Cos’è
È una prestazione a sostegno del reddito dedicata alle famiglie dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata.
A chi è rivolto
Ai lavoratori parasubordinati e autonomi iscritti alla Gestione Separata, di cui all'articolo 2, comma 26, legge 8 agosto 1995, n. 335, che non siano iscritti ad altre forme pensionistiche obbligatorie e non siano pensionati.
Come funziona
L’Assegno al Nucleo Familiare (ANF), di cui all’articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, nella legge 13 maggio 1988, n.153, è erogato dall’INPS alle famiglie dei lavoratori suddetti, formate da più persone e con redditi compresi entro una certa soglia, che ne fanno richiesta. A partire dal 1° gennaio 1998 la prestazione è stata estesa anche agli iscritti alla Gestione Separata, di cui all'articolo 2, comma 26, legge 335/1995.
DECORRENZA E DURATA
L'assegno è corrisposto per tutto il periodo che, ai fini previdenziali, risulta coperto dalla specifica contribuzione, comprensiva dell’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,72%.
QUANTO SPETTA
L’importo dell’assegno varia, come per i lavoratori dipendenti, in base al numero dei componenti, alla tipologia e al reddito complessivo percepito dal nucleo stesso, secondo quanto stabilito nelle tabelle reddituali pubblicate ogni anno (circolare INPS 18 maggio 2017, n. 87).
I periodi lavorati possono non coincidere con i periodi coperti da contribuzione. Infatti, l’accredito dei contributi in tale gestione dell’INPS avviene partendo dal mese di gennaio, o dal primo mese di iscrizione in caso di nuovi iscritti, dell’anno in cui sono stati pagati i compensi cui si riferiscono, indipendentemente da quando essi siano maturati.
Per aver diritto alla prestazione, è necessario che il reddito complessivo del nucleo familiare sia composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da attività indicate all’articolo 2, comma 26, legge 335/1995. In caso di nucleo familiare a composizione reddituale mista, si considera realizzato il requisito del 70% anche con la somma dei redditi da lavoro dipendente e dei redditi derivanti da attività di cui all’articolo 2, comma 26, legge 335/1995, sia che detti redditi siano conseguiti dai due coniugi/parte di unione civile o dal solo lavoratore richiedente.
Il reddito familiare considerato ai fini dell'erogazione dell'ANF è quello relativo all'anno solare precedente il 1° luglio di ciascun anno. Ad esempio, se la domanda è stata presentata il 1° febbraio 2017, relativamente al periodo compreso dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016, i redditi da prendere in considerazione saranno: il reddito familiare del 2014 per le prestazioni relative al primo semestre 2016 (1° gennaio - 30 giugno 2016) e il reddito familiare 2015 per le prestazioni relative al secondo semestre 2016 (1° luglio - 31 dicembre 2016).
Domanda
La domanda deve essere presentata esclusivamente attraverso il servizio online dedicato, a decorrere dal 1° febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati corrisposti gli emolumenti. Nei casi di inclusione di componenti nel nucleo familiare (es. genitori separati, componenti maggiorenni inabili, ecc.) o ai fini dell’aumento dei limiti reddituali (es. componente minorenne inabile) è necessario allegare la prevista documentazione alla domanda telematica di prestazione ANF. Qualora la domanda sia presentata per un periodo pregresso, gli arretrati spettanti sono corrisposti nel limite massimo di cinque anni (prescrizione quinquennale).
Soggetto che, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trova nell’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa.
per aggiungere questo contenuto all'elenco dei tuoi interessi.
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