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Pensione di inabilità agli invalidi civili
Tutte le informazioni che riguardano la domanda di pensione per persone con inabilità lavorativa totale e invalidi totali in stato di bisogno economico in possesso di requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.
Dettaglio
Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 31 luglio 2025
La pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e che si trovano in stato di bisogno economico.
Il beneficio è corrisposto agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia.
Decorrenza e durata
La pensione viene corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.
QUANTO SPETTA
Per il 2025 l’importo della pensione è di 336 euro e viene corrisposto per 13 mensilità.
Il limite di reddito personale annuo è pari a 19.772,50 euro.
La misura della prestazione, in condizioni particolari di reddito, può essere incrementata di un importo mensile stabilito dalla legge (maggiorazione ex art. 70 legge 388/2000).
Ai fini dell’accertamento del requisito reddituale si considerano i redditi personali soggetti ad IRPEF. In sede di prima liquidazione si considerano i redditi dell’anno in corso dichiarati dall’interessato in via presuntiva. Per gli anni successivi si considerano, per le pensioni, i redditi percepiti nell’anno solare di riferimento, se derivanti da pensione, mentre per le altre tipologie di redditi gli importi percepiti nell' anno precedente.
Al compimento dell’età anagrafica per il diritto all’assegno sociale (per il 2025 pari a 67 anni), la pensione di inabilità si trasforma in assegno sociale sostitutivo.
I requisiti per richiedere la prestazione
La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti:
- riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
- reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge (per il 2025: 19.772,50 euro);
- età compresa tra i 18 e i 67 anni;
- cittadinanza italiana;
- per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
- per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
- residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
La pensione spetta anche se l’invalido è ricoverato in un istituto pubblico che provvede al suo sostentamento.
La pensione di inabilità è compatibile con le prestazioni erogate a titolo di invalidità per causa di guerra, di lavoro o di servizio, purché sia stata riconosciuta per una patologia o menomazione diversa.
È compatibile con pensioni dirette di invalidità erogate dall’Assicurazione Generale Obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti, dalle gestioni pensionistiche per i lavoratori autonomi e da ogni altra pensione obbligatoria per i lavoratori dipendenti.
È compatibile con l'attività lavorativa.
Come richiedere la prestazione
Per ottenere la prestazione è necessario anzitutto che la minorazione sia stata riconosciuta nel verbale rilasciato dall’apposita commissione medico legale al termine dell’accertamento sanitario.
Dal 1° gennaio 2025, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, i soggetti domiciliati o residenti in una delle seguenti nove province:
- Catanzaro;
- Frosinone;
- Salerno;
- Brescia;
- Firenze;
- Forlì-Cesena;
- Perugia;
- Sassari;
- Trieste.
E, a partire dal 30 settembre 2025, anche nelle 11 province di:
- Alessandria;
- Lecce;
- Genova;
- Isernia;
- Macerata;
- Matera;
- Palermo;
- Teramo;
- Vicenza;
- Trento;
- Aosta.
Per l’accertamento della propria condizione di disabilità devono recarsi presso un medico certificatore, il quale provvede alla compilazione e all’invio telematico all’INPS del certificato medico introduttivo. A ciò fa seguito l’accertamento sanitario, senza necessità dell’invio di una domanda amministrativa da parte del cittadino.
Per tutti i residenti al di fuori delle province sperimentali, la procedura previgente rimane invariata fino al 31 dicembre 2026. In questi casi resta obbligatoria, fino a tale data, la trasmissione all’INPS della domanda amministrativa di invalidità civile a cui si dovrà abbinare il certificato medico introduttivo preliminarmente inviato dal medico certificatore.
Nella domanda di avvio del procedimento devono essere inseriti anche i dati socioeconomici: eventuali ricoveri, svolgimento di attività lavorativa, dati reddituali, indicazione delle modalità di pagamento e della delega alla riscossione di un terzo o in favore delle associazioni.
L’iter di riconoscimento si conclude con l’invio da parte dell’INPS del verbale di invalidità civile tramite raccomandata A/R o all’indirizzo PEC, se fornito dall’utente, e resta disponibile nel servizio Cassetta postale online.
INVIO DELLA DOMANDA
La domanda può essere presentata direttamente online sul sito dell’INPS, con accesso tramite SPID/CIE/CNS, oppure tramite un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).
Con l’eccezione delle domande di aggravamento, non è possibile presentare una nuova domanda per la stessa prestazione fino a quando non sia esaurito l’iter di quella in corso o, in caso di ricorso giudiziario, finché non sia intervenuta una sentenza passata in giudicato.
Tempi di conclusione del procedimento
Il termine entro il quale si deve concludere il procedimento di liquidazione della prestazione economica è di 45 giorni decorrenti dalla data di presentazione della domanda di pagamento, completa di tutti i dati obbligatori.