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I fondi negoziali

Tutte le informazioni che riguardano i fondi negoziali, vale a dire una delle tipologie di forme pensionistiche complementari. Hanno l'obbligo di fornire a ciascun aderente un'informazione chiara sull'andamento della posizione individuale.

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Dettaglio

Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 22 marzo 2023

I fondi negoziali sono una delle tipologie di forme pensionistiche complementari. In particolare:

  • hanno origine da un accordo contrattuale dove hanno un ruolo fondamentale le associazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro;
  • non hanno scopo di lucro;
  • hanno solitamente natura di associazione. Dopo l'adesione il lavoratore diventa associato e partecipa alla vita del fondo eleggendo i propri rappresentanti nell'assemblea dei delegati, che sceglie gli amministratori.

Dispongono di propri organi sociali. Devono avere uno statuto e un regolamento elettorale per l'elezione dei delegati che compongono l'assemblea.

Hanno l'obbligo di fornire periodicamente a ciascun aderente, nei termini di legge, un'informazione chiara e trasparente sull'andamento della posizione individuale e sulle attività generali dei fondi stessi. 

Come si finanziano e come funzionano

La posizione di previdenza complementare di ciascun aderente viene alimentata con contribuzioni versate periodicamente, di norma mediante trattenute mensili sulla busta paga, e con accantonamenti di TFR, che nel caso si tratti di un dipendente pubblico gestito dall'INPS, vengono accantonati figurativamente presso l'INPS stesso e conferiti al fondo alla cessazione del rapporto di lavoro.

Il versamento al fondo è, quindi, costituito da:

  • un contributo a carico del datore di lavoro;
  • un contributo a carico del lavoratore;
  • una quota o tutto il TFR secondo i casi stabiliti dalla legge e dai contratti collettivi.

L'aliquota della contribuzione è definita in sede di contrattazione collettiva.

contributi, le quote di TFR e i rendimenti maturati costituiscono il montante individuale dal quale scaturisce la prestazione.

Le risorse raccolte dai fondi pensione vengono investite nei mercati finanziari per produrre un rendimento che va ad aggiungersi alla contribuzione versata.

Analogo procedimento è previsto per gli accantonamenti figurativi contabilizzati presso l'INPS.

Per garantire la finalità previdenziale dell'investimento esistono una serie di norme di tutela presso i fondi pensione:

  • obbligo di individuazione dei gestori in base a una selezione a evidenza pubblica condotta con criteri determinati dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip);
  • obbligo di individuazione di una banca presso la quale deve essere depositato il patrimonio (liquidità e titoli);
  • criteri e limiti per gli investimenti;
  • regole di gestione dei conflitti di interesse;
  • compiti di ispezione e controllo affidati all'autorità pubblica di vigilanza (Covip).

Gli organi del fondo

I fondi negoziali sono amministrati dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Gli organi del fondo sono:

  • assemblea dei soci, organo eletto dagli aderenti. I principali compiti sono l'elezione del consiglio di amministrazione, l'approvazione del bilancio e delle modifiche statutarie e le decisioni in materia di scioglimento del fondo;
  • consiglio di amministrazione, organo esecutivo;
  • presidente, eletto in seno al consiglio, ha la rappresentanza legale del fondo;
  • collegio dei revisori, organo che svolge funzioni di controllo sull'attività del fondo.

Per legge i componenti degli organi di amministrazione e controllo devono avere specifici requisiti di onorabilità e professionalità. Gli organi sono a composizione paritetica, deve cioè essere garantita uguale rappresentanza ai datori di lavoro e ai lavoratori associati.

I lavoratori del pubblico impiego come i lavoratori del settore privato, possono costruirsi un trattamento di previdenza complementare aderendo a un fondo negoziale o a una delle forme di previdenza individuali.

I fondi negoziali dedicati ai dipendenti pubblici

Attualmente i fondi negoziali dedicati ai dipendenti pubblici sono:

  • Espero, per i dipendenti del comparto scuola;
  • Fondemain (già Fopadiva), fondo a carattere locale della Valle d'Aosta al quale possono aderire, oltre ai dipendenti delle aziende private, anche i dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
  • Laborfonds, fondo a carattere locale del Trentino Alto Adige al quale possono aderire, oltre ai dipendenti delle aziende private, anche i dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
  • Perseo Sirio, nato dalla fusione del fondo Perseo e del fondo Sirio precedentemente istituiti per il personale delle regioni, degli enti locali e del Servizio sanitario nazionale, nonché per il personale dei ministeri, della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle agenzie fiscali, degli enti pubblici non economici, dell'università e della ricerca, del Cnel e dell'Enac;
  • Fondo pensione complementare dei Giornalisti, fondo al quale possono aderire, oltre ai giornalisti dipendenti di aziende private e professionisti, anche i giornalisti dipendenti delle pubbliche amministrazioni;
  • Prevedi, fondo al quale possono aderire, oltre ai lavoratori edili del settore privato, anche i lavoratori con contratto degli edili in servizio presso le amministrazioni pubbliche.

Al momento non dispongono ancora di fondi negoziali i dipendenti il cui rapporto di lavoro non è disciplinato dai contratti collettivi di lavoro. Vale a dire:

  • personale delle Forze armate;
  • personale delle Forze di polizia a ordinamento civile e militare;
  • magistrati;
  • docenti e ricercatori universitari;
  • avvocati dello Stato;
  • personale della carriera diplomatica e prefettizia;
  • Vigili del fuoco.

Tali lavoratori possono comunque aderire a forme pensionistiche complementari di tipo individuale ed eventualmente, una volta costituito il fondo negoziale di categoria, trasferirvi la posizione di previdenza complementare maturata.