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Calcolare contributi, tredicesima e ferie per i lavoratori domestici

Come fare per simulare il calcolo dei contributi, della tredicesima e delle ferie?
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Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 8 maggio 2025

Cos'è

INPS mette a disposizione dei datori di lavoro e dei lavoratori domestici un simulatore online per il calcolo dei contributi e una guida per il calcolo della tredicesima e delle ferie.

A chi è rivolto

Si rivolge ai datori di lavoro e ai lavoratori domestici.

Come funziona

Il simulatore online permette di calcolare l’importo dei contributi dovuti dal datore di lavoro ogni mese, inserendo i dati richiesti nei campi previsti e cliccando sulla freccia “Avanti”.

La tredicesima mensilità corrisponde a un dodicesimo dell’intera retribuzione annua, che ogni anno i datori di lavoro versano ai loro collaboratori familiari, entro dicembre, in occasione delle festività natalizie.

La tredicesima matura, nei limiti del periodo di conservazione del posto e per la parte non liquidata dagli enti preposti, anche durante i periodi di assenza per:

  • malattia;
  • infortunio sul lavoro;
  • maternità.

Se il lavoratore domestico presta servizio per più famiglie, ogni datore di lavoro è tenuto all’erogazione della quota di tredicesima sulla base della retribuzione oraria corrisposta.

Esempio: se un lavoratore ha lavorato dal 1° aprile al 31 dicembre con una retribuzione mensile di 600 euro, il calcolo è: 600 euro x 9 (mesi lavorati): 12 = 450 euro.

Il lavoratore domestico ha diritto a un periodo di ferie di 26 giorni (escluse le domeniche e le festività infrasettimanali) da fruire:

  • indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro;
  • per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro;
  • tenendo conto delle esigenze del lavoratore e di quelle del datore di lavoro, nel periodo giugno-settembre, fermo restando la possibilità di diverso accordo tra le parti.

Durante il periodo di ferie al lavoratore spetta, per ogni giornata, un ventiseiesimo della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale indennità sostitutiva per il vitto e per l’alloggio.

Per ottenere il numero di ore equivalente a un giorno di ferie in caso di retribuzione oraria, occorre prendere a riferimento il numero di ore effettuate di media in un mese e dividerle per 26.

Esempio: per un lavoratore che lavora 12 ore settimanali, si moltiplicano le ore complessive settimanali per 4,333 (un mese è composto da 4,333 settimane), ottenendo così 52, il numero di ore che compone un mese di lavoro. Questo numero va diviso per i 26 giorni di lavoro mensile. Il risultato è pari a 2. Quindi, considerando una retribuzione oraria di 8 euro, ogni giorno di ferie deve essere retribuito con 16 euro (che si ottiene moltiplicando 8 euro per 2).

Il datore di lavoro deve versare i contributi anche durante le ferie.

Al lavoratore che non ha raggiunto un anno di servizio, a condizione di aver superato il periodo di prova, spetta 1/12 (un dodicesimo) di ferie per ogni mese di servizio effettivo prestato (si considera mese intero la frazione pari o superiore a 15 giorni di calendario).

Le ferie non possono essere concesse durante i periodi:

  • di preavviso di licenziamento;
  • di malattia o infortunio.

Per il calcolo, le frazioni di anno si calcolano in dodicesimi e si arrotondano sempre per eccesso.

Lavoro domestico

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