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Pubblicazione: 16 novembre 2017 Ultimo aggiornamento: 12 agosto 2021
Cos'è
Il Casellario dell’assistenza, istituito presso l’INPS con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, costituisce l’anagrafe generale delle posizioni assistenziali.
È lo strumento di raccolta, conservazione e gestione dei dati sulle prestazioni sociali erogate dall’INPS e dagli altri enti erogatori, nonché delle informazioni utili alla presa in carico dei soggetti aventi titolo alle medesime prestazioni, incluse le informazioni sulle caratteristiche personali e familiari e sulla valutazione del bisogno.
A chi è rivolto
Il servizio si rivolge a tutti gli enti centrali dello Stato, gli enti locali, gli organismi gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie, che erogano prestazioni sociali agevolate (condizionate ISEE) e non agevolate, anche quando accompagnate da valutazione multidimensionale del soggetto preso in carico dai servizi sociali professionali.
Come funziona
La prima sezione del Casellario dell’assistenza, la banca dati delle Prestazioni Sociali Agevolate (PSA) condizionate all’ISEE, è stata istituita con il decreto direttoriale INPS 10 aprile 2015, n. 8 (pdf 918KB), in attuazione del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze 8 marzo 2013.
Le altre banche dati che compongono il Casellario sono state istituite con il decreto direttoriale INPS 15 settembre 2016, n. 103 (pdf 1,1MB), in attuazione del decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 16 dicembre 2014, n. 206 (pdf 328KB).
Si tratta della banca dati delle Prestazioni Sociali (PS) e della banca dati delle Valutazioni Multidimensionali (VM). Quest’ultima è articolata a sua volta in tre sezioni corrispondenti ad altrettante distinte aree di utenza:
- infanzia, adolescenza e famiglia (SINBA);
- disabilità e non autosufficienza (SINA);
- povertà, esclusione sociale e altre forme di disagio (SIP). Tale modulo è stato solo oggetto di sperimentazione.
Gli enti erogatori sono obbligati a trasmettere all’INPS telematicamente (via web o in cooperazione applicativa) i dati e le informazioni contenute nei propri archivi e banche dati, per la realizzazione di una base conoscitiva per la migliore gestione della rete dell’assistenza sociale, dei servizi e delle risorse.
L’articolo 24, decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 (pdf 200KB) ha istituito il Sistema Informativo Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS), una cui componente è il Sistema informativo delle prestazioni e dei bisogni sociali, che integra e sostituisce il Casellario dell’assistenza.
La norma ha previsto implementazioni del sistema, finalizzate a creare una più ampia rete di informazioni integrate anche con quelle raccolte in altre banche dati (es. Sistema informativo ISEE).
Con lo stesso decreto sono state introdotte anche specifiche sanzioni per il mancato invio dei dati, che costituisce illecito disciplinare e può determinare responsabilità erariale del funzionario responsabile dell’invio.
È possibile reperire la documentazione utile all’interno della sezione dedicata.