Decorrenza e durata
La domanda di dilazione deve comprendere i debiti che risultano denunciati dal contribuente o accertati alla data di presentazione dell’istanza e che riguardano tutti i rapporti di lavoro domestico intestati allo stesso soggetto in qualità di datore di lavoro, per i quali non sia stato effettuato il versamento con le modalità e nei termini legali previsti dalla normativa vigente.
Il piano di ammortamento si intende accettato a seguito del pagamento della prima rata entro il termine comunicato.
Quanto spetta
L'INPS può concedere la rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa fino a un massimo di 24 rate.
Tuttavia è possibile un prolungamento sino a 36 rate, autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, qualora il mancato o ritardato pagamento di contributi e sanzioni sia riconducibile a calamità naturali o fatto doloso del terzo.
Decadenza
La definizione dell’intera esposizione debitoria da rateizzare riferita al contribuente, identificato con il codice fiscale, deve essere effettuata prima della presentazione della domanda con la struttura che gestisce la posizione contributiva, avvalendosi dei consueti canali di comunicazione a disposizione del contribuente o dell’intermediario.
Se la domanda non comprende tutti i rapporti di lavoro della Gestione lavoratori domestici nei quali è maturato il debito, verrà respinta. Il contribuente potrà quindi proporre una nuova istanza che, se comprende l’intera esposizione debitoria denunciata e/o accertata alla data della sua presentazione, consentirà all’INPS di procedere alla fase istruttoria.