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Pubblicazione: 3 marzo 2020 Ultimo aggiornamento: 30 dicembre 1
Per ridurre il rischio di evasione contributiva e di dumping negli appalti della pubblica amministrazione, INPS ha sviluppato la propria Banca dati degli appalti, nuova piattaforma tecnologica per il monitoraggio integrato, presentata il 2 marzo dall’INPS nel convegno “Un nuovo percorso sistemico con la Banca Dati Appalti” che si è tenuto a Palazzo Wedekind, a Roma.
La piattaforma, realizzata con la collaborazione di alcune tra le più grandi aziende del Paese, rappresenta un nuovo approccio per la ripartizione della responsabilità economica tra appaltante ed appaltatore, ai fini di una tutela maggiore dei lavoratori impiegati. Obiettivo di questo nuovo strumento è garantire la responsabilità solidale negli appalti.
Nel convegno di presentazione, aperto dal Presidente INPS Pasquale Tridico, sono intervenuti Vincenzo Tedesco, Direttore centrale Entrate INPS, Daniela Silvestris, dirigente della Direzione centrale Entrate INPS, Lorenzo Rinaldi, dirigente della Direzione centrale Tecnologia, informatica e innovazione INPS, Maria Magri, Confindustria e Alda Paola Baldi, Procurement Italy Enel.
"Abbiamo una legislazione efficiente in tema di appalti – ha dichiarato il Presidente Tridico - che obbliga il committente in solido con l'azienda che ha l'appalto a pagare retribuzione e contributi ai lavoratori impiegati nell'appalto. Quello che facciamo oggi è associare a ogni appalto un codice unico che ne permetta la tracciabilità continua. Il vantaggio è enorme in termini di trasparenza dei contributi versati. Ci impegniamo quindi a promuovere un intervento normativo per rendere obbligatoria la Banca dati appalti".