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Osservatorio sul mercato del lavoro: i dati di giugno 2025

Nel primo semestre dell’anno, registrato un saldo positivo pari a 352mila nuove occupazioni nel settore privato

Pubblicazione: 25 settembre 2025

Sono stati pubblicati i dati di giugno 2025 dell’Osservatorio sul mercato del lavoro, strumento di rilevazione e analisi dei movimenti dei rapporti di lavoro – assunzioni, trasformazioni e cessazione – e delle prestazioni di lavoro occasionale.

A giugno 2025 si registra un saldo annualizzato positivo pari a 352mila posizioni di lavoro del settore privato. Il dato è calcolato come somma delle differenze tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi e rappresenta la variazione tendenziale su base annua delle posizioni di lavoro. I contratti a tempo indeterminato pesano per oltre il 92% su questa variazione tendenziale con un saldo pari a +325mila rapporti di lavoro, per le altre tipologie contrattuali la variazione è risultata anch’essa positiva e pari a +27mila rapporti di lavoro, su questo dato hanno inciso da un lato gli incrementi dei rapporti di lavoro intermittenti (+29.000), stagionali (+15mila) e in somministrazione (+6mila), mentre sono risultati in calo i rapporti di lavoro in apprendistato (-11.000) e a tempo determinato (-12mila).

La dinamica dei flussi

Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo semestre del 2025 sono state 4.253.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-2,6%). Tale tendenza ha riguardato tutte le tipologie contrattuali - i contratti in apprendistato (-8,3%), a tempo indeterminato (-6,2%), in somministrazione (-4,2%), a tempo determinato (-2,9%) – ad eccezione dei contratti di lavoro stagionale (+1%) e intermittente (+3,6%).

Le trasformazioni da tempo determinato tra gennaio e giugno 2025 sono risultate 405mila, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+5%). In aumento anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+7%), passate da 55mila nel primo semestre 2024 a 59mila nello stesso periodo del 2025.

Le cessazioni nei primi sei mesi del 2025 sono state 3.316.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,9%). Concorrono a questo risultato i contratti in apprendistato (-7%), i contratti in somministrazione (-5%), i contratti a tempo indeterminato e determinato (-4%) e i contratti stagionali (-1,3%); in controtendenza solo i contratti di lavoro intermittente (+5%).

Le agevolazioni ai rapporti di lavoro 

Nel corso dei primi sei mesi del 2025 le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati – comprendenti sia nuove assunzioni che variazioni contrattuali – registrano una crescita significativa pari al +24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (esclusa la misura Decontribuzione sud in quanto non più valida per le nuove attivazioni avvenute dal 1° luglio 2024). Tale aumento coinvolge le attivazioni con esonero contributivo giovani (+58%) e le Altre misure (+7%), mentre per l’incentivo donne si registra una flessione (-2%). Queste variazioni sono riconducibili, in larga parte, alla proroga dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2027 degli esoneri totali per i giovani e le donne (ai sensi del decreto legislativo 60/2024 e della legge 207/2024).

Focus rapporti in somministrazione

Nel report è presente una tavola che espone gli andamenti dei rapporti di somministrazione distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine. Nel corso dei primi sei mesi del 2025, rispetto al corrispondente periodo del 2024, sono diminuite sia le assunzioni a tempo indeterminato -22% che quelle a termine del -3%.

Per le cessazioni si rileva una flessione per quelle a termine -6% e un aumento per i contratti a tempo indeterminato +2%.

Il saldo annuale è risultato positivo a giugno 2025 (+6mila), esito della somma algebrica tra il saldo negativo delle posizioni di somministrazione a tempo indeterminato (-19mila) e quello positivo delle posizioni a termine (+25mila).

Il lavoro occasionale 

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a giugno 2025 si attesta intorno alle 21mila unità, in aumento del +2,3% rispetto allo stesso mese del 2024; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 246 euro.

Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a giugno 2025 risultano circa 10mila, in diminuzione (-2,9%) rispetto a giugno 2024; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 177 euro.