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Pubblicazione: 18 gennaio 2024
Sono stati pubblicati i dati di ottobre 2023 dell’Osservatorio sul precariato. Le assunzioni nel settore privato nei primi dieci mesi del 2023 sono state 7.006.056, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,02%).
LA DINAMICA DEI FLUSSI
Il risultato è dovuto alla somma algebrica tra gli andamenti positivi delle assunzioni di contratti di lavoro intermittente (+4%), a tempo determinato (+3%), stagionali (+2%) e quelli negativi di apprendistato e a tempo indeterminato (-4%) e contratti in somministrazione (-7%).
Le trasformazioni da tempo determinato nel corso dei primi dieci mesi del 2023 sono risultate 653.184, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+3%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate 83.300, in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2022 (-15%).
Le cessazioni sono state 6.264.118, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-1%). Concorrono a questo risultato i contratti in somministrazione (-7%), a tempo indeterminato e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza invece risultano i contratti stagionali (+1%), i contratti a tempo determinato (+2%) e quelli di lavoro intermittente (+3%).
IL LAVORO OCCASIONALE
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a ottobre 2023 si attesta alle 17.804 unità, in aumento del 20% rispetto allo stesso mese del 2022; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 247 euro.
I lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF) risultano 12.359, valore stabile rispetto a ottobre 2022; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 186 euro.