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Pubblicazione: 15 febbraio 2024
Sono stati pubblicati i dati di novembre 2023 dell’Osservatorio sul precariato. Le assunzioni nel settore privato nei primi undici mesi del 2023 sono state 7.649.869, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,2%).
LA DINAMICA DEI FLUSSI
Il risultato è dovuto alla somma algebrica tra gli andamenti positivi delle assunzioni di contratti di lavoro intermittente (+5%), a tempo determinato (+3%), stagionali (+1%) e quelli negativi a tempo indeterminato (-3%), di apprendistato (-5%) e contratti in somministrazione (-6%).
Le trasformazioni da tempo determinato nel corso dei primi unici mesi del 2023 sono risultate 709.716, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+3%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 91.204, in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15%).
Le cessazioni sono state 6.805.822, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1%). Concorrono a questo risultato i contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato (-5%) e i contratti in apprendistato (-4%). In controtendenza invece risultano i contratti stagionali (+1%), i contratti a tempo determinato (+2%) e quelli di lavoro intermittente (+3%).
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a novembre 2023 si attesta alle 16.652 unità, in aumento del 23% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 251 euro.
I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano 12.201, valore stabile rispetto a novembre 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 180 euro.