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Pubblicazione: 30 giugno 2025
Sono stati pubblicati i dati di marzo 2025 dell’Osservatorio sul mercato del lavoro, che riporta i numeri relativi ad assunzioni, trasformazioni e cessazioni di rapporti di lavoro.
Le assunzioni nel settore privato continuano a crescere con un saldo positivo di 300mila nuove posizioni a marzo 2025.
Il dato è calcolato come somma delle differenze tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi e rappresenta la variazione tendenziale, su base annua, delle posizioni di lavoro. Per i contratti a tempo indeterminato la variazione tendenziale annua risulta pari a +322mila rapporti di lavoro, per le altre tipologie contrattuali la variazione è risultata negativa e pari a -22mila rapporti di lavoro; su questo dato hanno inciso in particolare il calo degli stagionali e dei rapporti a tempo determinato.
Questi i dati di sintesi dell’Osservatorio sul mercato del lavoro dell’INPS curato dal Coordinamento Generale Statistico Attuariale, dalla Direzione centrale Entrate e dalla Direzione centrale Tecnologia informatica e innovazione, strumento di rilevazione e analisi dei movimenti dei rapporti di lavoro – assunzioni, trasformazioni e cessazione – e delle prestazioni di lavoro occasionale.
La dinamica dei flussi
Complessivamente, le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati nel primo trimestre del 2025 sono state 1.845.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,5%). Tale tendenza ha riguardato tutte le tipologie contrattuali: i contratti stagionali (-19,3%), i contratti in apprendistato (-8,4%), a tempo indeterminato (-7,4%), a tempo determinato (-4,9%), i contratti intermittenti (-3,7%) e in somministrazione (-2,5%).
Le trasformazioni da contratti a tempo determinato a indeterminato nel corso del primo trimestre del 2025 sono risultate 213mila: in aumento rispetto allo stesso periodo del 2024 (+7%). Ancor più accentuato è l’incremento delle conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+10%), passate da 28mila nel primo trimestre 2024 a 31mila nel primo trimestre 2025.
Le cessazioni nei primi tre mesi del 2025 sono state 1.495.000, anch’esse in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,2%). Concorrono a questo risultato i contratti in apprendistato (-8%), i contratti a tempo determinato (-6%), i contratti a tempo indeterminato e in somministrazione (-5%). In controtendenza risultano i contratti di lavoro intermittente (+5%) e i contratti stagionali (+2%).
Le agevolazioni ai rapporti di lavoro
Nel primo trimestre 2025 le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati – comprese sia le nuove assunzioni che le variazioni contrattuali – registrano un calo pari al -16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale diminuzione coinvolge anche le attivazioni con esonero contributivo giovani (-24%) e con incentivo donne (-16%); essa è riconducibile, in larga parte, ai tempi di attuazione operativa delle misure prorogate dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2027 (ai sensi del d.l. 60/2024 e della l. 207/2024), le cui circolari attuative di riferimento sono state pubblicate a maggio 2025.
Focus rapporti in somministrazione
Nel report è presente una tavola che espone la disaggregazione degli andamenti dei rapporti di somministrazione distinguendo tra quelli a tempo indeterminato e quelli a termine (questi ultimi includono sia i contratti a tempo determinato che stagionali).
Nel corso dei primi tre mesi del 2025, rispetto al corrispondente periodo del 2024, sono aumentate le assunzioni a tempo indeterminato +5%, mentre diminuiscono quelle a termine del -3%. Per le cessazioni si rileva una flessione per entrambe le tipologie: -5%, per quelle a termine e -3%per i contratti a tempo indeterminato.
Il saldo annuale – e quindi la variazione tendenziale – è risultato positivo a marzo 2025 (+5mila).
Il lavoro occasionale
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) a marzo 2025 si attesta intorno alle 19mila unità, in aumento del +2,3% rispetto allo stesso mese del 2024; l’importo medio mensile lordo della remunerazione effettiva risulta pari a 244 euro.
Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a marzo 2025 essi risultano circa 13mila, sostanzialmente stabili (+0,5%) rispetto a marzo 2024; l’importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 184 euro.