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Pubblicazione: 3 aprile 2017 Ultimo aggiornamento: 17 luglio 2024
Cos'è
L’INPS ospita gli studenti vincitori dei relativi bandi di concorso nelle strutture di proprietà dell’Istituto, in regime di convitto o semiconvitto, per l’intera durata del ciclo di studi dalla scuola primaria fino alla scuola secondaria di secondo grado.
A chi è rivolto
Possono frequentare i convitti (anche in regime di semiconvitto) gli studenti delle scuole primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, figli di:
- dipendenti e di pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali;
- pensionati utenti della Gestione Dipendenti Pubblici;
- iscritti alla Gestione Magistrale.
Come funziona
DECORRENZA E DURATA
I posti disponibili nei convitti di proprietà vengono assegnati ogni anno con bando di concorso.
I vincitori possono restare in convitto per tutta la durata di corsi di studio dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado.
I bandi e le relative graduatorie sono consultabili nella sezione Welfare, Assistenza e Mutualità.
QUANTO SPETTA
I cinque convitti di proprietà sono situati a:
- Anagni (FR);
- Arezzo;
- Caltagirone (CT);
- Sansepolcro (AR);
- Spoleto (PG).
Forniscono:
- vitto anche in formula semiconvitto;
- alloggio solo in formula convitto;
- laboratori didattici;
- escursioni;
- attività sportive e di svago;
- assistenza socioeducativa e psicologica.
DECADENZA
Chi studia perde il beneficio della prestazione per:
- gravi violazioni del regolamento del convitto;
- variazioni della posizione giuridica del genitore iscritto;
- perdita dei requisiti di merito richiesti nel bando.
Domanda
REQUISITI
Il beneficiario della prestazione non deve:
- essere in ritardo di oltre due anni nella carriera scolastica;
- essere stato allontanato da una struttura convittuale;
- aver riportato condanne penali o aver procedimenti penali in corso.
La prestazione è incompatibile con altra provvidenza scolastica, in denaro o in servizi, di valore superiore 6.000 euro complessivi, erogata dallo Stato o da altri enti e istituzioni pubbliche o private.
QUANDO FARE DOMANDA
La domanda deve essere presentata entro i termini previsti dal bando di concorso.
Può presentare domanda:
- il genitore iscritto in servizio o in pensione (in qualità di titolare/richiedente);
- il genitore superstite o il tutore (in qualità di richiedenti);
- lo studente maggiorenne alla data della presentazione (in qualità di richiedente/beneficiario).
COME FARE DOMANDA
La domanda di partecipazione va presentata online da questa pagina, cliccando su “Utilizza il servizio” e selezionando “Portale prestazioni welfare”.
Per consultare le domande relative agli anni precedenti, dopo aver cliccato su “Utilizza il servizio”, selezionare “Portale servizi Gestione dipendenti pubblici (Lavoratori e pensionati)”..
È possibile rivolgersi al servizio di Contact Center chiamando il numero 803164 gratuito da telefono fisso e 06164164 a pagamento da rete mobile, al costo della tariffa del proprio operatore.
DISPONIBILITÀ RESIDUE
Qualora al termine della procedura selettiva rimangano a disposizione dei posti nelle strutture, l’Istituto si riserva di metterli a concorso.
Possono partecipare a questa seconda fase anche i figli o orfani ed equiparati di:
- lavoratori o di pensionati del settore privato;
- disoccupati o inoccupati;
- dipendenti o di pensionati del settore pubblico non iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e non utenti della Gestione Dipendenti Pubblici per i quali, però, il beneficio viene concesso per un solo anno scolastico.
Tempi di lavorazione del provvedimento
Il termine per la definizione del provvedimento è stato fissato in 30 giorni dal Regolamento per la definizione dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi adottato dall’INPS ai sensi dell’art. 2 della legge n. 241/1990.
Nella tabella allegata al Regolamento sono riportati sia i termini di definizione dei provvedimenti stabiliti dall’Istituto superiori a quello di norma di 30 giorni, che l’indicazione del relativo responsabile.