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Pubblicazione: 23 giugno 2025
Il cedolino della pensione è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’INPS e di conoscere le ragioni per cui tale importo può variare.
Si riportano di seguito le principali informazioni sul cedolino della pensione di luglio 2025.
La data di pagamento
Le pensioni vanno in pagamento il primo giorno del mese bancabile, con l’unica eccezione di gennaio, con un unico mandato di pagamento comprensivo di tutte le prestazioni pensionistiche e assistenziali del titolare.
Il pagamento del rateo di pensione del mese di luglio 2025 avverrà con valuta 1° luglio.
Si ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Pertanto, nel caso in cui l’importo superi tale limite, l’interessato è tenuto a comunicare all’INPS il rapporto finanziario sul quale ottenere il pagamento. La comunicazione può essere effettuata attraverso il sito dell’Istituto utilizzando il servizio “Cambiare le coordinate di accredito della pensione”.
Pagamento della quattordicesima
Con la rata di luglio l’INPS corrisponderà d’ufficio anche la somma aggiuntiva, cioè la quattordicesima, a circa tre milioni di pensionati di tutte le gestioni che si trovano nelle condizioni previste dalla legge, tra cui il requisito reddituale.
I beneficiari riceveranno una comunicazione che chiarisce che la prestazione è corrisposta in via provvisoria. L’effettivo diritto sarà poi verificato sulla scorta dei dati reddituali consolidati.
La comunicazione viene inviata attraverso i seguenti canali:
- modello “Obis/M”;
- cedolino della pensione con nota informativa;
- messaggio SMS, in presenza di contatti validi.
Nel caso in cui i beneficiari abbiano ancora in corso il recupero su pensione della quattordicesima erogata negli anni precedenti e risultata non dovuta, il debito residuo verrà recuperato, in tutto o in parte, sulla quattordicesima del 2025.
Chi perfezionerà il requisito anagrafico entro il 31 dicembre o diviene titolare di pensione nel corso dell’anno potrà ottenere il pagamento della quattordicesima d’ufficio, con la mensilità di dicembre, sempre a condizione di rientrare nei limiti reddituali.
Chi non riceve la quattordicesima e ritiene di averne diritto, può in ogni caso presentare domanda online tramite il servizio, utilizzando le proprie credenziali di accesso.
In alternativa, può rivolgersi a un patronato, che fornisce assistenza gratuita.
Recupero indennità 200 euro e 150 euro
A partire dalla rata di pensione di luglio inizia il recupero delle indennità di 200 euro e 150 euro (indennità una tantum decreto-legge 50/2022 e decreto-legge 144/2022) che siano risultate indebite all’esito delle verifiche reddituali.
Nel precisare che, in qualche caso, il recupero è stato già avviato dal rateo di pensione di giugno, si informa che il recupero viene effettuato con una trattenuta mensile su pensione di 50 euro.
Con la rata di luglio viene effettuato il pagamento di tutte le mensilità del secondo semestre 2025 e della tredicesima delle pensioni di importo compreso fra 10,01 euro a 90 euro mensili.
Trattenute fiscali: conguaglio di fine anno 2024, addizionali regionali e comunali, tassazione 2025
A fine 2024 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo), sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.
Se nel corso del 2024 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e febbraio 2025, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.
Qualora i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2025 siano risultati insufficienti per il recupero totale, prosegue con le trattenute sui ratei mensili successivi fino all’estinzione del debito.
Nel solo caso di pensionati con importo annuo complessivo dei trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per il quali il ricalcolo delle ritenute erariali ha determinato un conguaglio a debito di importo superiore a 100 euro, la rateazione viene comunque estesa fino alla mensilità di novembre (articolo 38, comma 7, decreto-legge 78/2010, convertito con modificazioni nella legge 122/2010).
Per quanto riguarda le prestazioni fiscalmente imponibili, anche sul rateo di luglio, oltre all’IRPEF mensile, vengono trattenute le addizionali regionali e comunali relative al 2024.
Le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.
Le somme conguagliate sono state certificate nella Certificazione Unica 2025.
Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.