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Ministri di culto
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Pubblicazione: 22 novembre 2019 Ultimo aggiornamento: 21 luglio 2025
Cos’è
Il Fondo di previdenza del clero secolare e dei ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica (Fondo Clero), istituito con legge 903/73, costituisce una forma previdenziale compatibile con l'Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) per le pensioni di invalidità, vecchiaia e ai superstiti e con altre forme di previdenza sostitutive, esclusive o esonerative dell'AGO.
La contribuzione al Fondo Clero ha natura obbligatoria e scaturisce dallo status di ministro di culto, ai sensi dell’articolo 5, legge 903/73. Questo status deve essere attestato dall’ordinario che esercita sul medesimo la giurisdizione secondo le norme del diritto canonico.
Ne deriva che tale ordinario e le figure equiparate, nel caso di confessioni acattoliche, sono tenute a operare tempestivamente le comunicazioni che determinano l’iscrizione previdenziale al Fondo, il suo mantenimento e la cessazione.
Ai fini della definizione degli importi da corrispondere, ogni anno, sulla base di un decreto interministeriale, viene redatta una circolare dove sono indicate, nel dettaglio, tutte le modalità relative al pagamento del contributo e il relativo ammontare.
A chi è rivolto
È rivolto ai soggetti iscritti al Fondo Clero.
Come funziona
MODALITA' DI PAGAMENTO AUTONOME
Gli iscritti al Fondo che provvedono autonomamente al versamento del contributo sono i seguenti:
- sacerdoti secolari cattolici, esclusi dal sostentamento di cui alla legge 20 maggio 1985, n. 222;
- ministri di culto acattolici, tenuti all’assolvimento individuale sulla base di quanto disposto per ciascuna confessione dal relativo decreto ministeriale (articolo 5, comma 2, legge 903/1973), che ha esteso al culto di appartenenza le disposizioni della legge 903/1973;
- sacerdoti secolari cattolici e ministri di culto acattolici in contribuzione volontaria.
COME PAGARE
È possibile effettuare il pagamento attraverso una delle seguenti modalità:
- online, accedendo al Portale dei Pagamenti;
- utilizzando un avviso di pagamento pagoPA, generato dal Portale dei Pagamenti o ricevuto al proprio domicilio;
- tramite app IO, inquadrando il QR-Code presente sull’avviso o inserendo i dati manualmente;
- presso banche, sportelli ATM, esercenti convenzionati e uffici postali, presentando l’avviso in formato cartaceo o digitale.
Il pagamento tramite home banking o ATM può essere effettuato selezionando l’opzione CBILL/pagoPA.
Nella maschera di pagamento è necessario inserire:
- codice azienda: il codice fiscale dell’INPS oppure, se richiesto, il codice CBILL associato all’INPS, AAQV6;
- codice bollettino: il codice dell’avviso di pagamento (18 cifre, senza spazi);
- importo del versamento.
Per ulteriori dettagli sui canali di pagamento, è possibile consultare la sezione “Dove Pagare” sul sito del sistema pagoPA.
L’iscritto obbligato al versamento riceverà in ogni caso gli avvisi di pagamento.
COME VISUALIZZARE E STAMPARE L’AVVISO DI PAGAMENTO
È possibile visualizzare e stampare l’avviso di pagamento pagoPA dal sito INPS, seguendo il percorso Portale dei Pagamenti > Fondo Clero, accedendo con uno di questi strumenti:
- SPID, da richiedere agli Identity Provider accreditati, l’elenco è disponibile all’indirizzo https://www.spid.gov.it/;
- CIE;
- eIDAS;
- CNS;
- PIN dispositivo rilasciato dall’Istituto, solo per i residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano, in quanto impossibilitati a richiedere le credenziali SPID;
- codice fiscale e codice fondo (se necessario, anteporre uno o più 0 al codice fondo).
PAGAMENTI CUMULATIVI E BONIFICO
È previsto il versamento unico a mezzo bonifico per i pagamenti a cura dei seguenti soggetti:
- dell’Istituto centrale per il sostentamento del clero (ICSC), con riferimento ai sacerdoti cattolici rientranti nel sistema del sostentamento di cui alla legge 222/1985;
- delle diverse confessioni acattoliche, con riferimento ai propri ministri di culto nei casi in cui il decreto ministeriale, che ha esteso al culto l’applicabilità della legge 903/1973, preveda l’adempimento unico.
I versamenti cumulativi dovranno essere effettuati esclusivamente con bonifico diretto in Tesoreria provinciale sulla contabilità speciale intestata alla Direzione provinciale di Terni, i cui riferimenti sono:
- IBAN: IT24K0100004306CS0000006374;
- BIC: BITAITRRENT, valido anche per i versamenti all’interno dell’area euro.
I bonifici provenienti da Paesi “extra euro” dovranno essere indirizzati sul conto corrente che la medesima Direzione provinciale intrattiene con Intesa Sanpaolo, il cui IBAN è IT27K0306914405100000004580, BIC/Swift BCITITMMXXX.
L’utilizzo del bonifico viene eccezionalmente consentito anche ai singoli iscritti che si trovino all’estero (contribuenti volontari o contribuenti obbligatori al servizio di una diocesi italiana o figura equivalente per i ministri di culto acattolici) per i pagamenti a cui sono tenuti alle regolari scadenze.
La deroga è stata prevista per facilitare l’adempimento fuori dal territorio nazionale, consentendo di avvalersi del bonifico diretto in Tesoreria, a condizione che richiedano un’autorizzazione preventiva alla Direzione provinciale di Terni, nell’ambito della quale è istituito il Polo unico nazionale per la gestione degli adempimenti riferiti al Fondo Clero.
L’assenso della struttura territoriale è essenziale per consentire l’accredito delle somme a cura dell’operatore, il quale dovrà ricondurre il pagamento che perverrà con bonifico, provvedendo a un abbinamento manuale.
Con riferimento ai bonifici, sia di singoli iscritti che cumulativi, l’acquisizione dell’importo sarà possibile unicamente se nel campo causale sono presenti i seguenti dati:
- la parola “CLERO”;
- il codice fiscale del sacerdote o del ministro di culto per i bonifici di singoli iscritti, ovvero l’identificativo dell’ICSC o della confessione acattolica per i bonifici cumulativi;
- il periodo di riferimento (“dal/al”, in gg/mm/aaaa).
In assenza di questi dati e, con esclusivo riferimento ai soli bonifici dei singoli iscritti, in assenza dell’autorizzazione preventiva della Direzione provinciale di Terni, il pagamento non verrà attribuito in estratto conto, per mancanza di individuazione certa della posizione previdenziale.
In conformità alle regole generali, l’autorizzazione fornita dalla Direzione provinciale di Terni conserva validità anche per le scadenze successive alla prima richiesta, fino a quando l’iscritto non ne chieda la revoca.
L’autorizzazione può essere chiesta, a mezzo posta elettronica ordinaria, alla casella istituzionale fondo.clero@inps.it, oppure via PEC all’indirizzo direzione.provinciale.terni@postacert.inps.gov.it.