direzione di Sede e
specifiche Agenzie di produzione, per gli assicurati dei Fondi Speciali di previdenza
gestiti in maniera accentrata.
AGENZIE DI PRODUZIONE
Le Agenzie di produzione provvedono agli adempimenti connessi al ciclo
operativo di erogazione delle prestazioni, di riscossione dei contributi ed alle connesse
attività amministrative e contabili, nonché delle attività di supporto al funzionamento
delle Agenzie stesse.
L'attività delle Agenzie si svolge attraverso i processi di:
gestione dell'utente assicurato/pensionato, quale complesso di attività inerenti alla
costituzione, variazione ed utilizzo del conto assicurativo che si realizza sia con il
compimento delle richieste di servizio sia con la connessa consulenza;
gestione del soggetto contribuente, quale complesso di attività operative e informative
che riguardano tutti gli aspetti del rapporto contributivo, dalla fase costitutiva a
quella conclusiva, compresa la gestione dei crediti ed il loro recupero, e tutti i
rapporti di natura tecnica amministrativa e contabile nascenti dall'obbligo contributivo.
LAgenzia di produzione risponde, nei confronti del direttore
della Sede provinciale o subprovinciale:
della realizzazione degli obiettivi di produzione assegnati;
della corretta applicazione delle norme, delle procedure e delle direttive impartite dai
dirigenti;
della corretta utilizzazione delle risorse assegnate, nel rispetto dei criteri di
organizzazione e di ergonomia del lavoro predefiniti;
delladozione degli atti e dei provvedimenti relativi al processo produttivo di
competenza e della gestione del relativo procedimento;
della garanzia del rispetto dei modelli di comportamento nelle relazioni con il cliente.