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Pubblicazione: 23 settembre 2024 Ultimo aggiornamento: 25 settembre 2024
Anche nel 2024, il Rapporto annuale dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) – il XXIII – si configura come un documento di riferimento fondamentale per l'analisi delle dinamiche previdenziali, sociali ed economiche che caratterizzano l'Italia.
In un contesto segnato da sfide significative, quali l'invecchiamento della popolazione, il calo demografico e le trasformazioni strutturali del mercato del lavoro, il Rapporto evidenzia la stabilità del numero di pensionati, fissato intorno ai 16 milioni, e il positivo incremento del 7,1% dell'importo medio delle pensioni.
L'analisi proposta riflette un sistema previdenziale coerente con i parametri dei Paesi dell'Unione europea, nonostante l'Italia si configuri come quello con l’aspettativa di vita più elevata. Questo scenario è particolarmente rassicurante in termini di sostenibilità del sistema previdenziale, anche alla luce dei dati incoraggianti che fotografano la dinamicità del mercato del lavoro italiano che – nel 2023 – ha visto raggiungere un numero record di 26,6 milioni di assicurati.
Le politiche attuate per incentivare l'occupazione e la lotta contro il lavoro irregolare stanno efficacemente contribuendo a mantenere un equilibrio positivo. Questa è l’approccio da valorizzare ancor più in futuro.
La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presso la Direzione Generale dell'INPS proprio in occasione della presentazione del Rapporto annuale assume una particolare rilevanza. La presenza del Presidente rappresenta un chiaro apprezzamento del lavoro svolto dall'INPS a tutela dei diritti dei cittadini, sottolineando il ruolo cruciale dell'Istituto come pilastro del sistema di protezione sociale italiano. Il Direttore Generale, Valeria Vittimberga, ha accolto con gratitudine questa visita, evidenziando come essa rappresenti appunto un riconoscimento all'impegno quotidiano dell'Istituto nel garantire prestazioni e assistenza a milioni di italiani.
Anche i rappresentanti delle istituzioni presenti hanno voluto far sentire la propria vicinanza: il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il Vicepresidente, Licia Ronzulli, e i Ministri Marina Calderone, Andrea Zangrillo e Giancarlo Giorgetti hanno sottolineato, ciascuno dal proprio punto di vista, il ruolo sistemico e globale dell'INPS nel contesto del Paese. Questi interventi hanno messo in evidenza l'importanza dell'INPS non solo come ente previdenziale, ma anche come attore centrale nel rafforzamento della coesione sociale e del benessere economico.
Il concetto di eccellenza, modernità e innovazione è stato ulteriormente ripreso dal Presidente del CNEL, Renato Brunetta, che ha sottolineato come l'INPS debba continuare a essere un modello di riferimento in termini di efficienza e capacità di adattamento alle nuove sfide della società contemporanea.
La pandemia ha rappresentato una sfida cruciale per l'INPS, che ha prontamente risposto con misure di sostegno rivolte a famiglie, lavoratori e imprese. Tale impegno ha messo in luce la capacità dell'ente di operare efficacemente anche in situazioni di emergenza, dimostrando la sua importanza nel tessuto sociale del Paese.
Guardando al futuro, l'INPS si impegna a investire nell'innovazione digitale al fine di migliorare l'efficienza dei servizi e facilitare l'interazione con i cittadini. L'Ente ha intrapreso un percorso di digitalizzazione, posizionandosi come soggetto chiave nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). L'implementazione dell'intelligenza artificiale, per esempio, consente ai pensionati di verificare il proprio diritto alle prestazioni in modo semplice e immediato, segnando un passo significativo verso la modernizzazione dei servizi offerti.
Il Presidente INPS Gabriele Fava ha inoltre sottolineato l'importanza di educare le giovani generazioni sulla previdenza, con l'obiettivo di garantire che costruiscano un "salvadanaio previdenziale" sin da subito. Con l'invecchiamento previsto della popolazione, che potrebbe far sì che il 35% dei cittadini abbia più di 65 anni entro il 2050, risulta essenziale ripensare il sistema di welfare e le politiche di invecchiamento attivo.
L'impegno costante dell'INPS nell'affrontare queste sfide, unito alla volontà di innovare e migliorare i servizi, è fondamentale per garantire una protezione sociale efficace e un benessere duraturo per tutti i cittadini. La trasformazione del welfare italiano, attraverso un approccio generativo e inclusivo, sarà cruciale per affrontare le sfide future e costruire una società più equa e giusta.